Arrestate due rumene, avevano derubato un’anziana signora solo due settimane fa

Nella mattinata di ieri, martedi 8 aprile, una telefonata giunta al 113 segnalava la presenza, nella locale via Archimede, nei pressi della Banca Fineco, di due donne di probabile etnia rom, riconosciute come autrici di un furto consumato ai danni di un’anziana signora lo scorso 26 marzo, presso l’abitazione di quest’ultima sita nella locale via U. Giordano.

In effetti, giunta tempestivamente sul luogo una pattuglia della Sezione Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico individuava immediatamente le due donne intente a perlustrare la zona, verosimilmente con
l’obiettivo di prendere di mira altre vittime.
Condotte in Ufficio per i rituali accertamenti, le due venivano identificate per D.K., diciannovenne croata, in stato di gravidanza, e D.V., diciottenne croata, entrambe domiciliate presso il campo nomadi sedente nel catanese, già tratte in arresto dalle pattuglie delle Volanti in data 18.12.2013 per furto aggravato in concorso perpetrato, anche in quel caso, ai danni di un’anziana.
La perquisizione personale condotta indosso alla prima consentiva di rinvenire – occultate addosso alla medesima – un paio di forbici, notoriamente utilizzate quale strumento di effrazione e peraltro strumento già utilizzato dalla giovane rumena in occasione del reato consumato proprio nel mese di dicembre 2013.

L’attività di indagine svolta nelle immediatezze consentiva di accertare che le due erano in effetti le autrici del furto consumato ai danni di N.M.G., 77enne ragusana, solo due settimane fa, una delle due, incinta, le chiese di poter utilizzare il bagno, mentre l’altra la intratteneva sull’uscio. Una volta dentro la romena in dolce attesa riuscì a rubare la somma di 500,00 euro in contanti e svariati monili in oro e pietre preziose.
Sono tuttora in corso indagini per il recupero della refurtiva.
Ancora una volta si coglie l’occasione per sensibilizzare le cosiddette fasce deboli, in particolar modo gli anziani, ad essere prudenti ed accorti nel prestare fiducia ad estranei ed a coloro che falsamente si qualificano come appartenenti ad enti di assistenza, adducendo giustificazioni versomilmente credibili.

di Redazione09 Apr 2014 09:04
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