La Polizia di Stato cattura a Ragusa coniugi rumeni ricercati dal 2007
Gli uomini della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Ragusa, hanno arrestato i coniugi rumeni Daniel Moldovan, nato il 13.05.1979, e Lacramioara Varga, nata il 05.08.1979, in quanto responsabili di aver commesso diverse rapine nel loro paese per poi fuggire in Italia e trascorrere la loro latitanza a Ragusa.
Gli agenti conoscevano le abitudini della coppia, ma erano consapevoli che la cattura avrebbe avuto delle fasi particolarmente delicate in quanto i due coniugi scovati a Ragusa, hanno due figli piccoli. Per questi motivi il blitz doveva essere condotto con estrema prudenza ed attenzione nei confronti dei minori. Con un escamotage gli agenti di Polizia si fanno aprire la porta e fingendo un normale controllo non fanno capire nulla ai bambini e così conducono tutti negli uffici della Squadra Mobile.
Le indagini sono iniziate pochi mesi or sono quando il Dipartimento della P.S. – Direzione Centrale Polizia Criminale – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia Ufficio S.I.R.E.N.E., segnalava la presenza sul territorio siciliano dei due coniugi ricercati dal 2007.
I fatti da loro compiuti in Romania sono particolarmente gravi, in quanto la donna si fingeva prostituta ed attirava i clienti; dopo essersi appartati, sopraggiungeva il marito che, alle spalle, colpiva violentemente il cliente che reso inerme veniva derubato di tutto per poi fuggire.
Al termine dell’identificazione i due coniugi sono stati accompagnati in carcere ed i minori affidati ad una cugina. La madre, in compagnia degli agenti di Polizia è stata accompagnata con i figli in casa, li ha messi a letto, fatti addormentare per poi partire alla volta del carcere femminile di Catania. Concordemente con la Polizia che l’ha assistita è stato detto ai bambini che un parente stava molto male e che la mamma sarebbe tornata l’indomani dopo la loro giornata di scuola.
La Corte d’Appello di Catania lo scorso 24 marzo ha deciso di applicare la misura degli arresti domiciliari alla donna in quanto madre di due bambini in tenera età, in attesa dell’eventuale estradizione di entrambi i coniugi che sarà decisa sempre dalla Corte d’Appello di Catania.