Forza Italia, sette giorni dopo: e se tornasse anche Minardo?

E’ la sfida delle eu­ropee il primo banco di prova per Forza Ita­lia, come eser­ci­zio, un al­le­na­men­to, che serve a tes­ta­re non solo la capacità at­tr­at­ti­va del par­ti­to in sé, ma anche la bontà degli altri pro­get­ti che in pas­sa­to hanno ac­col­to espo­nen­ti po­li­ti­ci pro­ve­nien­ti pro­prio da quel che era il Pdl. Sul piano lo­ca­le già la set­ti­ma­na scor­sa, al mee­ting or­ga­ni­z­za­to a Ra­gu­sa, ab­bia­mo po­tu­to no­ta­re come la “ri­nas­ci­ta” di FI abbia at­tr­at­to non solo nuove ener­gie, ma anche volti noti che da qual­che tempo fre­quen­ta­va­no aree di­ver­se. Sem­bra, in­fat­ti, che molti fuo­rius­ci­ti dal Pdl stia­no per rien­tra­re, tra ques­ti l’on. Nino Mi­nar­do.
Le voci di corri­doio si fanno sem­pre più pres­san­ti e pare che Mi­nar­do sa­reb­be ormai pros­si­mo a la­s­cia­re la com­pa­gi­ne che fa capo ad An­ge­li­no Al­fa­no.
Al­cu­ni in­di­zi li ave­v­a­mo avuti quan­do, nell’arco di 24 ore, il co­or­di­na­to­re re­gio­na­le Gi­bii­no ed il de­pu­ta­to mo­di­ca­no, a ri­dos­so del mee­ting ibleo del par­ti­to di Ber­lus­co­ni, si erano scam­bia­te delle cor­te­si di­chia­ra­zio­ni: “In Forza Ita­lia le porte sono sem­pre aper­te per i mo­de­ra­ti li­be­ra­li” aveva detto il primo, “Sof­fro un po’ a stare in un par­ti­to al­lea­to della si­nis­tra” ris­pon­de­va l’altro.
Da quel mo­men­to le in­for­ma­zio­ni che da­va­no Mi­nar­do, con la va­li­gia in mano, pron­to a la­s­cia­re il Nuovo Cen­tro­D­estra, si sono mol­ti­pli­ca­te fino a lamb­ire, quasi, lo sta­tus di “no­ti­zia certa”.
Un even­to che, se si ve­ri­fi­cas­se, fa­reb­be stor­ce­re il naso a chi, in­ve­ce, guar­da­va all’as­sen­za di Mi­nar­do in Forza Ita­lia pro­prio come un van­ta­g­gio. Ep­pu­re, stan­do a sen­ti­re quel­le voci dif­fu­se nei lar­ghi corri­doi della po­li­ti­ca, il ri­tor­no a “casa” del gio­va­ne Mi­nar­do po­treb­be rap­pre­sen­ta­re una svol­ta de­ci­si­va nel cen­tro de­stra ibleo per­ché, ad esem­pio, scom­pa­ri­reb­be per il mo­men­to dal pa­no­ra­ma po­li­ti­co pro­vin­cia­le il NCD. Sem­pre amm­es­so che nella “ope­ra­zio­ne” sia pre­vis­to il ria­v­vi­ci­na­men­to del mo­di­ca­no con tutto il pac­chet­to di uo­mi­ni e voti. As­sis­te­rem­mo, in ques­to caso, ad una ri­com­po­si­zio­ne is­tan­ta­nea di tutto il cen­tro­d­estra nella fase a ri­dos­so delle ele­zio­ni eu­ropee che im­por­reb­be, tra l’altro, un patto di non bel­li­ge­ran­za tra chi in ques­ti mesi ha cer­ca­to di ri­com­por­re il par­ti­to ed i nuovi ar­ri­va­ti. Una mossa del ge­ne­re, in­fat­ti, non può es­se­re es­tem­po­ra­nea, in­som­ma, nes­su­no af­fron­ta un viag­gio così im­por­tan­te senza avere al­me­no qual­che cer­te­z­za, so­pr­at­tut­to se conta di es­se­re “os­pi­te” per un po’ a casa d’altri. Serve che siano tutti d’ac­cor­do, con­di­zio­ne che si può con­cre­ti­z­za­re solo con le op­por­tu­ne ga­ran­zie sui ruoli in­ter­ni al par­ti­to e per i po­si­zio­na­men­ti fu­tu­ri. Il so­s­pet­to che ques­te ga­ran­zie ci siano è av­va­lo­ra­to dalla tranquillità con la quale la no­ti­zia con­ti­nua ad es­se­re dif­fu­sa. Nes­sun al­lar­mis­mo, nes­su­na pre­oc­cu­pa­zio­ne, nep­pu­re da parte di chi, in­ve­ce, ha sem­pre in­di­vi­dua­to in Mi­nar­do la causa prin­ci­pa­le di tutte le fri­zio­ni in­ter­ne all’ex Pdl.
Per farla breve, come di­ce­va Gi­bii­no “Forza Ita­lia ha le porte aper­te ai mo­de­ra­ti”, ci sem­bra ovvio che qual­cu­no possa de­ci­de­re di ac­cet­ta­re l’in­vi­to.

di Direttore22 Mar 2014 19:03
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