Debiti pregressi. Le carte smentiscono le affermazioni dell’assessore Martorana

“Il Comune di Ragusa è un cattivo pagatore, addirittura è inserito in una black list, per questo la gara per la fornitura di energia elettrica, del valore di 14 milioni di euro, è andata deserta”. Questo in estrema sintesi il quadro tracciato dal sindaco Piccitto e dall’assessore Martorana durante una conferenza stampa sui debiti pregressi riguardanti la fornitura dell’energia elettrica.

Secondo Piccitto e Martorana il problema va ricollegato esclusivamente all’Amministrazione Dipasquale, rea di aver ignorato l’avvertimento dell’energy manager che, il 21 giugno del 2011,
aveva consigliato di prevedere un maggior impegno di spesa per la bolletta energetica visto l’imminente aumento del costo dell’energia. “Nonostante ciò – dichiara l’assessore Martorana – nel bilancio, approvato nel luglio del 2011, fu accantonata la stessa cifra del 2010 ossia 5,5 milioni di euro”, leggerezza proseguì anche nel 2012, quando la bolletta arrivò a 6 milioni 350 mila euro. Ma fu a cavallo tra il 2012 e il 2013 che il costo dell’energia elettrica schizzò sino a raggiungere quota 8 milioni e 800 mila euro. Questa è la colpa di Nello Dipasquale e così oggi sul bilancio comunale pesa un debito di 2 milioni e 800 mila euro sul quale vanno pagati gli interessi, che ammontano a 240 mila euro. “Nel 2013 – conclude l’assessore Martorana – abbiamo stanziato 8,8 milioni di euro. Questo è il dato oggettivo. Grazie a questo stanziamento stiamo cercando di sanare questa situazione, riportando equilibrio nelle casse dell’Ente”.

Questa il quadro tracciato dall’Amministrazione, che però pare essere smentito dalla relazione del commissario Rizza, protocollata il 26 giugno scorso. In questo documento il commissario scrive nero su bianco, forte anche delle verifiche della Corte dei Conti, che dal Conto consuntivo del 2012 si evince una situazione finanziaria dell’Ente assolutamente in regola. Inoltre fa pure riferimento ad una fattura riguardante i consumi energetici recapitata in Comune nell’agosto del 2012, ma relativa al 2009. Questo sembra proprio un conguaglio. A questo punto se è così come appare e come scrive la Rizza quali sarebbero le colpe dell’Amministrazione Dipasquale? Se quell’Amministrazione nel 2009 pagò una certa somma che poi l’ente fornitore reputò insufficiente, tre anni dopo, ciò è considerabile come un debito fatto da Dipasquale? E’ forse per questo motivo che la richiesta, datata 20 ottobre 2013, dei consiglieri Migliore e Chiavola, di poter visionare le fatture, dalle quali scaturirebbero questi debiti pregressi, è rimasta a tutt’oggi lettera morta? Se Martorana ha ragione, come siamo certi, perché non porta tutta questa documentazione in Aula e azzittisce una volta per tutte le lagnanze delle opposizioni?

Infine, in questo memorandum c’è scritto, come anche nella Relazione dell’Organo di Revisione, che vi è un avanzo di cassa scaturito dal conto di bilancio del 2012 pari a euro 10.065.257,71, accantonato preventivamente per eventuali debiti fuori bilancio. Ora, visto che la stessa Rizza ha ravvisato “il problema di un mancato stanziamento per il progressivo aumento dei costi di queste bollette relative” e ciò è scritto nell’apposito capitolo dei debiti fuori bilancio, non si possono utilizzare quei 10 milioni per sanare questa situazione? Ci sono ancora questi soldi? E se non ci sono, dove sono finiti questi 10 milioni di euro?

di Redazione06 Mar 2014 21:03
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