Green Economy. Patto di ferro.
La Cna ha lanciato un programma di accompagnamento e supporto specifico per assistere i Comuni lungo la direttrice primaria del Patto dei sindaci, promuovendo un sistema stabile e costante di coordinamento territoriale, volto principalmente alla preparazione dei Piani, alla ricerca di opportunità e risorse finanziarie connesse e alla promozione del patto stesso, con la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra l’associazione di categoria e i Comuni del territorio. Ma non solo. La Cna mettera a disposizione per le Amministrazioni locali, per le imprese, per le città e per i territori lo sportello di Bruxelles.
Sono questi gli aspetti più interessanti emersi ieri sera nel corso del convegno su “La città e i territori protagonisti della green economy” promosso dalla Cna a Ragusa e a cui hanno partecipato i sindaci, gli assessori e i presidenti dei Consigli comunali dell’area iblea, alcuni dei quali si sono protratti sino a tarda ora dando vita ad un dibattito ampio e articolato. Un convegno (presenti il presidente regionale Cna Sicilia, Giuseppe Cascone, il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Massari, il segretario provinciale Giovanni Brancati, il presidente dell’Unione Installazione e impianti, Maurizio Scalone) nel corso del quale è stato chiarito che si rende necessaria la redazione di un Piano di tutto il territorio ibleo con azioni collegate che possano rendere la provincia di Ragusa una “green city”, una realtà vivibile e sostenibile, con una identificazione, quindi, legata non soltanto ai monumenti storici, al nostro barocco, al nostro mare.
Il responsabile provinciale dell’Unione Installazione e impianti, Vittorio Schininà, è poi sceso nello specifico fornendo una serie di proposte operative per la realizzazione del Piano d’azione per l’energia sostenibile e indicando quali le tappe da rispettare, a cominciare dalla presentazione a sportello a partire dal 31 marzo 2014 mentre la scadenza di ogni termine è fissato per il 30 settembre. L’adesione attuale dei Comuni iblei al Patto dei sindaci, alla data dello scorso 29 gennaio, è di otto su dodici. “Il Patto dei sindaci – ha aggiunto Schininà – assolve un ruolo strategico per la promozione di politiche di contrasto ai cambiamenti climatici e sostegno alla riqualificazione del territorio nonché per il rilancio dell’economia locale in chiave anticiclica attraverso lo stimolo alla nascita e allo sviluppo di una nuova imprenditoria “ verde” e il contributo alla creazione di nuove opportunità di lavoro. Per questo riteniamo utile l’impegno, da parte della Regione, dell’istituzione di un fondo di garanzia per le Pmi del settore per favorire l’attuazione dei Piani nonché le ultime opportunità di finanziamenti per il settore dell’energia come il programma Horizon 2020, il programma Poi Energia, i Fondi Jessica, la nuova programmazione 2014-2020 e quant’altro possa venire fuori dalla Banca europea degli investimenti”.