Vittoria 1992. Padre e figlio furono i mandanti dell’omicidio Incardona. Il figlio è latitante

La Squa­dra mo­bi­le della Po­li­zia di Stato di Ra­gu­sa ha ar­res­ta­to il vit­to­ri­ese Giombat­ti­s­ta Aran­gio Mazza, di 85 anni, quale man­dan­te, insie­me al figlio Aran­gio Mazza Gio­van­ni,  per l’omi­ci­dio In­car­do­na av­ve­nu­to nel 1992, ad­es­so Mazza dovrà scon­ta­re una con­dan­na a 18 anni, il figlio è tutt’ora ri­cer­ca­to in quan­to la­ti­tan­te.

I fatti ri­s­al­go­no al lon­ta­no 1992 quan­do la Po­li­zia di Stato con di­ver­se vo­lan­ti, in­ter­ven­ne in via Parma a Vit­to­ria dove erano stati uditi al­cu­ni colpi d’arma da fuoco. Lì fu rin­ve­nu­to il corpo di Gio­van­ni In­car­do­na ormai ago­ni­z­zan­te. L’uomo morirà in am­bu­lan­za du­ran­te il tras­por­to in ospe­da­le. I so­s­pet­ti degli in­qui­ren­ti si con­cen­tra­ro­no sub­ito su Aran­gio Mazza, padre, non­ché suo­ce­ro di In­car­do­na. Da tempo tra i due non cor­re­va buon san­gue, anzi. Tra le cose im­per­do­na­bi­li al ge­ne­ro vi erano sia le per­cos­se nei con­fron­ti della figlia che quel­le nei con­fron­ti del ni­po­ti­no. Le ind­agi­ni ben pr­esto, però, si are­na­no per man­can­za di prove.

La svol­ta av­vie­ne solo nel 2005, gra­zie alle con­fes­sio­ni di due col­la­bo­ra­to­ri di gius­ti­zia,  uno dei quali si era au­to­ac­cu­sa­to dell’omi­ci­dio In­car­do­na. L’omi­ci­da confessò che, a se­gui­to di un de­bi­to con­tr­at­to con i Mazza per l’ac­quis­to di un auto del va­lo­re di 10 mi­lio­ni di lire, e visto che non rius­ci­va ad estin­guer­lo, i due (padre e figlio) gli pro­pos­e­ro di uc­ci­de­re In­car­do­na in camb­io dell’es­ti­n­zio­ne to­ta­le del de­bi­to, Luigi Fa­vit­ta accettò.

Così nel 2006 la Po­li­zia ar­res­ta i due Mazza, in quan­to man­dan­ti, e Luigi Fa­vit­ta, come ese­cu­to­re ma­te­ria­le dell’omi­ci­dio. Dopo il ri­cor­so in Cas­sa­zio­ne i due Mazza ven­go­no scar­ce­ra­ti. La Cas­sa­zio­ne ri­in­via il pro­ces­so alla Corte d’As­si­se d’Ap­pel­lo di Ca­ta­nia, che oggi ha de­cre­ta­to l’or­di­ne di car­ce­ra­zio­ne per i due man­dan­ti. io­van­ni Aran­gio Mazza ri­sul­ta la­ti­tan­te è ri­cer­ca­to e dovrà scon­ta­re altri 15 anni.

 

di Redazione02 Gen 2014 15:01
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