La Polizia sventa una rapina in un’azienda di materiali elettrici
Questa notte la Polizia ha arresto Alessandro Scatà, nato a Ragusa in data 23.03.1992, Salvatore Scatà, nato a Ragusa il 08.10.1994, e Stefano Basile, nato a Ragusa il 29.10.1992 per furto ai danni di un’azienda, porto d’armi, il tutto aggravato dal fatto di averlo commesso in più persone riunite.
L’intrusione dei tre aveva fatto scattare l’allarme sui telefonini dei proprietari, che grazie ad un sistema di telecamere interno all’azienda riuscivano a vedere tutto quello che i ladri stessero facendo. La polizia a questo punto si dirige immediatamente sul luogo, circonda il fabbricato mentre due poliziotti scavalcano il muro di cinta. Una volta all’interno trovano i tre malviventi nascosti in un’intercapedine. Una volta bloccati e perquisiti, gli agenti trovano il più giovane in possesso di un coltello di grosse dimensioni con lama a scatto.
Ammanettati e condotti in Questura, i tre venivano fotosegnalati dalla Polizia Scientifica per poi essere messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Dagli accertamenti sui trascorsi criminali dei tre arrestati, è stato possibile constatare che i familiari di due degli arrestati, in passato, avevano già fatto “visita” ai magazzini dell’azienda di materiale elettrico creando, in quella occasione, un danno ingente. In questo caso, gli operatori della Squadra Volanti della Polizia di Stato sono intervenuti ancor prima che i tre criminali portassero via il prezioso materiale, interrompendo il loro iter criminis ed assicurandoli alla giustizia.
Quasi ogni giorno leggendo i vari articoli di cronaca (su tutti i giornali) sono contrariato dalla presenza o meno di nomi, cognomi e foto varie dei colpevoli.
Trovo alquanto scorretto, sebbene supportato da qualche non meno noto articolo di una delle tante ed inutili leggi italiane, questa totale discrezionalità nel pubblicare o meno i dati anagrafici.
Nello specifico i tre “malviventi”, perchè tali sono, hanno appena 20 anni e magari anche la possibilità di cambiare strada ma i loro volti nomi e cognomi sono su tutti i giornali per la colpa di essere “figli di nessuno” e certamente non saranno agevolati.
Altre volte, molte volte, troppe volte, per episodi ben più gravi con violenze, tentati omicidi, rapine a mano armata, truffe milionarie, ci si limita a stento ad inserire le iniziali. E’ mia personale opinione che sarebbe più giusto e corretto vedere i volti e conoscere i nomi di questi criminali che non vorrei incontrare per strada, piuttosto che questi ragazzini che magari hanno semplicemente fatto la bravata. In sintesi o tutti o nessuno. Anche da queste cose si capisce che l’Italia non cambierà mai.