Vittoria. I Carabinieri smantellano due organizzazione di narcotrafficanti
In nottata i Carabinieri della Compagnia di Vittoria, coadiuvati dai militari di altre Compagnie nonché dall’unità cinofila di Catania e da un elicottero, sono riusciti a sgominare due bande dedite allo spaccio di stupefacenti a Vittoria e a Scoglitti.
Quasi un centinaio di Carabinieri hanno partecipato all’atto finale di un’indagine, la “Dual Band”, iniziata nell’ottobre del 2011. Due bande che si rifornivano a Palermo, principalmente di hashish e cocaina, e poi smerciavano a Vittoria, divenuta ormai tristemente una “piazza” importantissima per il mercato della droga e non solo per i consumatori della provincia iblea. Pare infatti che vengono nell’Ipparino anche da Gela e da Catania.
Nell’operazione di questa notte sono stati sequestrati 900 chilogrammi di hashish e 15 grammi di cocaina, ma come tiene a precisare lo stesso capitano della Compagnia di Vittoria, Francesco Soricelli, “questa volta non ha importanza il quantitativo, ma il fatto che abbiamo stroncato un sistema”.
17 sono le persone arrestate nel corso di questi tre anni di indagini. 12 delle quali sono accusate del reato di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio. Di queste 12, 7 si trovano all’estero e pare che siano state già avviate le formalità per l’estradizione, le restanti 5 sono in carcere. Gli arresti sono stati compiuti all’interno della città di Vittoria e nelle campagne circostanti. Lo spaccio invece avveniva nei pressi di due bar della città, uno vicino al mercato ortofrutticolo e l’altro nel pieno centro storico.
Due bande dicemvamo, una agiva a Vittoria e l’altra a Scoglitti, e cinque traduzioni in carcere. La prima organizzazione, che era anche la più importante, era capeggiata da Bedoui Mohamed, il cui braccio destro era Oueslati, che inoltre forniva pure la sua officina come magazzino per la droga, ed il loro pusher, un ragazzo di nome Sayari. Questa banda forniva la droga anche alla seconda, il cui capo era Khadimallah, arrestato con il suo guarda spalla Ajej. La banda di Bedoui si riforniva a Palermo e poi spacciava nel vittoriese, “questa è l’ennesima conferma, se ce ne fosse stato bisogno, – ha dichiarato il colonnello dei Carabinieri Salvatore Gagliano – che ormai le grosse organizzazioni criminali subappaltano il lavoro a piccole organizzazioni, indipendenti, magari composte da soli extracomunitari”. Possiamo dedurre da ciò, che l’operazione Dual Band, faccia parte di un’indagine più grossa e che mira a ben altro livello ossia a chi gestisce lo spaccio di droga nell’Isola.
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