Problematiche connesse alle aste giudiziarie. Convocati in prefettura gli istituti di credito

prefettura ragusaSi è svolta presso il Palazzo del Governo una riunione indetta dal Prefetto Annunziato Vardè con gli Istituti Bancari operanti in provincia, allo scopo di esaminare le problematiche connesse all’attuale crisi economica e le conseguenze sociali che ne derivano a carico di famiglie e imprese, riconducibili alle gravi difficoltà a far fronte ai mutui ed ai prestiti. Nel corso dell’incontro – al quale hanno partecipato il Direttore della Banca d’Italia di Ragusa, il rappresentante di ABI Sicilia e i delegati di Banca Agricola Popolare di Ragusa, Unicredit, Intesa San Paolo e Banca Nuova – il Prefetto ha sensibilizzato gli istituti di credito ad attivare ogni possibile iniziativa volta a venire incontro alle situazioni più gravi di disagio economico, specie nell’ambito di procedure esecutive che giungono alla vendita immobiliare della casa di abitazione, disponendo altresì ogni opportuno controllo sul rispetto dei vincoli normativi in materia di condizioni e tassi sui mutui. In proposito – accanto alle possibili speculazioni illecite, oggetto peraltro di inchieste giudiziarie in corso di svolgimento – sono state sottolineate le criticità cui conduce l’attuale sistema delle aste giudiziarie, che comporta drastici abbattimenti del valore degli immobili con conseguenze pregiudizievoli per il debitore ma anche per l’istituto bancario, che non riesce a soddisfare il proprio credito. Nell’ottica della ricerca di risposte concrete, è stata anche sottolineata l’importanza di un’adeguata opera di informazione che renda conoscibili gli strumenti attualmente forniti dall’ordinamento e che non risultano di fatto adoperati sul territorio, come ad esempio il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura, previsto dall’art. 15 della legge n° 108 del 7 marzo 1996, che consente a piccole e medie imprese che si sono viste rifiutare da una banca una domanda di intervento, di accedere a finanziamenti a medio termine o linee di credito a breve termine per il tramite dei Confidi o di Fondazioni e Associazioni riconosciute. I rappresentanti delle banche, pur avendo ricordato di avere già attivato particolari cautele nelle procedure esecutive attivate nei confronti di soggetti disagiati, hanno espresso la piena disponibilità a ricorrere anche a strumenti di rinegoziazione del debito, da attuarsi caso per caso, ferma restando ogni ulteriore opera di informazione dell’utenza e di controllo su eventuali applicazioni di condizioni di mutuo non in linea con i vincoli normativi.

di Redazione06 Dic 2013 10:12
Pubblicità