Gli ospedali di Scicli e Comiso non si toccano!
Il programma dell’assessore Borsellino rispetto alla sanità iblea può essere riassunto in 3 punti chiave: tagli, tagli e tagli. Ho letto un documento relativo alla riorganizzazione della rete ospedaliera nel quale si manifesta la chiara volontà di tagliare posti letto nei piccoli ospedali di Scicli e Comiso. Al Busacca in particolare la signora Borsellino avrebbe pensato di “far fuori” , di fatto, i reparti di medicina e chirurgia. Peccato – sottolinea Orazio Ragusa – che chi come la Borsellino pensa di far cassa con la sanità iblea, senza calcolare che la media dei posti letto di ospedali pubblici ragusani (circa 2,3 per 1000 abitanti) è ben al di sotto della media nazionale, non si è resa conto che è più facile che “mandiamo a casa” lei piuttosto che consentire questi tagli. Su questo punto sarò determinato e chiederò a tutto il mio partito di sostenermi. Sono certo dunque che quel documento, per la parte relativa alla provincia iblea, rimarrà una pagina del libro dei sogni della signora Borsellino, perché il Presidente Crocetta sa bene che se vuole tenere la Borsellino è bene che gli spieghi che la Provincia di Ragusa ha già dato e che Scicli e Comiso non cederanno alcun posto letto. Poi è noto che la politica è fatta di scelte e ciascuno si assume le responsabilità relative. La Borsellino sa che il tempo della pazienza è scaduto. Ho già comunicato, a proposito di servizi sanitari, che non sono più disposto a tollerare il fatto che non si possa aiutare Mauro Terranova e tutti quelli che, come lui, in questo momento soffrono e sperano di poter fruire delle cure previste dal metodo Stamina. Ho già comunicato alla Borsellino che il metodo Stamina non è attuato in Sicilia, e bisognerebbe spostarsi a Brescia e attendere anni per via delle lunghe liste di attesa. Per Mauro e per tanti altri pazienti siciliani, purtroppo, il tempo è molto importante e intervenire tempestivamente è necessario. L’assessore adesso non ha più alibi, è stato ritenuto finalmente “ammissibile” il ricorso di Davide Vannoni sulla presunta non imparzialità del comitato scientifico che ha valutato il metodo Stamina. Lo ha scritto nero su bianco il Tar del Lazio, sezione terza quater, che ha sospeso l’efficacia del decreto di nomina del comitato stesso. Se l’assessore alla sanità non si attiva immediatamente sono costretto– sottolinea l’on. Orazio Ragusa – a compiere proteste eclatanti, certamente chiederò le sue dimissioni.