Ragusa Calcio: stadio chiuso, giocatori allo stremo, i nuovi a casa, trasfer Kofi, Vito “si tira indietro”,Cerase presidente pro tempore

“Per problematiche legate al lavoro, alla famiglia e per impegni strettamente personali Enzo Vito si è tirato un po’ indietro dal progetto Ragusa”. L’ex dg Ennio Cerase sarà presidente pro tempore ed è stato nominato da Vito anche amministratore delegato. Nicola Savarese è il vicepresidente, Marcello Martucci resta direttore sportivo>. In serata, questo comunicato, ha concluso una giornata davvero terribile per il Ragusa, che ha reso ancora più difficile e persino più inquietante in ottica futura la situazione. Si è iniziato nel pomeriggio, quando il custode del Selvaggio, su disposizioni dell’ufficio sport del comune che imputava alla società il mancato pagamento di parte del ticket utilizzo impianti (circa 500 euro) allontanava i giocatori in procinto di cambiarsi per l’allenamento. Chiusi i cancelli, giocatori e tifosi (sempre molto vicini e solidali con la squadra) si trasferivano davanti allo stadio, mentre l’aria si faceva carica di timori per il futuro e, ovviamente, rabbia per l’operato (in ogni campo) del presidente. Cuirca un’ora dopo è arrivato anche il consigliere delegato allo sport Agosta, che ha ricordato l’impegno della amministrazione per un dialogo costruttivo finalizzato alla ricerca di una soluzione accettabile da entrambe le parti, senza risultato a causa dall’assenza del presidente, che non si era mai fatti vedere e che invece “doveva” venire a discutere. Tono pacato e discorsi condivisibili, che hanno lasciato intendere la possibilità di sblocco della situazione in tempi molto brevi. Nulla di nuovo, anzi sempre peggio, la situazione di giocatori e staff, ormai alla frutta: mesi di stipendio arretrati, chiusura di credito da parte del ristorante dove consumavano i pasti, perfino (per qualcuno) il dover abitare case con acqua e luce “tagliate” e peggio ancora per chi ha famiglia. Quindi come prima peggio di prima, con la dignità dell’individuo (completamente “a secco” pur vantando mesi di stipendio) messa sotto i piedi. Inevitabile e scontato che i tre ultimi arrivati (Censori, Gagliardi e Felici), fiutata “l’aria di fame” (e quella anche peggiore che li attendeva in futuro) se ne siano tornati a casa. Unica nota non negativa l’arrivo del trasfer per Augustine Kofi (nella foto) , che potrà essere impiegato già col Rende. Continua l’attesa per gli altri, fregati di brutto dalle promesse che avevano motivato la loro venuta a Ragusa (abitazione singola, auto, ecc.), quanto di più lontano possibile da ciò che hanno trovato in realtà. Tornando al comunicato serale, costituisce senza dubbio un segnale importante ed evidenzia un cambio di rotta che non si annuncia certo di pochi gradi. Ma è davvero troppo presto anche per immaginare cosa potrà significare in chiave futura. Nel pomeriggio giravano delle voci di possibili “soccorsi” (limitati ma comunque utili), condizionati ad un mutamento di guida societaria. Siano soltanto voci oppure abbiano un minimo di verità, si scoprirà più avanti: al momento l’unica cosa certa è che il comunicato dovrebbe almeno evidenziare il cambiamento degli inquilini della stanza dei bottoni azzurra. Prendiamolo come un motivo di speranza: ma tenuissimo, quasi inesistente.
PENSO CHE ORMAI NON C’E’ ALCUN DUBBIO CHE L’ARMATA BRANCALEONE DI ENZO VITO SI E’ MANIFESTATA IN PIENO. MAI IN 50 ANNI DI CALCIO HO VISTO SITUAZIONI VERGOGNOSE COME QUELLE DI QUESTI GIORNI. SE VOGLIAMO CERCARE DI SALVARE IL TITOLO ED EVITARE LA RADIAZIONE DOBBIAMO ESSERE NOI RAGUSANI A RIDIVENTARE PROTAGONISTI, OGNUNO PER QUELLO CHE PUO’. I 100 ABBONATI FRODATI DA VITO POSSIAMO DOMENICA PAGARE IL BIGLIETTO E CON I 500- 700 EURO RACCOLTI POSSIAMO AIUTARE QUESTI RAGAZZI A TAMPONARE. IL RESTO DOVRA’FARLO CHI PUO’ E DI CERTO E’ NECESSARIA LA PRESENZA DEL COMUNE COME SOGGETTO INTERMEDIARIO.