Ricordando Diquattro
La strada poteva esere un po più importante ma come si dice: è il pensiero quello che conta e così Ragusa ha voluto ricordare un suo figlio illustro dedicandogli una via. L’on Corrado Diquattro da questo pomeriggio, dunque ha il suo nome riportato sulla tabella di una larga arteria nella zona artigianale. Certo la strada è bella larga e porta direttamente agli uffici dell’assessorato allo sviluppo economico ma l’area è, purtroppo, abbastanza degradata e piena di buche. Colpa dell’incuria e della solita prepotenza iblea. Nel senso che la zona artigianale sarebbe potuta essere un fiore all’occhiello proprio per le tante aziende che volevano operare in quel sito. Poi la furbizia di pochi, la crisi e qualcosa altro ha fatto si che molti lotti sono ancora abbandonati ed altri stabilimenti non funzionano. Ma questa è un’altra storia torniamoa Corrado Diquattro che ha iniziato il proprio percorso politico come delegato provinciale e consigliere nazionale del Movimento Giovanile della DC. La sua attività politica lo portò ad essere eletto segretario provinciale del suo partito e notevole fu il suo apporto verso la ritrovata unità nella D.C iblea. Fin dagli anni settanta Corrado Di quattro, in qualità di delegato provinciale e di consigliere nazionale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana, ha dato il suo contributo in prima persona, partecipando al convegno interprovinciale a Gela sul tema “Zone depresse e sviluppo economico”nell’ambito del quale, dopo la commemorazione di Enrico Mattei, è stato rilevato che l’intervento della Cassa del Mezzogiorno non sia stato bastevole a realizzare un equilibrio economico tra Nord e Sud. Corrado Diquattro ha tenuto a sottolineare la necessità di un’azione più diretta dello Stato nelle zone sottosviluppate e soprattutto nella Provincia di Ragusa assillata da una profonda crisi agricola che necessita di decise trasformazioni fondiarie. Le sue proposte per lo sviluppo economico della provincia di Ragusa soprattutto per l’agricoltura, sono state esplicitate chiaramente il 28/10 /67 quando, nella qualità di assessore comunale allo sviluppo economico, partecipò al dibattito promosso dall’Unione Regionale delle Camere di Commercio sul progetto di piano di sviluppo economico e sociale della Regione Siciliana per il quinquennio 1966/70. In quella sede è stata manifestata l’esigenza di un Agricoltura associata volta a superare la mera coltivazione di fazzoletti di terra, il rimboschimento della montagna, e la canalizzazione dell’Irminio avrebbe potuto favorire l’irrigazione. A lui dunque oggi è dedicata una strada dell’area di sviluppo artigianale.