Accorpamento da monitorare

Tribunale Modica1“E’ necessario che il ministro ascolti il Parlamento nella fase di attuazione del piano di revisione della geografia giudiziaria. Sono state infatti sollevate da più parti perplessità e problematicità che vanno sciolte ed affrontate prima che qualsiasi ulteriore decisione venga presa in sede ministeriale. E’ una richiesta che anche oggi nell’aula del Senato è stata ribadita con vari interventi di diverse forze politiche.  In seguito a queste pressanti richieste il ministro della Giustizia, Maria Grazia Cancellieri, verrà presto a Modica per rendersi conto dell’efficienza del Palagiustizia di largo Beniamino Scucces. Lo ha detto la stessa rappresentante del Governo nel corso di un incontro tenutosi oggi pomeriggio con la senatrice del Pd Venera Padua, alla presenza della senatrice Rosa Maria Di Giorgi, avente ad oggetto il futuro del Tribunale di Modica. Il ministro si è impegnata a rivedere la posizione assunta dal Governo sulla vicenda dell’accorpamento con Ragusa. “Abbiamo avuto dal ministro – afferma la senatrice Padua – forti rassicurazioni sul fatto che sarà avviata un’attenta azione di monitoraggio subito dopo l’accorpamento del Tribunale di Modica a quello di Ragusa e che la stessa andrà avanti fino ad un massimo di 2 anni, che sono poi quelli concessi per l’utilizzo da parte di Ragusa dei locali di Modica. Tale lasso di tempo si renderà necessario per valutare eventuali squilibri e porvi dei correttivi. Riteniamo che ci siano tutti i presupposti affinché i suddetti correttivi possano riguardare da vicino anche il Tribunale di Modica”. Non sono neppure da escludere incontri tra il ministro e il presidente della Regione, Rosario Crocetta, allo scopo di evidenziare altre soluzioni, sempre a tal riguardo, per quanto concerne le Regioni a statuto speciale. Il tutto anche in previsione della riforma delle Province.  “Ho spiegato che sono pronta ad impegnarmi – continua la Padua – per un incontro a breve termine nel corso del quale si parlerà anche della soppressione, già avvenuta in Sicilia, delle Province, che lascia ampi margini ai Comuni per consorziarsi tra città affini per storia e programmazioni. Anche in questo caso saranno affrontate le eventuali scelte da assumere per i Consorzi”.

di Redazione05 Set 2013 23:09
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