Consorzi di comuni. Minardo riparte dalla Capitale della Contea
C’è una bozza per sistemare la questione delle province. Si parte dalla proposta delle tre aree metropolitane, la riduzione a circoscrizione dei comuni limitrofi alle aree metropolitane, l’istituzione di nove liberi consorzi (oltre che le Eolie e le Pelagie), consiglio dei sindaci e dei comuni con elezioni di secondo grado. Nessuna retribuzione, ma solo rimborsi, per gli amministratori dei consorzi. Rifiuti e distribuzione idrica ai nuovi enti, parcheggio delle funzioni alla Regione per il tempo della transizioni. Questo il quadro di riferimento, in linea di massima. Le competenze consortili sono assegnate ai sindaci e a enti di secondo livello per i quali non è prevista l’elezione diretta. Le Province, svuotate di funzioni, resteranno in piedi fino all’entrata in vigore della riforma costituzionale. Le Unioni dei comuni sono dunque composte dai sindaci dei piccoli comuni. Per le aree metropolitane è prevista altresì la Conferenza dei sindaci, composta dai primi cittadini dei comuni di tutta l’area metropolitana al fine di esaminare e approvare bilanci e statuti. Due le scadenze: 1 gennaio 2014, 1 luglio 2014. Entro il primo giorno di gennaio si costituiscono le città metropolitane, entro il 1 luglio sono operative e sostituiscono le province di riferimento. Sotto osservazione ben cinquemila enti statali, regionali, locali: molti di questi enti potrebbero essere giudicati “impropri” e cancellati. In tutto questo bailamme ecco la riflessione di nino Minardo, l’on del PDL, che vedendo avvicinarsi la soppressione delle province con la conseguente creazione dei consorzi tra comuni ha dichiarato: non si può vedere i territori spettatori passivi delle decisioni del governo regionale. Anche in provincia di Ragusa, senza penalizzare nessuna realtà e senza perseguire anacronistiche battaglie di campanile, va sfruttata l’occasione per rispettare la vocazione e la storia delle singole città. Accanto ad una Ragusa capofila del consorzio Ibleo, ad una Vittoria che da Gela a Comiso rappresenti il volano di sviluppo per un area nella quale la fascia trasformata e l’agricoltura siano elemento di aggregazione storica ed economica, Modica può e deve essere capofila del Consorzio del Sudest. Da Avola a Noto, da Scicli ad Ispica, da Pozzallo a Rosolini, l’anima del riconoscimento UNESCO legato al Val di Noto ed al suo barocco può diventare, oltre che meta turistica d’eccellenza, anche momento di sintesi geografica e amministrativa attorno a quella che fu l’antica capitale della Contea”.
caro nino minardo…studiarsi 1 po di storia prima di parlare no vero?
o bisogna ke gli spieghiamo all’onorevole xkè modica diventò sede della contea nel 1447?
Concordo pienamente con il signor Tano. Ragusa è stata sede do contea per poco più di due secoli, è stata poi inglobata nella contea di Modica per giochi di palazzo.., per almeno altri due secoli è stata la città più importante della Contea di Modica. I ragusani hanno una storia illustre almeno quanto i modicani. Non si capisce proprio questa voglia di divisione. Bisogna fare gioco di squadra. Modica e Ragusa devono rimanere unite, con Ragusa capofila, perchè storicamente baricentro dell’area iblea e anello di congiunzione di tutte le anime iblee.
Non si tratto di giochi di palazzo. Le due contee furono riunite in un unico ente con sede a modica perche quest ultima piu ambita e prestigiosa. E vero che questo avvenne a seguito di matrimonio e questo conferma che i due partiti avevano interessi ad accrescere il loro potere e non fu scelta modica sede di contea a caso. E anche vero che per circa due secoli gli uffici erano dislocati tra ragusa e modica, cosa che non e avve uta per esempio immediato con l attuale tribunale che ragusa ha voluto solo per se. Figuriamoci per modica un futuro sotto la guida di ragusa. Modi ha tutti i numeri per fare un salto di qualita e non e pensabile che rinunci ad una possibilita di sviluppo
Purtroppo ci perdiamo in inutili campanilismi.., Le ricordo che Bernardo Cabrera scelse la chiesa di San Giorgio di Ragusa Ibla come luogo di riposo delle sue spoglie…, Studi meglio la storia.., Ragusa ha una storia antichissima e un potenziale economico sicuramente più elevato rispetto a quello di Modica. Io amo Modica e mi auguro che le due città rimangano unite. Noto, Rosolini, Pachino, Portopalo rappresentano un’altra storia, non hanno mai fatto parte della contea, rispettiamo la storia, rimaniamo uniti.
Ma le dico di piu! La residenza abituale dei conti, non di tutti, era il castello di ragusa ibla, perche ckme lei sapra j conti di modicaerano anche gra signori di ragusa. Ma e come il preskdente della repubblica che ama vivere in una residenza divera da quella istituzionale. E allora quale e il significato della sepoltura di uno, dicasi uno, dei cabrera ha voluto essere sepolto a san giorgio di ragusa? I chiaramonte che hanno scritto una delle piu importanti pagine della storia della sicilia sono sepolti a modica se le interessa. Se per lei e questa la questione va bene cosi! Il fatto e che ragusa, con carte alla mano, negli ultimi 90 anni qua do ha potuto ha soffocato gli altri comuni tirando avanti per a sua strada senza mai pensare ad uno sviluppo organico del territorio ecc. ecc. .Non e questa la sede per dis utere di cio. Cordialmente!
Bene a Modica va : Scicli, Noto, Avola, Ispica è Pozzallo, Gela si prende Comiso e Vittoria .. è a Ragusa cosa rimane Giarratana e Monterosso e forse Chiaramonte .. E meno male che tutto questo senza perseguire anacronistiche battaglie di campanile.
caro emanuele i conti fino a giovannotto cabrera (sepolto a modica al castello)figlio di bernardo cabrera sepolto nel duomo di ragusa, risiedevano a ragusa xkè la sede istituzionale era ragusa e nn modica, giovanni cabrera I (giovannotto) venne cacciato dai ragusani nel 1447 dopo una rivolta e si andò a rifugiare a modica ed i modicani accolsero il “conte” a braghe calate pur di prenderselo…
i ragusani lo cacciarono x il suo modo di amministrare la contea, x la sua arroganza e x come maltrattava la popolazione, nel 1447 si rivoltarono dando fuoco all’arkivio e crocifissero al portone del castello (nell’attuale piazza chiaramonte) 1 figlio di giovannotto…
dopo ke egli scappo a modica i ragusani gli fecero causa e la vinsero (unico caso nella storia in cui questo avviene) ed il re condannò il reggente a versare alla popolazione in termine di risarcimento 60.000 scudi…
conti di modica signori di ragusa lo furono grazie all’unione della figlia del conte di ragusa con il figlio del conte di modica, unirono le contee creando quello ke poi fu definito il regno nel regno x la potenza ke avevamo in quel periodo, ma si ricordo ke se la sede principale era appunto ragusa e nn modica….se giovannotto veniva accolto e protetto a kiaramonte lui spostava li la sua residenza, quindi quando parlate di ste cose amici modicani io al vostro posto mi vergognerei xkè ci siete abbassati le braghe x accogliere 1 vero e proprio delinquente pur di toglierci la sede della contea…altro ke furto della provincia nel 1926!!!
ma si sa, il campanilismo riesce anke a nascondere i fatti…ma va bene così, credete pure a quello ke vi raccontano i vekkietti ancora col sangue negli okki x la questione del ’26
Provo veramente rammarico e sconforto che ancora oggi sussiste del vergognoso campanilismo nei nostri territori e peraltro anche in ambienti definiti impropriamente “colti ed illuminati”.
Modica non ha mai “digerito” di non essere stata prescelta a Capoluogo di Provincia. Sangue ed abitudini spagnoli caratterizzano in modo vistoso la mentalità di una Città che in effetti è rimasta immutata, nei secoli, a quella di un piccolo Borgo dominata da locali servili Signorotti, bramosi di poteri e titoli, al soldo di oppressori stranieri(Spagnoli e/o palermitani).
Prego il Sig. Emanuele di studiare,approfondire e meditare ancora di più gli eventi storici che hanno caratterizzato il nostro comune passato ed il doloroso presente per meglio vivere il nostro futuro.
Modica,deve smettere di comportarsi come una vecchia, decrepita e ” mogugnosa ” nobildonna ancorata ad un passato che non non esiste più.
Siamo Iblei, discendenti diretti dei Sicilioti. Comportiamoci come i nostri avi. Collaboriamo per realizzare un comune futuro migliore difendendo la nostra specifica e peculiare idendità etnica. Certe discussioni,iniziative,conferenze( da parte di Enti,Personalita’,Uomini di cultura,ecc) che inculcano nelle menti della nostra Gente elementi divisori e di ingiustificati ed irrazionali risentimenti debbono finire. Uniamoci tutti in una unica “cordata” per un comune migliore futuro.
Personalmente, da Ragusano e sincero amico ed estimatore della Città sorella modicana, non interessa quale sia la Comunità Capofila della auspicata comune rinascita civile e sociale del nostro territorio e pertanto segnalo di non sottovalutare la possibilità che fra le due presunte contendenti
possa evidenziarsi un’altra Città…per esempio
POZZALLO (fonte primaria di ricchezza per la Contea di Modica e per la Signoria di Ragusa) le cui infrastrutture promettono un futuro da non trascurare. Pippo Cilia
Va bene Sig. Cilia, la invito a riflettere sul fatto che,Ragusa, città capoluogo della provincia, anziché consentire uno sviluppo armonico del territorio ha:
per invidia tentato di fare concorrenza all’unico polo fieristico della provincia che è vittoria, scimmiottando con tendoni di fortuna e organizzando nello stesso periodo della importante fiera emaia una fera. Qualche Ragusano sosteneva che Ragusa non poteva essere seconda (rappresento che per venti anni ho vissuto Ragusa);
rotto, sempre per invidia, un equilibrio spontaneo che vedeva l’agricoltura in una parte del territorio, il commercio in un’altra parte e l’industria a Ragusa. Anche qui qualche Ragusano sosteneva che Ragusa non poteva essere seconda;
ha costruito un porto turistico spendendo 66 milioni di euro, che rimane vuoto, facendolo passare per l’opera più importante della storia ragusana e sicuro volano di sviluppo per tutto il territorio, opera che poteva essere progettata nella sua cara Pozzallo, visto che la cittadina rivierasca altri sbocchi economici non ha.
Di tutto ciò sono in possesso di una copiosa e copiosa e copiosa rassegna stampa che conservo a futura memoria. Cosa proporrà la Città di Ragusa affinché Modica possa vederla come punto di riferimento? quale sviluppo e quale distribuzione dei servizi? L’ospedale maggiore che ha una utenza di 150.000 abitanti con un solo medico di turno al pronto soccorso? questo è quello che a me fa auspicare un futuro diverso per la mia città, un futuro che veda migliorare i servizi, potenziare alcune infrastrutture e non la decadenza totale.