Calcio: esonerato Germano, per il Ragusa in arrivo Gianfranco Bellotto
Ieri pomeriggio il Ragusa ha esonerato l’allenatore Antonio Germano (decisione di “natura tecnica”), ringraziando il tecnico calabrese per il lavoro svolto e augurandogli, come da prassi, le migliori fortune per il suo futuro in panchina. Il presidente Enzo Vito, insieme col vice Nicola Savarese e col dg Francesco Sortino, hanno già definito gli accordi col nuovo tecnico, atteso in città già per domani. Si tratta di Gianfranco Bellotto (nella foto), ex calciatore di serie A (126 presenze, tre campionati all’Ascoli, con G.Battista Fabbri e Mazzone) e due con la Sampdoria. Nella sua carriera ha inoltre giocato in B (203 presenze) con Reggina, Ascoli, Modena, Brescia e Sampdoria, con la Solbiatese in C, Giorgione ed altre squadre in D. Come tecnico, dopo essere stato secondo al Pisa, ha guidato le giovanili della Mestrina ed il Giorgione di D. In C2 sulla panchina della Pistoiese ed in C1 su quella del Mantova, ha esordito in B con la Fidelis Andria, passando poi al Venezia (due stagioni), al Treviso (tre anni), al Cagliari, alla Sampdoria ed alla Salernitana. Ha guidato anche una squadra di serie A, il Modena, subentrando ad Alberto Malesani. Negli ultimi anni è stato sulla panchina della Salernitana e del Novara. Nell’attesa dell’arrivo del nuovo tecnico, scortato da un curriculum formidabile, la squadra è stata affidata al preparatore atletico Giuseppe Stracquadaneo ed Emanuele Massari
Ma quali colpe può avere avuto il povero Germano? Nell’amichevole con il Messina la squadra quasi al completo non era dispiaciuta. Come si fa ad esonerare un allenatore dopo una partita-farsa come quella contro l’Akragas? Se colpe ci sono bisogna cercarle nella dirigenza che ad una settimana dall’inizio del campionato, dopo tutte le bordate sparate da circa due mesi, non è riuscita a creare una squadra che ora è anche senza allenatore. I dubbi e le perplessità penso che siano naturali. Il Presidente può rispondere a queste critiche creando veramente qualcosa di concreto.