Non oltre l’uno a uno per il Ragusa
Pomeriggio amaro per i tre indimenticabili ex azzurri della foto, da sinistra Tuccitto, Cesarato e Mussolin, che insieme al solito sparuto pubblico hanno assistito ad una prestazione incolore della squadra iblea ormai in una difficile posizione in classifica. Gli uomini del presidente Rimmaudo non sono infatti riusciti ad andare oltre all’uno a uno nella gara con la Pro Cavese. Dopo un primo tempo senza grandi emozioni il Ragusa mette in campo tutte le sue punte e al decimo, dopo un paio di azioni pericolose, arriva il gol. L’arbitro, la signorina Garroffalo di Vibo Valentia decreta il rigore per un atterramento in area. E così Bonarrigo porta in vantaggio gli azzurri. La squadra di casa preme sull’acceleratore per mettere al sicuro il risultato ma c’è troppo nervosismo in campo. L’arbitro espelle l’allenatore ibleo e poi il vice e Scoppetta. Ma dopo una traversa colpita da Foderaro, al trentesimo, il Ragusa commette un errore. Ferla non riesce a fermare la palla e Desiderio insacca. A questo punto la squadra ragusana non ha più benzina e sfuma l’occasione per allontanarsi dalla zona play out.
Abbiamo toccato il fondo. In 50 anni di stadio non avevo mai visto un allenatore che butta la palla fuori per farsi espellere. D’altronde cosa aspettarsi da un tecnico che incita alla violenza anche nei confronti del pubblico (mettete a tacere quei 4 vecchi della tribuna A). Caro Presidente, dispiace per lei che si è fatto prendere la mano da persone incompetenti. Se avesse avuto il coraggio di cambiare la guida tecnica 3 mesi fa non saremmo mai arrivati a questo punto. Un’ultima cosa: domenica non appena abbiamo giocato a 2 punte è cambiato tutto. Invece abbiamo giocato tutto il campionato con mezza punta perche’ Bonarrigo non è stato mai una punta neanche a 25 anni.