Ripulire la vallata Santa Domenica con l’aiuto dei detenuti
“Considerata l’attenzione che, in questi giorni, continua a suscitare la vallata Santa Domenica, il polmone verde del centro storico superiore di Ragusa, è arrivato il momento di rendere pubblica una proposta che, da qualche tempo, ho avanzato al Comune per garantire da un lato la pulizia del sito e dall’altro attivare misure specifiche di solidarietà”. E’ l’idea avanzata un mese fa da un consigliere comunale al commissario straordinario Margherita Rizza. “E’ indubbio – dice – che la zona ha bisogno di essere ripulita. E io ho chiesto di farlo utilizzando i detenuti della casa circondariale di contrada Pendente. Mi sono già attivato nei confronti dei vertici della struttura di via G. Di Vittorio assieme ai quali ho recuperato la bozza della convenzione che potrebbe essere stipulata. Ho anche interpellato un agronomo per comprendere l’entità del lavoro da effettuare. Servirebbero 7-8 persone per circa dieci mesi. Inoltre, mi sono fatto spiegare come smaltire questi rovi, accumulandoli a piccole porzioni e procedere con l’incendio controllato degli stessi. Ricordo che il Comune è in procinto di firmare una convenzione con la Forestale per la potatura degli alberi che insistono nella vallata. L’intervento da me proposto diventerebbe propedeutico all’azione che dovrebbe essere svolta dalla Forestale, non di certo a titolo gratuito in quanto saranno messi a nudo tutti i terrazzamenti, si dovrebbe recuperare un piccolo ponticello che risale a qualche secolo fa, un piccolo fiumiciattolo e soprattutto si dovrebbe rendere agibile l’intero sito”. Lla somma necessaria per il progetto si aggirerebbe intorno a tremila euro necessari per l’assicurazione, per l’abbigliamento antinfortunistico e per una diaria giornaliera di circa cinque euro.
ci sono alberi che non vanno potati ma estirpati: mi riferisco agli “ailanti” o “maccabuoli” che hanno letteralmente preso possesso della vallata. Si tratta di una pianta infestante che non è nemmeno autoctona e, a causa dell’abbandono della vallata, ha preso il sopravvento su tutte le altre; mi ricordo che negli anni ottanta, quando queste piante erano ancora poche, si poteva vedere dal ponte di via Roma il fondo della valle e anche i conigli selvatici che pascolavano indisturbati: oggi non è più possibile perchè questi maccabuoli hanno trasformato la vallata in un giungla; si moltiplicano con una tale facilità che sono spuntate alcune piantine perfino sui marciapiedi del ponte…
chi sarebbe il genio che ha avuto questa bella pensata?
ci rendiamo conto del tenore della stronzata ?