Quattro domande a Nino Minardo
A poco più di tre settimane dal voto per le elezioni politiche la nostra redazione ha deciso di effettuare delle interviste con i personaggi politici che, probabilmente, avranno l’onere e l’onore di rappresentarci in Parlamento. Tra questi il candidato uscente per il PDL On. Nino Minardo oggi alla sua seconda esperienza. Ecco alcune domande che siamo certi anche i nostri lettori farebbero ad un giovane esponente politico.
D) Cosa propone L’on Minardo ai suoi elettori in questa sua seconda esperienza elettorale.
R) Occorre siglare un vero “PATTO GENERAZIONALE” per rigenerare la politica e i partiti e che rappresenti uno strumento per rilanciare l’interesse dei cittadini iblei alla politica e alle istituzioni. Un Patto generazionale che intenda “la politica del bene comune” rivolto a tutti affinchè si superino gli steccati, le vecchie logiche, gli schemi precostruiti che sono oramai incomprensibili per la gente dando vita invece ad un progetto di BUONA POLITICA capace di ridare fiducia ai cittadini.
D) Ma i giovani oggi hanno poche certezze davanti a loro e, invece, molti dubbi. Cosa devono cambiare nel loro modo di fare o di pensare nel futuro?abituarsi
R) Possiamo dir loro di non pensare, come una volta, solo al” posto fisso” E’ meglio puntare sulla progettualità e noi dovremo aiutare i giovani a mettere in piedi proprie attività cosicché possano costruirsi un futuro che sia risorsa personale e per il territorio. Ad esempio bisogna dare più valenza ai progetti e alle opportunità in agricoltura, considerato che questo è il settore economico più forte nella provincia di Ragusa che ha bisogno dell’apporto dei giovani.
Il ricambio generazionale in questo campo, infatti procede a rilento per una concomitanza di cause politiche, sociali, culturali ed economiche. L’Unione Europea in questo senso offre già diverse opportunità soprattutto riguardo ad agevolazioni ai giovani che subentrano ad un parente, entro il terzo grado, per la conduzione dell’azienda familiare. I fondi di garanzia servono per dare prestiti ai giovani agricoltori motivandoli ed agevolando coloro che vogliono intraprendere la carriera agricola. Ecco dunque che favorire la diffusione e la valorizzazione dell’imprenditoria giovanile in agricoltura è una grande possibilità e opportunità di crescita non solo dei livelli occupazionali ma di un intero territorio. La politica deve fare la sua parte, Cercheremo di far aumentare gli aiuti per l’agricoltura e per i giovani che hanno voglia di impegnarsi in questo settore. La prima cosa a cui pensare, ad esempio, è a delle incentivazioni per le aziende che assumono anche un solo disoccupato.
D) E’ anche importante dare maggiore fiducia a chi oggi si trova in difficoltà
R) Prima di tutto non bisogna concepire la politica come favoritismo; i nostri giovani non devono bussare alle porte dei politici per la ricerca di un posto di lavoro; è deprimente per il politico che, ormai, non può dare risposte concrete ed è umiliante per i giovani che alimentano un malcostume da cui occorre assolutamente uscire. Ecco che rigenerare vuol dire migliorarsi.
La politica deve trasformarsi da professione a impegno civile e sociale mettendo in campo nuovi valori, nuove logiche di sviluppo, al di là dell’età anagrafica che non ha niente a che vedere con i concetti di rigenerazione e patto generazionale in quanto puntiamo al riappropriarsi di un nuovo modo di fare politica che sia vincente, ed avvicini la società alla stessa.
D) Abbiamo capito quale sarà l’impegno personale dell’on Minardo ed il Partito, il PDL, cosa promette agli elettori?
R) IL Pdl come ha sempre dimostrato e fatto, garantisce il suo impegno prima di tutto per i valori come la Famiglia e quindi per il futuro dei giovani attraverso lo sviluppo del lavoro e delle imprese.
…. già … “non devono bussare alle porte dei politici” …. basta bussare alle porte di qualche imprenditore che Nino conosce bene ….
Ti conosco mascherina.