Il triste primato di Santa Croce Camerina
Ha avuto il triste primato di chiudere il 2012 con l’accoltellamento di un extracomunitario e aprire il 2013 con una rapina alle poste. Santa Croce Camerina si pone all’attenzione della cronaca nera e per l’amministrazione Irato piovono critiche.
Per Piero Mandarà che del paese marinaro si era proposto sindaco nella tornata elettorale che poi ha visto la Iurato spuntarla su cinque candidati, da questa amministrazione, che aveva fatto del problema sicurezza un baluardo, nessun atto importante è stato fatto. Spiega Mandarà: “Ovviamente l’amministrazione non ha voce in capitolo sulle carenze d’organico delle forze dell’ordine, ma deve alzare la voce a farsi sentire presso le autorità competenti. Non con la solita lettera al prefetto o con tavoli programmatici a uso e consumo solo di stampa e telecamere. Serve una proposta chiara, un progetto serio, un’azione forte e risolutiva: la videosorveglianza, il cui iter sembra in fase avanzata, è già qualcosa ma bisogna potenziare i controlli a qualunque costo. La città è stanca di sentirsi dire ‘che non si può fare nulla’ e la politica e le istituzioni non possono più rigirarsi i pollici. ‘Tutti x Santa Croce’ – conclude Piero Mandarà – è disposta a collaborare a ogni tipo di iniziativa concreta che miri a risolvere una piaga che dura da troppo tempo” “Abbiamo lasciato un progetto già finanziato dalla comunità Europea per circa 450 mila euro per piazzare telecamere all’entrata del paese ma non si sa che fine abbia fatto”, incalza Lucio Schembari, che ha amministrato per 10 anni la comunità camarinese. “hanno voluto governare ma adesso non sanno che pesci prendere” ” Sappiamo bene come muoverci”, replica l’assessore alla sicurezza, Rosario Pluchino. “Il progetto a cui fa riferimento Schembari, prosegue il suo iter. Già venerdì l’ingegnere capo Franco Poidomani sarà a Catania dove è stato convocato in prefettura che è l’ufficio di governo che ha competenza per questo tipo di progetti, e per illustrarne lo stato di avanzamento. Gli uffici stanno controllando l’affidabilità della ditta che si è aggiudicata la gara d’appalto e poi saremo pronti a partire, ma ho l’impressione che non saranno le telecamere a fermare i furti, certo saranno un deterrente ma non scoraggeranno chi per ha già una propensione a delinquere che adesso trova giustificazione nella mancanza di lavoro e dall’impossibilità in molti casi di avere una vita lavorativa dignitosa. Servono le telecamere ma serve di più un lavoro per i tanti disoccupati. Sono certo che furti e rapine scenderanno se il lavoro aumenta”