La città antica è al lumicino. Affidiamoci alla Madonna.

Padre-FloridiaecomitatoLa battuta verrebbe facile facile. Vista la situazione affidiamoci alla Madonna. La città di Ragusa infatti soffre di una crisi economica, sociale e purtroppo anche amministrativa mai vista in precedenza. Basta guardare quello che accade in questi giorni. Di fronte ad una situazione davvero difficile siamo costretti ad andar dietro a piccole beghe di partito, a operazioni fantasiose nell’ambito del bilancio comunale. Ibla intanto è davvero ridotta al lumicino. La gente non scende più al centro storico per tanti motivi tra cui quello della mancanza di posteggi, non ci sono luminarie ne attività ricreative per gli alti costi della Siae, la villa ha un orario invernale che la tiene praticamente in chiusura continua e così via. Nessuno intende fare qualcosa e tanto meno l’amministrazione che essendo commissariata ha la regola del fare il meno possibile anche per non spendere una lira. Ma quello che non capiscono i nostri super burocrati, assillati dal patto di stabilità e dai debiti pregressi è che se non si rimettono in circolo un po di soldi la città muore di inedia. E allora non resta che affidarsi alla Madonna e domani si rinnova una tradizione antichissima. Il 7 dicembre, nella chiesa di San Francesco all’Immacolata, a Ragusa Ibla, dopo la solenne celebrazione dei Vespri, alle 18, presieduti dal vescovo, mons. Paolo Urso, si terrà la recita dell’atto di affidamento della Città di Ragusa all’Immacolata da parte del commissario straordinario, Margherita Rizza. Alle 21, dal duomo di San Giorgio prenderà il via una fiaccolata verso la chiesa dell’Immacolata dove si terrà una veglia di preghiera. Dunque occorre qualche preghiera in più. Ma ora vogliamo ricordarvi che il giorno della vigilia della festa dell’Immacolata, nella Ragusa antica, era vissuto molto intensamente. Una partecipatissima “Alborata” (all’alba) iniziava con la santa messa solenne delle 5 mentre dalla Porta Mulini arrivavano i mugnai (nella vallata dell’Irminio c’erano circa quaranta mulini ad acqua) accompagnati dai musicanti: pifferi e tamburi; dalla Porta Modica arrivavano i lavoratori delle fiumare anch’essi accompagnati da “tamburi e piffarelle”. Numerose erano le sante messe celebrate durante il giorno e, la sera, il Capitolo dei canonici (Insigne collegiata di San Giorgio) assieme alle dodici confraternite, partendo dal Duomo, armati di rustiche scope, pulivano il percorso nel quale il giorno dopo sarebbe transitata la processione della Venerata Immagine dell’Immacolata. Arrivati nella chiesa di piazza Chiaramonte, le autorità declamavano l’atto di affidamento della Città di Ragusa alla Santa Madre di Dio. Ai giorni nostri, è il sindaco di Ragusa (in questo caso il commissario straordinario), quale primo cittadino, a nome di tutti i ragusani e alla presenza delle autorità, a recitare tale atto di affidamento. Sabato, 8 dicembre, solennità dell’Immacolata, le messe sono in programma alle 8, alle 9, alle 10, alle 11 e alle 12. Alle 10,30 è previsto il raduno dei fedeli presso il Giardino ibleo e quindi si terrà il corteo verso la chiesa dell’Immacolata per l’omaggio floreale alla Madonna. Alle 12 ci sarà lo sparo di 21 colpi a cannone. Alle 18, poi, la santa messa seguita dalla processione del simulacro dell’Immacolata per le strade del quartiere barocco: dopo piazza Chiaramonte, ci si recherà in via Tenente La Rocca, via Giardino, corso XXV Aprile, piazza Duomo, via Duomo, via Capitano Bocchieri, via Tenente Di Stefano, via XI febbraio, via Mercato, piazza Repubblica, ancora via Mercato, largo Camerina, via Orfanatrofio, via Suore, via Tenente La Rocca, piazza Chiaramonte. Al rientro in chiesa è in programma un breve intrattenimento di fuochi pirotecnici a cura della ditta “Elia Fireworks” di Giarratana. La processione sarà accompagnata dalla banda musicale “San Giorgio – Città di Ragusa”.

di Redazione06 Dic 2012 12:12
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