Piano finanziario o dissesto? A Modica domani è il giorno della verità
Domani è il giorno della verità per il comune di Modica. Il Consiglio comunale deciderà infatti se approvare la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale oppure andare verso il dissesto economico e quindi il commissariamento. La situazione è grave. Il comune è a un passo dal baratro economico. I bilanci controllati alla Corte dei Conti hanno riscontrato un debito che dovrebbe oscillare tra i sessanta e settanta milioni di euro.
Cifre da capogiro. L’assessore al bilancio Giuseppe sammito e i dirigenti sono già stati convocati dalla Corte dei Conti che imperato il suo out-out- O si approva un piano di risanamento dell’Ente di Palazzo san Domenico o si va al dissesto. Ieri la giunta riunitasi ha approvato la delibera per il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, opportunità che viene data agli enti locali dal decreto legge 174 del 10 ottobre scorso. La stessa delibera, che era già stata sottoposta nei giorni scorsi all’attenzione dei capigruppo, sarà proposta domani sera in una seduta straordinaria all’approvazione del Consiglio comunale. Il decreto in questione prevede la possibilità, per gli enti i cui bilanci presentano squilibri strutturali come per il comune modicano, di ricorrere ad una procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Questa procedura da modo ai Comuni di programmare in modo regolato l’applicazione di misure correttive ai propri bilanci in linea con quelle che si stanno imponendo a livello nazionale. Inoltre, solo i Comuni che sceglieranno di intraprendere questa soluzione potranno avere accesso al nuovo “Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali”. Nella sostanza la Corte dei Conti chiede ai Comuni che si avvalgono di questo strumento finanziario, un impegno formale attraverso il quale l’Ente comunale dovrà impegnarsi a rientrare dal pesante deficit con un piano ben definito, preciso e trasparente. Questo proprio in un momento in cui i tagli statali e regionali sono diventati sempre più impietosi e significati. In questo piano di riequilibrio finanziario dovranno essere esplicitati anche i termini in cui l’ente cercherà di recuperare e cosa: tasse, riduzioni, vendita di immobili. Un progetto ambizioso data la situazione odierna. Ora la parola passa al Consiglio Comunale. La minoranza approverà l’atto o deciderà per il dissesto, come molti hanno già annunciato di preferire?