La teoria dei Forconi su Ambiente ed Accise

forconiLa Sicilia è uno dei più grandi produttori di carburante per l’Italia e anche dal punto di vista delle raffinerie è ai primi posti. Ciò nonostante il prezzo del carburante in Sicilia ė il più elevato tra le regioni italiane e le trivellazioni nel Mediterraneo ci espongono a una serie di danni ambientali nel tempo irreversibili. Fermiamo l’estrazione di petrolio e tuteliamo il nostro mare e le nostre coste, promuovendo energia pulita e sostenibilità”. Con queste parole, Mariano Ferro ha parlato di fronte ad una vasta platea di simpatizzanti e sostenitori  in piazza a  Pachino, in provincia di Siracusa. Le tematiche ambientali tanto care ai Forconi hanno riscosso il plauso di tutti i presenti. Molti pescatori, a fine comizio, hanno chiesto a Ferro di fermare i nuovi impianti che saranno ubicati a largo delle coste di Pozzallo. Il timore di poter perdere il proprio posto di lavoro nell’eventualità di un disastro ambientale è molto sentito.  E a proposito di lavoro, Ferro ha posto l’attenzione sulla città di Gela, più di due mila persone a lavorare nel petrolchimico fino a qualche anno fa, adesso poche unità. “Con gravi danni per gli abitanti di Gela – ha continuato Ferro – che sono rimasti a lavorare in una città dove l’odore acre ha fatto danni incalcolabili, all’ambiente come alle persone. Quando, poi, vedo i prezzi dei distributori e la benzina a due euro, ditemi come faccio a non essere arrabbiato. Giocano col futuro dei nostri figli e ci prendono per i fondelli, auspicando un futuro migliore che mai arriverà”.  Discorso accise. “Non è giusto – ha concluso Ferro – che i cittadini siciliani, i primi a pagare un costo elevatissimo per le piattaforme che già ci sono e per quelle che ci saranno, paghino un prezzo esoso per quel che riguarda il costo della benzina. Da presidente della Regione, il mio primo impegno sarà quello di ridurre sensibilmente le accise dello Stato. Ce lo permette lo Statuto siciliano e io lo voglio fare”.  
Nessun sondaggio, in questi giorni, menziona i Forconi eppure “siamo candidati allo stesso modo di come sono candidati gli altri. Siamo su percentuali dignitose per il nostro partito e nessuno ne parla. La gente siciliana è con noi e quasi tutta la stampa ci ignora. Più ci tirano le pietre e più risorgiamo a nuova vita. Non smetteremo di gridare il disagio di migliaia di persone che dicono “no” alla casta. Il nostro messaggio è arrivato in tutte le case, nonostante tutto”.

di Redazione09 Ott 2012 12:10
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