Tentato suicidio in carcere. Il sindacato denuncia………………..
Questa mattina intorno alla 4,30, ma lo si è saputo solo nel pomeriggio, un trentenne di Nazionalità Egiziana, detenuto presso la Casa Circondariale di Ragusa, ha tentato il suicidio all’interno della propria stanza detentiva, lasciandosi cadere dalla sopraelevata finestra con un cappio al collo realizzato con un lenzuolo. Fortunatamente il suo gesto estremo non ha causato danni irreversibili grazie all’intervento tempestivo dei compagni di stanza e dal Personale di Polizia penitenziaria addetto alla vigilanza del reparto detentivo. L’episodio che dicevamo non ha avuto conseguenze letali fa tornare in evidenza il problema delle condizioni in cui si trovano i detenuti ma anche gli agenti della Polizia Penitenziale di Ragusa. C’è infatti un grosso probelma relativo all’organico che al momento risulta carente di circa 50 unità situazione più volte denunciata dalla segreteria Provinciale CISL FNS ai vari livelli istituzionali (per ultimo in data 5/09/2012 anche al Prefetto). Certamente il sovraffollamento della popolazione detenuta, formata maggiormente da soggetti stranieri, la vetustà dei locali, contribuiscono al malessere degli stessi, i quali spesso mostrano problemi di adattamento alla vita detentiva e al rispetto regole ad essa correlate. Basti pensare che ultimamente, per mancanza di posti letto, sono stati allocati detenuti all’interno delle aule scolastiche in attesa di una migliore sistemazione. La Cisl FNS con una nota alla stampa auspica che a seguito di tale “ennesimo” episodio spiacevole, l’Amministrazione centrale intervenga urgentemente per porre rimedio alle difficoltà che affliggono il Personale che opera presso la casa circondariale di Ragusa e non esiterà mai a denunciare nelle sedi opportune le problematiche legate alle condizioni lavorative dei Poliziotti dovute principalmente alla gravosa carenza nell’organico.