Pomeriggio dei ” lunghi coltelli” alla Cam Com
E’ durata fino alle 18.00 la riunione del Consiglio della Camera di Commercio di Ragusa iniziata oggi intorno a mezzogiorno. Il segretario della Cisl Avola ha a lungo tentato di ottenere un rinvio ma inutilmente. Dopo una lunghissima discussione e tantissimi interventi, anche abbastanza accesi, è stata approvata da 12 consiglieri (e 10 contrari ) una mozione d’indirizzo nella quale, criticando il comportamento del presidente Gambuzza in tutta la vicenda Sac, in pratica lo si sfiducia.
ecco il testo del documento approvato:
Mozione d’indirizzo:
– Esaminato e discusso in modo approfondito il documento sottoscritto da n. 12 consiglieri camerali prot. n. 22110 del 3 settembre 2012;
– Valutato quanto posto in essere dal Presidente e dalla maggioranza della Giunta Camerale successivamente alla presentazione del predetto documento;
– Preso atto in particolare della deliberazione della Giunta Camerale n. 115 del 5 settembre 2012, a seguito della quale si è peraltro appreso che il Presidente ed il Vicepresidente avevano sottoscritto già in data 21 agosto 2012 un patto parasociale che impegna ed obbliga la Camera di Commercio di Ragusa per i prossimi 4 anni;
– Preso atto altresì delle risultanze dell’Assemblea dei Soci della SAC – Società Aeroporto Catania SpA, tenutasi il 6 settembre 2012;
IL CONSIGLIO CAMERALE
1) Approva in ogni sua parte il documento posto all’ordine del giorno della presente seduta;
2) Biasima le azioni poste in essere dal Presidente e dalla maggioranza della Giunta Camerale con la deliberazione n. 115/2012 e dal Presidente nel corso dell’Assemblea dei Soci della SAC SpA del 6 settembre u.s., in quanto le stesse hanno rovesciato il mandato precedentemente ricevuto dalla Giunta Camerale e la linea unitaria coerentemente seguita fino a quel momento, così come ampiamente spiegato nel documento di che trattasi;
3) Si riserva di esprimere in una prossima seduta da convocare in via straordinaria ed urgente le valutazioni di carattere giuridico sulle azioni messe in atto dal Presidente e dalla maggioranza della Giunta Camerale anche sotto il profilo dell’eventuale danno economico e patrimoniale per la Camera;
4) Ritiene che quanto posto in essere avrà sicuramente la conseguenza di vanificare anche per il futuro una presenza importante della Camera di Commercio di Ragusa e del territorio nella gestione dell’aeroporto di Catania e quindi del polo aeroportuale del Sud-Est, ponendo in essere fra l’altro un accordo proprio con i due Enti soci attualmente soggetti a commissariamento da parte del potere politico;
5) Dichiara che a seguito di quanto avvenuto il Presidente ed i Componenti della Giunta Camerale che lo hanno supportato non godono più della fiducia del Consiglio Camerale;
6) Chiede al Presidente ed ai predetti Componenti della Giunta Camerale di prendere atto della presente mozione del Consiglio e di trarne le opportune determinazioni consequenziali.
Il consigliere Giovanni Brancati che è sembrato il critico più acceso nei confronti di Gambuzza ha tenuto a precisare, anche in una intervista a Teleiblea, che non è una mozione ufficiale di sfiducia ma che il documento deve costringere i vertici della Cam Com iblea a affrontare il problema, discutendone in Consiglio, in tempi brevissimi. Sempre secondo Brancati, non verrà messa in dubbio la presidenza di Giannone alla SAC, fatto ormai acquisito, ma si tende a garantire la Camera di Commercio in caso che si verifichino tutta una serie di condizioni scaturibili da illegittimità, espresse durante la discussione di oggi, ed imputabili agli enti,soci della Sac, che al momento risultano commissariati. Gambuzza ha accolto la decisione del Consiglio con una certa indifferenza considerandola quasi ineluttabile visto il clima che da qualche tempo si respira all’interno della Camera. Probabilmente la questione SAC è una scusa per rinvangare vecchi rancori e i tradimenti delle passate elezioni presidenziali. La mozione non è un dictat e non è una sfiducia ufficiale e quindi il presidente può continuare ad operare in tranquillità, fermo restando però, che non potrà far passare la cosa come se non fosse accaduta. Le varie anime della Cam Com si sono nuovamente divise come lo scorso anno per il rinnovo delle cariche. Ora da una parte ci sono gli industriali, i costruttori , tutti gli artigiani, gli agenti immobiliari e l’agricoltura, quelli della sfiducia, dall’altra il commercio, il turismo e le banche. .Particolarmente delusi Giannone, il neo presidente Sac, e Dibennardo, presidente della Soaco. Giannone ha promesso di impegnarsi per appianare tutte le controversie in SAC ma nello stesso tempo garantisce che si metterà subito mano alla questione Comiso. Dibennardo, in un attimo di rabbia, ha dichiarato che i veri nemici dell’aeroporto di Comiso, forse, sono gli stessi ragusnai che non riescono a fare sintesi anche quando hanno in mano le carte migliori. Criticato anche l’intervento all’interno della Cam Com iblea, con due lettere consecutive, di Ivan Lobello che seppur lontano sembra aver avuto parte preponderante in questa vicenda. Al di la delle considerazioni tecniche e politiche scaturite da questa lunga riunione è però importante capire se la vicenda potrà avere delle ripercussioni a Catania, una volta che si verrà a sapere della sfiducia, anche se non ufficiale di Gambuzza, sarebbe davvero un peccato, ma questo lo diaciamo noi, se arrivati a questo punto non si riuscisse a far tornare utile per il territorio e per Comiso una condizione che vede i vertici di Soaco e Sac in mano a ragusani. Staremo a vedere!