Si ferma Cirnigliaro. La verità su Giannone alla SAC
Per fortuna Giovanni Cirnigliaro, ieri sera 13 agosto, dopo aver accusato un grave malore, su precise indicazioni dei medici, ha deciso di desistere dal suo sciopero della fame. Lo ringraziamo a nome di tutti i cittadini della provincia di Ragusa e continuiamo a restare attenti su tutta la questione in attesa di avere qualche elemento in più per poter inchiodare i veri responsabili del fermo dell’aeroporto. Intanto qualche collega ha saputo, probabilmente grazie ad una talpa, i quello che è accaduto una decina di giorni fa nella assemblea dei soci della Sac, al momento di eleggere il nuovo presidente della società di gestione dell’aeroporto di Catania e socio di maggioranza, attraverso delle controllate, anche dell’aeroporto di Comiso. E’ vero alla cam com di Ragusa era stata offerta la presidenza della SAC ma, come ha dichiarato Gambuzza in una nota che ha dovuto far pubblicare, non sarebbe stata una scelta opportuna ed utile. Forse aveva ragione ma prima di giudicare vediamo quali sono i fatti. Visti i soci della SAC che sono le 3 camere di commercio RG,CT, SR le province di SR e CT e l’Asi di Catania sono a diposizione in tutto 8 voti. Da parecchi mesi si fronteggiano da una parte la Cam Com di Catania che conta 3 voti più uno dell’Asi e dall’altra le cam com di Sr e Rg e le province di CT e SR per un totale di altri quattro voti. Insomma una parità completa. Si dice però che i voti della Cam Com di Catania e dell’Asi essendo tutte e due commissariate sono in pratica guidati dal presidente Lombardo. Il 3 agosto scorso il gruppo catanese che fa appunto riferimento a Lombardo per rompere gli indugi avrebbe fatto la proposta a Gambuzza di abbandonare l’altro fronte e transitare nell’area catanese ottenendo in cambio la presidenza per il rappresentante della cam com di Ragusa. La proposta sarebbe stata certamente allettante e anche il presidente designato poteva essere di gradimento visto che il nome scelto dalla giunta camerale ragusana era quello di Giuseppe Giannone, ex onorevole e manager, nel passato, di aziende importanti come la Conad. Ma Gambuzza è uomo d’onore e rifiuta la proposta, astenendosi al momento delle votazioni. Cosa avrà dunque spinto il presidente ragusano a rifiutare la più alta carica della SAC e quindi anche un po di spazio in più sulla vicenda Comiso? Probabilmente il fatto che Gambuzza aveva da tempo stretto l’alleanza con Siracusa e questo sarebbe apparso come il solito mercato delle vacche. Ma ci chiediamo noi cosa si riuscirà ad ottenere ora? Non era forse meglio approfittare del momento e raccogliere più frutti possibile? Qualcuno si scandalizeerà di fronte a questo ragionamento ma fino ad oggi cosa abbiamo ottenuto in questo settore se non qualche posticino di sottogoverno. E’ anche vero che il gruppo di comando che si sarebbe venuto a formare aveva come riferimento Lombardo e forse a qualcuno questo non andava giù. Legittima valutazione; ma spesso si può fare buon viso di fronte ad un traguardo che mai si sarebbe potuto neanche sognare. Ora la prossima riunione sarà il 6 settembre e la nostra paura è che l’offerta rifiutata dalla Cam Com di Ragusa possa essere rifatta a qualche altro e magari loro accettano lasciandoci con un palmo di naso. Bisogna anche dire che in base alla manovra di risparmio adottata da Monti, in queste società le massime cariche possono essere esterne, come ad esempio Giannone presidente, ma i componenti del CDA devono essere dei funzionari degli enti che hanno le quote. Nel caso quindi non si ripetesse mai più l’eventualità di avere il presidente, la Cam Com dovrà designare un funzionario, che è già stato indicato nella persona del Dott. Arezzo, direttore generale dell’ente. Insomma in questo modo verrebbe disatteso anche quell’accordo che era stato fatto al momento della nomina di Gambuzza a presidente che contemplava un posto all’interno della Sac per un rappresentante della Confcommercio Iblea. Insomma se Gambuzza è da apprezzare, forse, per la coerenza ci sembra anche da condannare per aver fatto perdere un’occasione unica per la nostra provincia nel settore aereo. Ci sembra inoltre strano che domenica scorsa quando Lombardo è venuto a Comiso per incontrare Giacchi e Cirnigliaro non ha fatto assolutamente cenno alla questione della presidenza della SAC. Lui era perfettamente al corrente dell’accaduto e avrebbe potuto fare delle pubbliche accuse. Questo vuol forse dire che ritenteranno la manovra e quindi non hanno voluto rendere gli animi più inaspriti? Allora se si riprenterà l’occasione forse è il caso di accettare, non per la SAC che comunque sarà affidata ad un amministratore unico ma per Comiso che almeno avrà un padrino delle nostre parti.