Novità sul riordino delle Province.OdG di Nino Minardo

minardoninoCinquemila firme serviranno certo a qualcosa. La pensa così Nino Minardo che dopo il successo della sua iniziativa, che ha visto ben 5000 abitanti di questa provincia mettere la firma su un documento di protesta, oggi ci informa che, sull’argomento, ci sono delle novità interessanti. E’ infatti vero che il  decreto legge sulla revisione della spesa pubblica, la Spending Review, sul quale il governo ha già posto il voto di fiducia, domani con il via libera della Camera diventerà legge.

Il provvedimento all’esame del Parlamento prevede oggi solo parametri generali, ma l’applicazione di essi è rimandata a successivi provvedimenti che saranno presi in raccordo con le singole regioni.In particolare l’art. 17 che è quello che riguarda la riforma delle province, quindi, giunge notevolmente migliorato rispetto al testo approvato in Consiglio dei Ministri e non parla più di soppressione e razionalizzazione, ma di riordino delle province. Il Consiglio dei Ministri, quindi, determinerà il riordino sulla base di requisiti da individuarsi nella dimensione territoriale e nella popolazione residente in ciascuna provincia e il consiglio delle autonomie locali di ogni regione, dovrà poi approvare una ipotesi di riordino che terrà conto delle iniziative comunali volte a modificare le circoscrizioni provinciali esistenti. Assumerà il ruolo di comune capoluogo il comune già capoluogo di provincia con maggior popolazione residente, salvo il caso di diverso accordo tra i comuni già capoluogo di ciascuna provincia oggetto di riordino. Tutto ciò sarà applicato anche alle province delle Regioni a statuto speciale, sia pure sottoforma di autonoma riorganizzazione.  Anche in riferimento alla richiesta di assicurare l’invarianza dei servizi ai cittadini, e per quel che riguarda i territori interessati, la richiesta di una distribuzione uniforme degli uffici e dei servizi si dovrà provvedere, quindi, nei passaggi successivi. A tal proposito L’on Minardo ci informa di aver pesentato un o.d.g. con cui si impegna il Governo sul contenuto delle richieste che sono state alla base della  iniziativa delle firme e che hanno visto l’importante partecipazione di migliaia di cittadini iblei.  Era necessario che venisse garantita pari dignità ai territori oggetto di riordino. Si tratta di realtà che hanno un passato, una storia; storia che non poteva essere cancellata, calpestata, mache invece va rispettata e valorizzata!

 

di Redazione06 Ago 2012 17:08
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