Salvataggio a mare
La tragedia di qualche giorno fa che ha visto un giovane annegare di fronte ad una spiaggia del vittoriese ha fatto tornare d’attualità il problema del salvataggio su tutto il litorale ibleo. Alcuni comuni riescono, nonostante le difficoltà di bilancio, ad offrire questo importantissimo servizio che vuol dire tranquillità e quindi organizzazione. Ma per altri enti questo tipo di servizio non può essere effettuato e quindi le spiagge diventano luoghi poco sicuri. Ma si potrebbe trovare delle situazioni alternative ad esempio richiedere ai cittadini di devolvere il 5 per mille per garantire la sicurezza in mare, attraverso l’impiego di un gommone che pattuglia alcuni tratti di mare, nelle ore di massima punta nei fine settimana. Il progetto che ha già preso il via nelle sue linee generali è stato illustrato da Enzo Lomonaco maresciallo della Marina in pensione e responsabile della Guardia Costiera Ausiliaria che ha detto:i comuni hanno l’obbligo di inserire nel proprio bilancio le somme per il servizio bagnini per un periodo che va da sessanta giorni a 120 per poi chiedere il rimborso alla regione. A Santa Croce, questo non è avvenuto, siamo ancora in attesa della gara d’appalto. Un servizio indispensabile che tarda ad arrivare, basta pensare che l’anno scorso nella famosa spiaggia di Montalbano sono stati tratti in salvo ben 4 bagnanti di cui due hanno avuto bisogno dell’intervento del 118. Per questi salvataggi, continua Lo Monaco, nessuno ha ringraziato la squadra. Nessuna polemica, noi fino a quando dureranno i fondi (circa 1200 euro)per acquistare il carburante del gommone, assicureremo almeno in alcuni momenti questo servizio.