Giacchi e Cirnigliaro continuano la protesta
Cirnigliaro e Giacchi insistono nella loro protesta. Siamo al 6° giorno di sciopero della fame e la Prefettura considerando i reali rischi per la loro salute, come avevamo già detto in altro articolo, insiste nel tentativo di farli desistere ma a quanto pare i due sono più che mai decisi ad andare avanti. Lo si capisce dal tono della lettera di ringraziamento che hanno inviato al Prefetto in risposta all’invito a sospendere lo sciopero. Ecco la nota di Giacchi e Cirnigliaro: La presente per ringraziarLa per l’evidente attestazione di interessamento e solidarietà nei nostri confronti, comprovata dalla presenza, nella giornata di ieri, nel luogo presidiato da noi oramai da ben 6 lunghi giorni, del Vice Prefetto Dott.ssa Caruso. La Dott.ssa Caruso ci ha rappresentato, con grande garbo ed evidente vicinanza, il Suo interessamento per la vicenda “apertura Aeroporto di Comiso” che per noi è la ragione della protesta. Ciò nonostante, con grande rammarico e sofferenza fisica, siamo costretti, nostro malgrado, a comunicarLe che continueremo, con le stesse modalità sino ad ora utilizzate, lo SCIOPERO DELLA FAME sino a quando non avremo notizie certe riguardo l’iter burocratico che sblocchi e consenta l’immediata apertura dell’aeroscalo. Siamo consapevoli degli enormi rischi per le nostre condizioni fisiche che possono presentarsi ora dopo ora, ma la necessità e la voglia di vedere aprire questa importante infrastruttura volano di economia del Nostro territorio e delle nostre famiglie, ci fa mettere in secondo piano il rischio a cui andiamo incontro. Il Territorio sta attraversando una profondissima crisi economica da cui si deve uscire ad ogni costo, l’aeroporto di Comiso, non finiremo mai di urlarlo, rappresenta L’INFRASTRUTTURA per eccellenza che ci consentirà di invertire la rotta. Ogni cittadino munito di senso civico e responsabilità deve fare la propria parte e noi non possiamo fare altro che questo. Certi che Sua Eccellenza, per l’alto ruolo Istituzionale che riveste saprà far valere, nel più breve tempo possibile, le ragioni della protesta di questo territorio rimaniamo in attesa di ricevere Sue notizie a tal proposito. Insomma si va avanti ad oltranza.