Aiuto!!!! E’ un golpe…..
Il caso Sicilia è ormai un fatto nazionale che sfiora il dramma. C’è stato un incontro urgente tra il premier Monti e il presidente della Repubblica Napolitano. Sul tavolo, argomento principale la Sicilia con i suoi problemied il pericolo di fallimento. Tutti sanno come è andata: Prima, gli articoli di stampa, l’intervista di Ivan Lo Bello, la lettera di Monti con cui il presidente del Consiglio chiedeva al governatore certezza sulla data delle dimissioni, con la risposta di Lombardo. Infine, questa sorta di gabinetto di guerra che getta ombre fosche e lancia un ulteriore segnale d’allarme. Ma per Lombardo la situazione è divera :”Stanno tentando un golpe. Abbiamo toccato i fili, e chi li tocca prende la scossa. Sui conti è stato creato un polverone: denuncerò Libero e Il Giornale”. Raffaele Lombardo ha rilasciato alle televisioni una lunga intervista che verrà trasmessa questa sera ( mercoledi 17 ed in replica il giorno dopo da Teleiblea) nella quale secondo il governatore ci troviamo di fronte all’assalto finale. Sto valutando l’idea di dimettermi subito, insomma, per salvare il voto anticipato, che da Statuto va celebrato entro 90 giorni. Scongiurando il commissariamento, che secondo Lombardo sarebbe né più né meno “un colpo di Stato”. Nell’intervista Raffaele Lombardo parla del suo futuro prossimo fatto di riposo e passeggiate in campagna . Un’immagine che oggi fa pensare al “tiro al Lombardo” che si è scatenato nel Palazzo e sulla stampa nazionale. Lombardo la definisce “la fase nuova della mia vita”.La manovra in corso, che può essere considerata un colpo di Stato, mette sotto i piedi l’autonomia e la Costituzione. Lo Statuto ha norme precise sulle dimissioni del presidente. Prevede tempi precisi, cioè novanta giorni, entro cui si vota. Nei quali il presidente ha poteri pieni che consentono di affrontare l’emergenza. Ma io non mi avvarrò di questi poteri: c’è un vicepresidente che in quanto a rigore non è secondo a nessuno. Tutto il resto è un grande polverone deliberatamente creato. È il sistema che reagisce a questo tentativo autonomista”. ( Alla faccia del polverone! n.d.d.) “Oggi i quotidiani nazionali titolano a nove colonne ‘La Sicilia è fallita’, provocando enormi danni ai siciliani. Lombardo dice che li denuncerà oggi stesso, chiedendo un risarcimento a Libero e al Giornale”. Va bene ma i conti non tornano affatto! “Viviamo certamente una condizione di difficoltà, come del resto in tutto il Paese ribadisce Lombardo. Ci si scandalizza per i cinque miliardi di debito della Regione, quando il debito dello Stato è di duemila miliardi. Abbiamo difficoltà di cassa? È vero. Ma perché lo Stato piuttosto non comincia a restituire il miliardo di euro che deve alla Sicilia, tra fondi della Sanità, Fas e fondi comunitari? In questi anni abbiamo bloccato le assunzioni e invece scrivono che abbiamo assunto 30 mila forestali. Abbiamo ridotto le partecipate, i dipartimenti , abbiamo smantellato l’affare mafioso dei termovalorizzatori, la Sanità ha rispettato il piano di rientro, abbiamo riformato la Formazione, con la nuova Irsap ci sono cinque commissari al posto di settecento. Abbiamo toccato i fili. E chi li tocca prende la scossa”. Difesa a tutto campo del Governatore dunque ma non fa cenno ad esempio alla goccia che ha fatto traboccare il vaso. Le 200 nomine dell’ultima ora. Pierferdinando Casini intervenendo sulla querelle Monti-Lombardo dà ragione al presidente del consiglio: “La Sicilia è un nominificio”.
notizie tratte da livesicilia