Giro di sostanze dopanti tra i ciclisti della provincia di Ragusa, indaga la Mobile

FotograficusUn giro di sostanze dopanti tra alcuni ciclisti del circuito dilettantistico della provincia di Ragusa. Lo ha scoperto la squadra mobile di Ragusa che, con il coordinamento della Procura della repubblica del Tribunale di Ragusa, ha individuato tre persone, vicine agli ambienti del ciclismo semi-professionistico, che in altrettante circostanze, sono state segnalate perché trovate in possesso di numerosi farmaci, che erano detenuti (e verosimilmente assunti) senza valida motivazione.

Si tratta di C.P., ragusano di 46 anni, ciclista semi–professionista locale, che è stato trovato in possesso di alcuni farmaci quali Kenacort, Gonasi e Diuresix, contenenti sostanze dopanti ed anabolizzanti elencate nel D.L. 15/10/2002 Sezione IVa del ministero della Salute: il tutto senza la prevista prescrizione medica.

Successivamente nel prosieguo delle indagini è stato messo sotto osservazione D.A., ragusano di 47 anni al quale, in seguito a un mirato controllo, sono stati rinvenuti diversi farmaci, tra i quali l’Andriol, contenente sostanze dopanti ed anabolizzanti elencate nella stessa tabella ministeriale. Anche il 47enne, ovviamente, era privo della prevista prescrizione medica.

Infine, in seguito a un controllo su strada, all’interno dell’autovettura condotta da R.T., sciclitano di 41 anni, gli agenti della Mobile, che hanno agito sotto le strette direttive del vice questore aggiunto Francesco Marino, hanno trovato e sequestrato numerosi farmaci contenenti sostanze dopanti ed anabolizzanti vietate nello stesso decreto, ed in particolare diverse siringhe di Aranesp, un’altra sostanza assolutamente vietata ed il cui uso indiscriminato può creare danni irreversibili all’organismo.

Infine sono state rinvenute e sequestrate anche numerose siringhe di diverse misure, che hanno confermato l’utilizzo dei medicinali (tutte sostanze pericolose se utilizzate impropriamente), da parte dei tre soggetti, che erano tutti sprovvisti delle previste prescrizioni mediche.

Tutti i farmaci che sono stati trovati sono stati inviati all’ufficio corpi di reato presso il Tribunale di Ragusa, mentre i tre sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Ragusa, diretta dal procuratore Carmelo Petralia, per i reati previsti e puntiti dall’art. 9 Legge n°376 del 14/12/2000 ed art. 648 C.P. (ricettazione).

Indagini sono in corso per cercare di accertare l’eventuale coinvolgimento di medici e farmacie compiacenti dalle quali provengono i numerosissimi e pericolosissimi farmaci sequestrati.

di Redazione27 Giu 2012 16:06
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