Conclusi i percorsi formativi civico-linguistici per immigrati realizzati dal CPIA di Ragusa

La scuola statale CPIA di Ragusa, centro provinciale istruzione adulti, ha concluso a fine Marzo 2018 il progetto Fami ” fondo asilo migrazione e integrazione” con regolamento n°516/14 dell’Unione Europea.
Alla presenza dell’assessore servizi sociali e istruzione, Gianluca Leggio, delle varie autorità nel campo civico e culturale, e insieme ai responsabili dei centri di accoglienza provinciale, presso il centro Polifunzionale di Via Colajanni, giorno 28 Marzo 2018, il dirigente scolastico Anna Caratozzolo ha relazionato sui risultati del progetto con effetti a larga scala e a lungo effetto nel tempo proprio nel territorio ragusano.
Il progetto FAMI , si muove tra le scottanti e drammatiche realtà dell’immigrazione, come il soccorso, l’assistenza, l’accoglienza e l’integrazione culturale linguistica e civica nei paesi ospitanti, di coloro che sono in fuga dai propri paesi.
L’integrazione civica, culturale e linguistica spetta per ordinamento del Miur ai vari CPIA dislocati nel territorio nazionale. E’ l’azione più importante e conclusiva del progetto FAMI, migliorando la sicurezza ambientale con l’integrazione civica, linguistica, con la formazione responsabilizzata, favorendo un clima sereno tra la cultura italiana e le culture extra-europee, armonizzandone le spigolosità della convivenza e sviluppando la dignità dei diritti umani di ogni singolo individuo.
Il Cpia di Ragusa si è rivolto al territorio ragusano e alle sue esigenze di integrazione, collocando circa 11 punti di diffusione linguistica, con relativi corsi di formazione civica e di lingua italiana, a Comiso, Chiaramonte, Marina di Ragusa, Modica, Pozzallo ,Vittoria ,Ispica, Scicli, Giarratana, Ragusa , su determinati livelli di istruzione della lingua italiana e con durate dalle 80 ore alle 200 ore.
L’alfabetizzazione è il tema centrale del progetto, dove l’insegnamento della lingua italiana è già integrazione culturale e umana… Come diceva Don Milani : “ Il fine immediato della scuola è quello d’intendere e farsi intendere, perché è solo la lingua che rende eguali…”
Così il Cpia ha realizzato un grande servizio alla comunità ragusana, smussando le differenze, integrando gli animi, favorendo la pace e l’inclusione, evidenziando i punti critici e le problematiche al Governo e all’Unione Europea in conferenze conclusive che in Sicilia sono state promosse a Catania per Sicilia sud-est, e a Palermo per la Sicila nord-ovest.
Il progetto “Comprendiamoci” si riproporrà in futuro anche negli anni 2019-2020 con maggiore ampiezza e scrupolosità, confortato dal successo ottenuto e dalla validità delle sue intenzioni di base:” una società che vive in armonia qui e ora”.

di Redazione12 Apr 2018 12:04
Pubblicità