Migranti: nuovi sbarchi a Lampedusa, e Musumeci…
Sbarchi a raffica a Lampedusa, dove gli uomini della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto lavorano ininterrottamente e in stretta sinergia da oltre 48 ore. Gli ultimi approdi in ordine di tempo sono avvenuti nella mattinata di giovedì 25 giugno:si tratta di un gruppo di 48 uomini: algerini, bengalesi e sudanesi, e di un altro di 5, tutti tunisini, soccorsi dalle motovedette a sud di Lampedusa. All’alba di giovedì 25 giugno, sette migranti tunisini sono riusciti a eludere i controlli e approdando direttamente sulla costa. Sono stati bloccati e identificati. Nella notte, invece, si erano registrati tre sbarchi, due gestiti dalle Fiamme gialle e uno dalla Guardia Costiera, che hanno portato sull’isola complessivamente 45 persone. Una prima carretta del mare con a bordo 12 tunisini, di cui due donne, è stata avvistata dagli uomini della Guardia di Finanza, che poco dopo hanno soccorso sempre in acque territoriali altri 18 tunisini. La motovedetta della Capitaneria di Porto ha tratto in salvo, invece, 15 migranti, tra cui tre donne. Intanto, 117 migranti dei 209 approdati nell’Isola negli ultimi giorni (il numero esclude gli approdi del 25 giugno) sono stati trasferiti dall’hotspot di contrada Imbriacola a bordo del traghetto di linea diretto a Porto Empedocle.
A tal proposito intervenuto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci: “Malgrado i continui arrivi in Sicilia, il governo centrale si ostina a non dotarsi di ulteriori navi per ospitare i migranti per la quarantena obbligatoria, come abbiamo richiesto. Si evince, pertanto, che la volontà di Roma è quella di destinare centinaia di queste persone nei malsani e insicuri hotspot dell’Isola, con l’aggravante che eventuali soggetti positivi sarebbero difficili da gestire senza che contagino tutti gli altri. Se così fosse, si tratterebbe di un atto di cinismo inaccettabile da parte del governo nazionale, destinato a compromettere la promettente ripresa turistica pur di risparmiare sul costo della locazione delle navi. Mi rivolgo al presidente del Consiglio e a tutti i parlamentari nazionali eletti in Sicilia per scongiurare una batosta economica che sarebbe peggiore di quella determinata dall’epidemia”.