Crisi idrica a Ragusa: Il commissario scrive all'ASP:

Crisi idrica a Ragusa: Il commissario scrive all'ASP:

margherita-rizzaIl problema dell'acqua oggi a Ragusa ha raggiunto il suo culmine. Dopo la chiusura di due pozzi per inquinamento buona parte della città non riceve acqua da circa 4 giorni. I cittadini sono costretti ad acquistare l'acqua dai trasportatori provati che hanno prezzi oscillanti tra i 70 ed 80 euro per un'autobotte grande. Abbiamo chiesto al Commissario del Comune  di darci alcune informazioni in merito e   la sig.ra Rizza ha assicurato che sta facendo tutto il possibile.  Intanto possiamo dire il Comune sta cercando di  intervenire con i propri mezzi di approvvigionamento ma le richieste sono tantissime. E così già da oggi  il settore protezione civile comunale dovrà pensare a rifornire  gli enti  pubblici  come gli ospedali, le scuole o gli uffici   mentre  il settore idrico  penserà ai condomini e alle case private. Intanto sappiamo che  il Commissario ha scritto  all’ASP n°7 di Ragusa, al  Laboratorio di Sanità Pubblica viale Sicilia e al  Servizio Alimenti e Nutrizione una lettera nella quale si dice:   è noto l’acqua proveniente dai pozzi in oggetto è stata momentaneamente deviata al fiume Irminio a causa del livello di ammonio verificato sabato 19 gennaio u.s.  Nei giorni successivi sono stati effettuati dei prelievi con cadenza giornaliera, fino alla giornata odierna, per verificare lo stato dei pozzi.  Dalle analisi effettuate dal Laboratorio di Sanità  Pubblica, risulta che il livello di ammonio in entrambi i pozzi è al di sotto del limite massimo.  Considerato che detti pozzi B e B1 rappresentano il 20% dell’approvvigionamento idrico per la distribuzione in rete, si sono verificati notevoli disagi per la cittadinanza.  Visto che non è possibile sopperire in alcun modo alla carenza di acqua determinata dal mancato apporto dei suddetti pozzi.  Considerato che le analisi confermano ancora stamane la bontà della qualità dell’acqua, si chiede alle SS.LL. di autorizzare questo Comune ad immettere l’acqua dei pozzi B e B1 nella rete idrica cittadina.  La risposta a questa richiesta dovrebbe arrivare entro martedi  mattina. Se le analisi saranno favorevoli i pozzi verranno subito riaperti e si potrà nuovamente rifornire i serbatoi di San Luigi e del Selvaggio mettendo fine alla situazione di crisi. Resta però la questione della prevenzione. Infatti ci siamo accorti che questi problemi vengono fuori da particolari condizioni.  Il Comune sta valutando anche la possibilità di intervenire nelle zone ad alto insediamento agricolo e zootecnico  costringendo gli operatori a effettuare delle opere di bonifica e di sistemazione delle concimaie che sembrano tra le maggiori cause dell'inquinamento di questi giorni.


Piove......ma la città è senza acqua.

Piove......ma la città è senza acqua.

autobottePiove a dirotto ma stranamente la città è assetata. Sembra un paradosso perchè proprio se piove dovremmo avere le fonti idriche ben alimentate ed invece  per tutta un serie di strane motivazioni siamo alla crisi dell' approv-vigionamento  idrico in buona parte della città di Ragusa. Infatti da 4 o 5 giorni i due grandi serbatoi che si trovano nella zona del Selvaggio e a San Luigi, alimentati dai pozzi B e B1, dichiarati dalle autorità inutilizzabili perchè inquinati, sono praticamente a secco e  con loro quasi tutto il quartiere nord. A quanto pare  a creare questi disservizi sarebbe addirittura una delle nostre ricchezze  più invidiate e cioè la zootecnia con i tanti allevamenti intensivi di bovini e altro. La spiegazione infatti è che quando piove troppo tutti i liquami che vengono fuori dalle concimaie si disperdono nelle campagne circostanti e con la conseguente infiltrazione nei terreni particolarmente porosi della nostra zona. Per farla breve le nostre fonti risentono del fatto che sono troppo ricche di acqua ma anche di reflui derivanti dall'agricoltura e dalla zootecnia. Dunque occorre tenere in ordine il territorio se non si vuole morir di sete con tanta acqua a disposizione. Non riusciamo a capire perchè i controlli da parte delle autorità non si fanno in regime di prevenzione. Il Comune ad esempio dovrebbe intensificare le perlustrazioni nelle campagne per individuare quelle aziende che non trattano gli scoli delle concimaie. In questi giorni le ditte private che trasportano acqua  stanno facendo un super lavoro con un buon giro d'affari e meno male che  ce ne sono abbastanza perchè le autobotti del comune sarebbero assolutamente insufficienti. Ora bisogna capire per quanto tempo durerà questa emergenza perchè Ragusa non è una città abituata alla penuria d'acqua e quindi non è attrezzata per l'emergenza. Chiederemo ai responsabili dell'ufficio idrico di dare delle spiegazioni adeguate.


Le ragazze bevono di più

Le ragazze bevono di più

ragazze-alcol-sballoCi sono pervenuti  i risultati del questionario distribuito ai margini della manifestazione “…Io adolescente”, promossa  nell’aula magna del liceo scientifico “Enrico Fermi” di Ragusa dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute diretto da don Giorgio Occhipinti.  La conferenza è stata l’occasione per presentare i contenuti dell’iniziativa sul disagio giovanile avviata nelle scorse settimane e rivolta a docenti e studenti delle scuole superiori iblee. Più di 200 i questionari esaminati, i cui risultati sono stati divulgati nel corso dell’intervento di Antonino Marù, psicologo e psicoterapeuta.

“L’adolescenza racchiude in sé significati diversi – ha sostenuto Antonino Marù sempre rivolgendosi ai giovani – è il periodo in cui ognuno di voi forma il proprio bagaglio per affrontare i cambiamenti che questa vita riserva. Inizia quindi la costruzione di quello che sarete. Ciò che emerge dai questionari da voi compilati è che nella formazione dei vostri concetti, rimane importante l’idea dei vostri genitori per circa il 40% dei ragazzi, un altro 40% fa riferimento al gruppo amici, una piccola parte ai media e all’ultimo posto insegnanti.

Forse ciò avviene perché la scuola moderna parla poco della vita dei ragazzi, maggiormente preoccupata di una gestione aziendale dell’istituto in cui gli studenti sono trasformati in utenti. In questa logica, quindi, c’è poco spazio per parlare dell'essere, del divenire cittadini.

Altra tematica importante è quella legata alla percezione del futuro, il 40% degli adolescenti interessati dice che è importante pensarci da ora per capire quale è la propria passione. Tra gli obiettivi il principale è quello di lavorare, prima o dopo una eventuale laurea. Andare all’estero è una opzione che affascina maggiormente le ragazze mentre una parte consistente, circa il 20%, non sa su quali progetti puntare”.

“Per quanto riguarda le trasgressioni – ha continuato Marù – la motivazione più usata è quella di accettare le sfide pericolose per non perdere la faccia, per non sentirsi giudicato diverso o fragile dal gruppo. L’abuso di alcol tra le tendenze più indicate, 58% ragazze, 50% ragazzi, poi il fumo, rubare, ecc. Il rapporto con il gruppo di appartenenza influenza sia il tema del valore dell’aspetto fisico (per il 70 % degli intervistati ha una relazione diretta con il successo) che della solitudine, un tema ricorrente che trova inizio nel mancato dialogo in famiglia. Da questo dialogo occorre ripartire per definire il tipo di identità delle future generazioni. Più fragile essa sarà, più soggetta rischia di essere al giudizio del gruppo e alle imposizioni della società contemporanea”.

Condizione fondamentale affinché un uomo sia felice è il riuscire a trovare la libertà personale. Questo, secondo il professore Ezio Aceti, dell’Ordine degli psicologi della Lombardia, il fine del continuo percorso di conoscenza interiore che dall’adolescenza caratterizza la vita di ogni essere umano. La libertà nell’affrontare i problemi, nel relazionarsi con il mondo esterno, nel seguire le passioni ed i sogni.

“Si è liberi se si è capaci di governare se stessi – ha affermato Aceti – questo assume fondamentale importanza nella fase dell’adolescenza, momento in cui avvengono importanti cambiamenti sia fisici che affettivi. Una fase di confusione che, se ben affrontata, contribuirà alla formazione di adulti consapevoli di sé e del proprio ruolo nel mondo. Il rapporto con la propria immagine esteriore, con le proprie convinzioni, con le proprie idee è il punto di svolta della definizione della coscienza personale e della possibilità di emergere dal gruppo senza farsi condizionare. Cinque i passaggi fondamentali nella vita di un adolescente: fare sport, inteso come disciplina sportiva che racchiude in sé il valore pedagogico della solidarietà e del confronto; non drammatizzare le proprie esperienze; diventare esperti in amicizia ed amore, sentimenti sempre possibili che però vanno educati; frequentare gruppi sociali (scout, consulte giovanili, etc.) perché è fondamentale imparare a dedicare parte del proprio tempo a tematiche comuni agli altri; ricominciare sempre, capire, cioè, che sbagliare è normale, l’importante è il modo in cui si affronta il momento negativo per migliorare ed andare avanti”.

 

 


Sul disagio giovanile

Sul disagio giovanile

auditorium liceoAula magna al completo per una interessante iniziativa svoltasi  al liceo scientifico “Enrico Fermi” per parlare del disagio esistenziale giovanile. L’adolescenza analizzata nella sua complessità, nel rapporto con i genitori, con gli amici, la scuola e i social network. L’iniziativa è stata promossa dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, in collaborazione con la Consulta provinciale studentesca, e con l’ufficio XVI dell’ambito territoriale di Ragusa del ministero dell’Istruzione. Tra i relatori della conferenza anche il dottor Ezio Aceti dell’Ordine degli psicologi della Lombardia, esperto in dinamiche giovanili.  Il linguaggio è stato diretto, immediato e lo stile molto coinvolgente. Famiglia, amici, sessualità, dinamiche di gruppo, rapporti conflittuali con i genitori sono i temi che hanno animato il confronto con gli studenti. Il dottor Aceti ha illustrato il delicato tema dello sviluppo fisico, cognitivo e affettivo dell’uomo. “L’adolescenza – ha spiegato - è un momento decisivo nel percorso evolutivo della persona, di enormi  potenzialità e allo stesso tempo un momento difficile per genitori, insegnanti, educatori. Oggi gli adolescenti vivono vari problemi legati alla crisi di identità, all’amore, all’amicizia e all’autenticità. E il ruolo dei genitori è fondamentale. I genitori devono mettersi nei panni dei loro figli, cercare di capire cosa stanno vivendo e discutere insieme di tutto. Occorre dire ai ragazzi che l’amore va educato così come l’amicizia e che l’importante è ricominciare sempre dopo gli sbagli”.


14.476 euro in 5 anni!

14.476 euro in 5 anni!

licitraE' chiaro che la vicenda della richiesta di rivio a giudizio da parte degli inquirenti per   il prof. Licitra responsabile del Corfilac ha creato un certo subbuglio negli ambienti economici, sociali e politici della provincia di Ragusa. Licitra infatti è considerato un luminare nel settore  caseario e il suo centro di ricerca è visitato da gente proveniente da tutto il mondo che esprime meraviglia quando,, ad esempio partecipa ad una degustazione nella nuova cacioteca. Tutti i giornali hanno riportato con grande enfasi la notizia ed oggi arriva una nota dei due avvocati del presidente del Corfilac, Luigi Piccione e Bartolo Iacono, che dicono:  Con riferimento alla notizia diffusa ieri dalla stampa della richiesta di rinvio a giudizio del Prof. Licitra, precisiamo, che i pretesi  fatti oggetto della richiesta sono quelli ricostruiti unilateralmente e senza contraddittorio da una parte processuale quale è l'accusa e che per la prima volta saranno vagliati da un Giudice, nella dialettica tra le parti, all'udienza preliminare del 13 febbraio prossimo. Nei prossimi giorni depositeremo un corposo fascicolo contenente gli atti delle indagini difensive e tutti i documenti necessari a dimostrare non solo l'assoluta infondatezza di ogni singola accusa, ma anche la limpida correttezza nella gestione delle risorse da parte del Consorzio.  Tale correttezza è inoltre incontrovertibile nelle procedure pubbliche adottate per le assunzioni avvenute secondo quanto previsto dalla  legge e sulla base della natura giuridica del Consorzio, e all'esito di un complesso procedimento amministrativo.  E' appena il caso di ricordare che l'imputazione riguarderebbe spese effettuate dal CoRFiLaC per un  totale di euro 14.476 in 5 anni,  (2005-2009) pari allo 0,06% del budget gestito dal Consorzio, e comunque tutte afferenti, per come dettagliatamente documentato e provato,  all'acquisto di beni e servizi assunti in carico dal  Consorzio stesso e connessi esclusivamente agli scopi dell'Ente.  Pertanto confidiamo  nel sereno apprezzamento degli organi giudicanti.   Insomma il tutto, se è come dicono gli avvocati, si concentra su una spesa totale di 14.000 euro in 5 anni.  Non sappiamo cosa dire. Siamo certi che la vicenda sarà gestita nel modo giusto da ambe due le parti per ridare fiducia alle persone e all'ambiente interessato


Territorio si guarda dentro ma non gli piace l'elettrodotto.

Territorio si guarda dentro ma non gli piace l'elettrodotto.

territorio direttivo 1Territorio deve guardarsi dentro e così oggi pomeriggio è prevista la riunione dei quadri regionali per discutere sul futuro. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto nei giorni scorsi a Palermo quando in pratica si è sciolto il gruppo parlamentare con la conseguente adesione del leader Dipasquale al gruppo della della Lista Crocetta. Forse il movimento ha subito una trasformazione da locale a regionale con una velocità esagerata  e non è stato in grado di restare in carreggiata. Di questo si dovrà appunto discutere e questa sera saremo in grado di capire il percorso futuro di Dipasquale. Solo e magari assessore della giunta Crocetta o ancora nel gruppo in posizione critica. Intanto ieri serà si è svolto il direttivo provinciale  la partecipazione di decine e decine di simpatizzanti  e l'intervento finale del segretario regionale , on. Nello Dipasquale . Nello ha  spiegato  le motivazioni che lo hanno recentemente visto aderire al Gruppo Parlamentare Lista Crocetta all'Ars  ribadendo l'intenzione di  dare pieno appoggio al progetto politico di Crocetta.   La riunione di ieri sera è servita a discutere anche di alcune tematiche importanti per l'area iblea a partire dall'elettrodotto Sicilia - Malta, su cui Territorio ha lanciato nelle scorse settimane il proprio allarme riprendendo le preoccupazioni che erano già state avanzate a giugno scorso da Dipasquale quando era sindaco di Ragusa. Preoccupazioni che restano, nonostante le inconsuete rassicurazioni di qualche ambientalista poco attento. E' allo studio la possibilità di presentare un'azione giudiziaria affinché sia quantomeno rivisto il sito dell'elettrodotto. Prima di concludere l'assemblea, si è dato inizio alla campagna di tesseramento 2013.


Piccola e media industria : Va davvero male

Piccola e media industria : Va davvero male

soldiLa Piccola Industria di Confindustria Ragusa, guidata da Giorgio Cappello, avvalendosi della collaborazione dell'Ufficio Studi dell'Associazione, ha completato la sua “Indagine Congiunturale delle PMI in Provincia di Ragusa”, che analizzando un campione ampio e significativo di piccole imprese (fino a 35 dipendenti), fotografa la situazione economica del 2012 appena concluso e registra le previsioni da parte degli imprenditori iblei per il 1° trimestre 2013.  Sono cinque i parametri che l'indagine ha inteso analizzare - Fatturato (Italia ed Estero), Occupazione, Accesso al credito bancario (a breve e a medio-lungo), Crediti clienti in sofferenza non riscuotibili nel breve periodo, Investimenti – e dieci i Settori merceologici analizzati: Alimentari, Chimica, Impianti, Legno-Arredo, Marmi e Graniti, Metalmeccanica, Plastica, Prefabbricati, Terziario e Trasporto . “Dalle rilevazioni elaborate dal nostro Ufficio Studi – dichiara il Presidente della Piccola Industria, Giorgio Cappello - per la prima volta dopo quasi tre anni gli imprenditori iblei lasciano trapelare una seria, profonda e generalizzata difficoltà, con una flessione particolarmente accentuata del trend produttivo, che preoccupa seriamente. Si tratta pur sempre di un dato medio all’interno del quale restano differenze importanti tra le imprese: il manifatturiero ragusano è diviso tra un 60% delle imprese in via di contrazione, il 20% in situazione di stabilità, e solamente il 20% in leggera espansione, ma quest’ultima si mantiene entro una forbice di incremento del fatturato che non supera, nel migliore dei casi, neanche il 10% nel 2012 rispetto al 2011. E’ evidente e netto lo stacco tra i modelli di business internazionalizzati e quelli proiettati sul mercato interno”.   “Mi preoccupano - più dei dati negativi, aggiunge Cappello - gli ostacoli all’operatività aziendale segnalati dagli Imprenditori in questo momento. Quasi un imprenditore su 7 dichiara che il maggiore problema è il ritardo nei pagamenti da parte dei propri clienti; seguono burocrazia e ottenimento di credito da parte degli istituti finanziari. In questa situazione congiunturale difficile – conclude Cappello - è vitale lavorare sulle condizioni di contesto necessarie alle imprese per uscire dallo stallo produttivo, che nel primo trimestre di quest’anno continuerà a logorare soprattutto il dato occupazionale della provincia di Ragusa".  Tornando all'indagine emerge chiaramente l'esplodere della crisi delle piccole e medie imprese che per più  di 30 anni hanno contribuito al successo del modello Ragusa. Il Fatturato Italia nel 2012 ha subìto infatti, rispetto al 2011, una diminuzione consistente nel 60% delle imprese intervistate, ed è rimasto fermo ai livelli dell'anno precedente in un altro 20 % dei casi esaminati. La previsione per il 1° trimestre di quest'anno è ancora negativa, con un'ulteriore diminuzione nel 50% dei casi e la stasi ai livelli più bassi già raggiunti nel 40% delle imprese esaminate.  Meno grave, ma non rosea, la situazione del Fatturato Estero, con un lieve aumento nel 2012 in 4 casi su dieci, ma senza ulteriori miglioramenti nel 1° trimestre 2013. Il dato è peraltro limitato dal fatto che solo alcuni comparti merceologici – alimentari, metalmeccanica, plastica e materiali edili di pregio – riescono a far giungere le loro produzioni ai mercati esteri, mentre gli altri comparti restano confinati in un recinto per lo più regionale, penalizzato dalla forte contrazione della domanda locale.

 

Quasi ovunque, con eccezione per alcune imprese dei settori trasporto rifiuti e net-economy, la crisi ha generato il calo dell'Occupazione. Nel 2012, più di un terzo delle imprese ha ridotto il suo organico, mentre solo una su otto ha assunto personale. Il dato peggiora ulteriormente nelle previsioni del 1° trimestre 2013, con un 50% delle imprese che prevedono ulteriori riduzioni di personale, un 35% che mantiene a stento l'organico attuale, e solo una su 15 che ne prevede un aumento, peraltro limitato.  L'Accesso al credito mostra in tutta la sua gravità la “chiusura dei rubinetti” da parte delle banche. Il credito a breve termine ottenuto dalle imprese nel 2012 è aumentato solo in un caso su sei, mentre ha subito una contrazione in più di un caso su tre. Ancora più limitato il ricorso al credito a medio-lungo termine, cresciuto solo nel 7% dei casi a fronte di una diminuzione nel 35% dei casi. Le previsioni per il 1° trimestre 2013 non mostrano segnali di miglioramento, poiché gli incrementi previsti da alcune aziende sono annullati dall'ulteriore contrazione attesa dalle altre.  Evidente e grave la situazione dei Crediti in sofferenza, che nel 2012 ha visto quasi il 70% delle imprese subire un incremento delle posizioni non riscuotibili nel breve periodo, e che nel 1° trimestre 2013 preannuncia, senza particolari recuperi, piuttosto un ulteriore incremento nel 60% dei casi.  In ultimo, la situazione degli Investimenti. Un terzo delle imprese intervistate dichiara di aver aumentato gli investimenti, ma un altro terzo dichiara di averli ridotti e il terzo residuo dice di averli mantenuti constanti. Il dato dimostra la volontà delle piccole imprese ragusane di non arrendersi alla crisi, e di voler tentare, specie nei settori alimentare, impiantistico, green-economy e net-economy, l'avvio di progetti di innovazione che possano consentire la permanenza sul mercato nell'immediato futuro.


E' Iano Gurrieri il commissario della Camera di Commercio.

E' Iano Gurrieri il commissario della Camera di Commercio.

iano gurrieri La notizia anche se ancora non trova la conferma ufficiale è però da considerarsi assolutamente attendibile visto che ci arriva direttamente dall'assessorato regionale. Siamo molto soddisfatti di questa scelta perchè l'on Gurrieri è sempre stato un difensore della nostra provincia combattendo tutte le principali battaglie nelle quali è stato impegnato l'intero territorio ibleo. Tra le tante sue  attività politiche e pr0mozionali l'on. Sebastiano Gurrieri è stato amministratore capofila per il riconoscimento dell'olio Dop Monti Iblei e promotore del riconoscimento dell'IGP per l'uva da tavola, è stato attivo interprete durante il suo lungo mandato delle esigenze locali (presidente per sei anni della Conferenza dei sindaci della Provincia di Ragusa); da parlamentare regionale è stato promotore, insieme all'on. Zago, in commissione trasporti dell'accordo-quadro per l'individuazione delle somme da destinare alla realizzazione dell'aeroporto di Comiso, promuovendo - ed essendone tuttora parte attiva - il tavolo di concertazione permanente che ha seguito e sollecitato tutto l'iter del raddoppio della Catania-Ragusa, giunto ormai all'atto finale della firma della convenzione.  Crediamo che sia stata fatta la scelta giusta.


Vogliamo i danni!

Vogliamo i danni!

BancaMontePaschiSienaNon sappiamo quanti dei nostri lettori abbiano avuto a che fari con la cosiddetta truffa dei Paschi ma siamo certi che la notizia farà piacere a tutti. Infatti quando il cittadino viene tradito nelle sue più sincere convinzioni come ad esempio nella fiducia verso le banche è giusto che qualcuno paghi. Il Codacons lancia oggi una azione risarcitoria contro Monte dei Paschi di Siena, per lo scandalo dei derivati che sta causando pesanti perdite in Borsa.
Correntisti e azionisti Mps possono costituirsi parte offesa nel procedimento aperto a Siena, e chiedere di essere risarciti per i danni subiti – spiega il Codacons – I clienti della banca, oltre a vivere ore di incertezze sul futuro dell’istituto, hanno subito un utilizzo poco trasparente se non “spericolato” dei propri soldi, mentre gli azionisti vedono andare in fumo il denaro investito nei titoli della società, a causa delle pesantissime perdite in Borsa registrate da Mps.  Una situazione di cui unico responsabile è proprio l’istituto di credito senese, agevolato dalla mancata vigilanza di chi, come Bankitalia, aveva l’obbligo di controllare ed evitare simili operazioni.  Stiamo predisponendo sul sito www.codacons.it l’apposito modulo attraverso il quale i clienti della banca e gli investitori potranno depositare formale costituzione di parte offesa presso la Procura di Siena, e avviare così l’iter per veder tutelati i propri interessi economici – spiega l’associazione – Oggi intanto è stato inviato ai PM di Siena Antonino Nastasi e Giuseppe Grosso un esposto del Codacons contro Bankitalia, in cui si chiede “l’intervento dell’autorità procedente per fare immediatamente luce e chiarezza sulla vicenda, poiché accertati i fatti e le eventuali responsabilità si potrebbero configurare, diverse fattispecie penalmente rilevanti quali ipotesi di omissione di vigilanza e concorso negli illeciti contestati per la vicenda MPS”.

Ponte o non ponte

Ponte o non ponte

ponte-sullo-stretto1Si riaccende il dibattito sul Ponte di Messina. Ora che sembra quasi certa la sua non fattibilità ci sono degli interventi che invece lamentano la dismissione del progetto paragonandola ad un oltraggio economico e sociale per la Sicilia. Ecco cosa ne pensa l'on Giorgio Assenza.  La mozione che impegna il governo della Regione "a porre in essere tutte le iniziative volte alla revoca del progetto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto", approvata in aula con il voto favorevole di Pd e Cinque Stelle, denota la pericolosa confusione di idee e prospettive della parte politica che dovrebbe essere al governo della Sicilia. Ancora una volta, come spesso è successo nella storia della nostra terra, la vocazione al suicidio ha il sopravvento sulla ragione.   La Sicilia, nonostante il gap di reddito, di occupazione, di produttività, ha concrete possibilità di sviluppo. Se ciò non è avvenuto finora, è perché essa è rimasta intrappolata da politiche pubbliche sbagliate. Il Sud d'Italia necessita, per colmare le differenze con il Nord d'Italia e con il resto d'Europa, di infrastrutture che diano possibilità certe di sviluppo e lavoro per uscire dalla spirale perversa dell'assistenzialismo.

Revocare il progetto per la realizzazione del Ponte vuol dire condannare la Sicilia a un isolamento mortale, rinunciare alle possibilità di sviluppo e crescita, perdere posti di lavoro anche nell'immediato, compiere un errore micidiale di prospettiva. E se oggi i leader nazionali della sinistra scendono in campo ventilando la soluzione della crisi attraverso una politica di investimenti pubblici, non si comprende come in Sicilia quella stessa ricetta viene confutata dai loro rappresentanti siciliani.

É questa la compagine che dovrebbe governare il Paese e la Sicilia: i Siciliani facciano si che questo non avvenga!