RINEGOZIARE LA CONVENZIONE (si può anzi si deve!)
RINEGOZIARE LA CONVENZIONE (si può anzi si deve!)
Il comitato No Muro dopo aver incontrato i candidati a sindaco ha scritto:
Ringraziamo i Candidati Sindaco per aver risposto al nostro invito ad un incontro , per verificare la loro posizione riguardo la chiusura del Passaggio a Livello.
Come tutti ricorderete con la manifestazione del 13 Aprile abbiamo sollevato pubblicamente il problema e lo abbiamo portato alla attenzione oltre che della cittadinanza anche di tutte le forze politiche ragusane che rappresentano il territorio ibleo sia alla Regione Sicilia che in Parlamento ed al Senato della Repubblica.
A quella manifestazione, come tutti ricordate ad opera del Sen. Mauro, è seguita la proroga da noi richiesta a RFI al fine di far trovare alla nuova Amministrazione Comunale la soluzione all’ annoso problema di via Paestum.
Quindi il nuovo Sindaco all’ indomani del Suo insediamento dovrà dare seguito o contrastare la decisione di RFI a chiudere.
Sulla scorta di questo , nella settimana appena trascorsa abbiamo parlato con i vari Candidati a Sindaco.
Antoci , fresco di candidatura, già Sindaco di Ragusa , ha ribadito la Sua contrarietà alla chiusura, e comunque confida sull’ appoggio della Politica Iblea regionale e nazionale , per la ricerca di un’ intesa con RFI che porti alla rinegoziazione della convenzione.
Cosentini, anche Lui favorevole alla non chiusura , si è detto disponibile ad adoperarsi al fine di trovare la soluzione definitiva al problema ,ed ha convenuto con le posizioni e le iniziative fin qui portate avanti dal nostro comitato.
Piccitto, era l’ unico candidato Sindaco con il quale non avevamo mai parlato. Questa occasione è stata anche l’ opportunità dove abbiamo dovuto relazionare sul problema fin dall’ inizio, e sul cammino fatto fino ad ora dal comitato. Infatti il movimento che rappresenta ,giovane sul territorio, non era a conoscenza della vicenda nella sua interezza, e, cito: “ non volendo fare passerelle e promesse non mantenibili”, non aveva partecipato alla manifestazione e non voleva appoggiare tout court, senza la dovuta conoscenza la questione.
Come è solito, ci spiegava, nel modo di operare del Movimento ,la questione sarebbe stata sottoposta ad un gruppo di lavoro il quale avrebbe deciso se appoggiare o meno il comitato No al Muro.
Il giorno dopo ci hanno comunicato che condividevano le nostre posizioni e che avrebbero sottoposto alla loro rappresentante iblea alla Regione Sicilia la questione.
Platania ritiene che alla lunga serie di errori commessi per 20 anni dal Comune di Ragusa in merito a questa vicenda, possa seguire solo una assunzione di responsabilità del Comune stesso , il quale ad un tavolo di trattative con RFI, sollevi la società concessionaria della linea ferrata, e quindi il suo Presidente, da ogni responsabilità ricadente dal passaggio a livello in questione. Il Comune altresì si addossi i costi per la manutenzione e la messa in sicurezza del sito, e stipuli una assicurazione che tuteli da qualsiasi sinistro.
Barone pur essendo politicamente lontano da Platania , indica le stesse soluzioni. Ritiene anche lui un assurdo pensare alla chiusura di un’ importante arteria quale via Paestum è, e si adopererà con ogni mezzo a Sua disposizione al fine di lasciare libero il transito veicolare sul passaggio a livello di via Paestum.
Iacono , non pervenuto.
Siamo molto soddisfatti degli incontri sostenuti ,e delle risposte ricevute. Abbiamo riscontrato nella totalità dei candidati incontrati una vicinanza alle nostre posizioni , ma soprattutto la disponibilità ad affrontare il problema in modo costruttivo . Siamo sicuri che l’ appoggio portato a casa da parte dei candidati a Sindaco ,e quindi delle liste che li sostengono, che si aggiunge a quello dell’ attuale Consiglio Comunale e a quello di tutti i Deputati Regionali e Nazionali , possa, negli appuntamenti che ci apprestiamo ad affrontare avere il peso necessario per la risoluzione del problema.
Infatti aspettiamo che l’ On. Di Giacomo ci fissi il secondo appuntamento con l’ Ass. Bartolotta, il quale nel primo incontro a cui avevano partecipato, oltre a noi, anche gli On. Di Pasquale e Ragusa, aveva espresso la volontà di venire a Ragusa per vedere con i propri occhi il problema .
E a giorni dovremmo avere la data dell’ audizione in Commissione Territorio e Ambiente, in cui l’On. Assenza è componente, e alla quale Egli stesso ha fatto richiesta per conto del comitato No al Muro.
Siamo sicuri che a questi appuntamenti parteciperà tutta la Politica ragusana che conta.
Abbiamo la certezza che i nostri Deputati si sapranno fare interpreti delle esigenze dei cittadini e si adopereranno al fine di scongiurare un’ eventualità così devastante per la viabilità ordinaria e straordinaria della città.
Speriamo tutti assieme di portare a casa il risultato altrimenti sarà una amara sconfitta, per i cittadini, per la città e per tutta la classe politica Ragusana.
Ribadiamo solo 10 treni oggi passano da via Paestum e non sono previsti investimenti da parte di Ferrovie nel nostro territorio fino al 2020.
RINEGOZIARE LA CONVENZIONE ,si può , si deve!
Mariano Ferro: Lo avevamo detto
Mariano Ferro: Lo avevamo detto
Niente solidarietà di facciata per i fatti di Vittoria. Da parte di nessuno. Troppe volte si sono viste le passerelle e le strumentalizzazioni attorno ad episodi del genere. Fatti !! Fatti che chiediamo da tempo, purtroppo puntualmente ignorati. Un grande assente dall'indifferenza inquietante, che assiste, solidarizza, magari si commuove, in questo come in migliaia di casi che si verificano giornalmente, è il legislatore. Una classe politica che riversa parole, intenzioni, promesse su una popolazione stanca che ormai è stufa di ascoltarli. A Palermo come a Roma le norme che riguardano il recupero crediti rimangono invariate rispetto a quel tempo in cui le sofferenze rimanevano a livelli fisiologici. Oggi il disastro economico, figlio di una globalizzazione scellerata che senza guardare in faccia nessuno lascerà ancora tanta distruzione alla quale nessuno vuole porre attenzione, vede cadere come birilli piccole e medie imprese che non riescono a tenere la concorrenza di paesi emergenti i cui costi di produzione sono di gran lunga inferiori ai nostri. Conseguenza, l'incapacità di famiglie, imprese, aziende,operai, a far fronte ai debiti contratti con gli istituti di credito e l'impossibilità di stare in regola con il pagamento delle tasse. Si può, davanti ad una situazione di emergenza come quella che stiamo attraversando, applicare le stesse regole di riscossione che sono state applicate in tempi normali? Possono le banche , pur nella loro autonomia, non ripensare a sistemi in grado di evitare fatti spiacevoli come quello di Vittoria? E' da qualche anno che in tanti chiediamo di rivedere ed allineare al difficile momento le norme sulla riscossione a cominciare proprio dalla impignorabilità della prima casa, ma la classe politica regionale e nazionale non ascolta. Troppo interessati all'apparenza, alla tabella H, alle sentenze della cassazione dalle quali dipenderà la sorte di un governo, alla diaria dei deputati. Per quanto tempo dovremo ancora assistere a queste scene raccapriccianti senza uno straccio di risposta dalla classe dirigente. Forse sarebbe il caso di ripensare ad una azione di forza per costringere qualcuno ad occuparsi della priorità numero uno : bloccare immediatamente questa macchina schiaccia persone senza nessuna pietà. Viste le esperienze del recente passato fatto di chiacchiere e promesse vane quali altre strade esistono ? Insopportabile questa indifferenza. Siamo pronti a cambiare idea ma dateci un motivo per farlo.
La piazza da rifare
La piazza da rifare
Marina di Ragusa. La piazza appena inaugurata è oggetto di una immediata e necessaria manutenzione. E' davvero incredibile.Ed è triste pensare che si debba intervenire dopo appena un mese dalla messa in opera della strutture rifacendo le panchine e pulendo le basole di pietra. Questo almeno sembra sia accaduto a Marina di Ragusa in piazza Duca degli Abruzzi dove, come si vede nella foto, le panchine sono state rimosse e sistemate in uno spazio recintato. Abbiamo visto la parte in legno dei sedili resa inservibile, in alcuni casi, per le macchie di olio e delle gomme da masticare ed anche la pavimentazione è nelle stesse condizioni. Analogo discorso si può fare per le vie adiacenti alla piazza dove occorre un intevento radicale per ripulire tutto dopo le notti brave dei ragazzi ragusanai
Crocetta incontra Scarso
Crocetta incontra Scarso
Questo pomeriggio si è svolto un incontro tra il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta l'assessore all'Economia Luca Bianchi, con il commissario straordinario della provincia di Ragusa Giovanni Scarso, per affrontare le questioni finanziarie della provincia. Nel corso dell incontro è stato chiarito che, essendo la provincia di Ragusa da tempo commissariata, ha già ridotto i costi degli organi elettivi, eliminato contribuzioni a pioggia ed operato altri risparmi all'interno della pubblica amministrazione.
Il governo regionale ha ribadito che nel piano del riparto dei fondi, si terrà
conto dei tagli operati e, risulta abbastanza evidente che, chi ha già
tagliato, non può tagliare ancora, mentre è prevedibile che altre province i
cui organi andranno a scadere a giugno, da quel mese in poi avranno risparmi
considerevoli per effetto della gestione commissariale.
Il Presidente Crocetta e l'assessore Bianchi hanno ribadito che la provincia
di Ragusa non deve temere problemi per gli stipendi dei dipendenti e per
l'assicurazione dei servizi essenziali, così come non hanno da temere nulla i
lavoratori delle altre province siciliane. Il governo già sta predisponendo un
disegno di legge specifico sulla razionalizzazione della spesa, al fine di
evitare sprechi e assicurare i servizi fondamentali e le spese obbligatorie.
L'assessorato alla Funzione Pubblica sta costituendo già gruppi di lavoro
specifici per affrontare tutte le tematiche connesse all'abolizione delle
province. I bisogni reali delle 9 province verranno censiti dagli ispettori
nominati dall'assessorato alle Autonomie Locali, che forniranno un quadro
dettagliato per ogni provincia dei bisogni reali. Il commissario della
provincia di Ragusa Giovanni Scarso ritiene chiarita fortemente la vicenda,
confermando la propria disponibilità a collaborare con il governo regionale per la risoluzione di tutti i problemi della provincia. Nel corso della
conversazione si è anche parlato della tragedia del muratore Giovanni Guarascio accaduta Vittoria. E' emersa la necessità di attivare misure di intervento urgenti a sostegno della famiglia Guarascio che saranno effettuati
rispettivamente dalla Regione, che invita anche Comune e Provincia ad
adoperarsi secondo le loro disponibilità.
La polemica della lista. Che c'entra Greenwich.
La polemica della lista. Che c'entra Greenwich.
Neanche il tempo di consegnare le liste che scoppia già la prima polemica. A scatenarla è Ciccio Barone. Vediamo cosa è successo: alle ore 12 meno un minuto Barone che stava per presentare la sua terza lista si vede chiudere la porta in faccia ( termine usato metaforicamente dalla redazione) da parte del funzionario comunale che aveva, in quell'istante, deciso che era già suonato mezzogiorno. Per barone invece mancava ancora un minuto e poteva tranquillamente entrare nella stanza per consegnare la sua famosa terza lista completa di firme e documentazione. Dunque una questione basata sulla precisione degli orologi e sulla certezza dell'orario dettato dal celeberrimo meridiano di Greenwich. Era davvero mezzogiorno o mancava un minuto? Chi può certificare di essere in possesso dell'ora esatta? Il funzionario era in contato con Greenwich? Crediamo di trovarci di fronte alla solita esagerazione della burocrazia italiana e ragusana. Ma sa lo stesso funzionario di aver in qualche modo messo un grosso punto interrogativo su queste elezioni per una testardaggine inutile? Barone però non drammatizza, si riserva azioni di forte impatto e dice: Abbiamo scelto volutamente di non presentare la lista ‘Attivamente’, perché ci è stata aperta la porta alle 12,50, dopo che alle 12,01 (ma ci trovavamo all’interno del palazzo del Comune alle 11,58) abbiamo trovato chiuso”. Il candidato sindaco Francesco Barone spiega quello che ha portato, stamani, a non presentare la terza lista di riferimento, oltre a “Idee per Ragusa” e “Costruiamo il futuro”. “Per non incorrere in possibili ricorsi – dice Barone – abbiamo dunque fatto questa scelta, nonostante avessimo in mano 413 firme autenticate, necessarie per la presentazione. Ci riserviamo, a questo punto, di valutare la possibilità di presentare ricorso noi stessi proprio per il fatto che ci trovavamo negli uffici del Comune (ci sono anche i testimoni) prima dell’orario stabilito. Rispettiamo comunque la decisione della commissione che si è attenuta alle regole, e noi rispettiamo sempre le regole”. Barone, infine, rende noti i nomi degli altri due assessori designati dopo Vittorio Sgarbi. Si tratta di Fabrizio Chessari e Giuseppe Arezzo, il primo imprenditore di successo e uomo vicino al volontariato e il secondo già assessore ai Servizi sociali della giunta Arezzo, uomo di esperienza ed ex direttore dell’Ispettorato agrario.
Le liste in campo.
Le liste in campo.
Sono 13 le liste ricevute stamani dal segretario comunale Benedetto Buscema, assistito dal vicesegretario Francesco Lumiera, presentate entro i termini di legge per l’elezione del consiglio comunale del 9 e 10 giugno 2013. Nello specifico (in ordine di arrivo): “Movimento Cinque Stelle” (collegata con la candidatura a sindaco di Federico Picciotto), “Territorio” (collegata con la candidatura a sindaco di Giovanni Cosentini), “Il megafono-lista Crocetta” (collegata con la candidatura a sindaco di Giovanni Cosentini), “Ragusa Domani” (collegata con la candidatura a sindaco di Giovanni Cosentini), UDC (collegata con la candidatura a sindaco di Giovanni Cosentini), “Movimento Città” (collegata con la candidatura di Enrico Platania), “Idee per Ragusa” (collegata con la candidatura a sindaco di Francesco Barone), Partito Democratico (collegata con la candidatura a sindaco di Giovanni Cosentini), “Partecipiamo (collegata con la candidatura a sindaco di Giovanni Iacono), Popolo della Libertà (collegata con la candidatura a sindaco di Giovanni Francesco Antoci), “Movimento Civico Ibleo” (collegata con la candidatura a sindaco di Giovanni Francesco Antoci), “Ragusa protagonista” (collegata con la candidatura a sindaco di Giovanni Francesco Antoci), “Costruiamo il futuro” (collegata con la candidatura a sindaco di Francesco Barone). Le liste presentate sono rimesse alla commissione elettorale circondariale cui spetta di verificare la regolarità formale e sostanziale delle candidature e delle relative documentazioni. L’esame delle liste da parte della commissione sarà ultimato in ogni caso domani (giorno successivo alla scadenza fissata per la presentazione delle stesse).
Confronto tra sindaci
Confronto tra sindaci
Si concretizza il progetto lanciato ormai da metà aprile scorso da cinque associazioni giovanili che hanno lavorato per creare un momento di confronto pubblico con tutti i candidati a sindaco della città di Ragusa a cui chiedere precisi impegni per il mondo giovanile, troppo spesso trascurato. Ad organizzare il confronto sono Youpolis, Generazione Zero, Fuci, Agesci ed Fse, praticamente il mondo universitario, scoutistico e dell'impegno civico apartitico. Giovedì 16 maggio alle ore 11 presso il City a Ragusa si terrà una conferenza stampa di presentazione dell’evento ma l’appuntamento servirà anche a ribadire alcuni aspetti che sono nati nelle ultime settimane durante la fase organizzativa. Come si ricorderà, il confronto con i candidati a sindaco è in programma per il prossimo 24 maggio alle ore 18,30 presso l’auditorium della Scuola Regionale dello Sport di Sicilia, in via Magna Grecia a Ragusa. Partner dell’evento anche il sito internet www.elezioniragusa.it che ormai da mesi segue giornalmente l’evoluzione politica in città.
Cilia scrive a Barone. Meditate gente meditate....
Cilia scrive a Barone. Meditate gente meditate....
E' naturale che le dichiarazioni di Sgarbi, assessore designato del candidato Barone, sulle bellezze di Ragusa facciano nascere molte polemiche soprattutto da parte di chi nel mondo della cultura iblea ha sempre occupato un posto di rilievo. E cosi' il pittore Franco Cilia scrive a Barone,
Carissimo Ciccio,
ho l’impressione che Vittorio Sgarbi abbia l’idea che Ragusa sia una città pietrificata nella sua bellezza e che consideri i suoi cittadini come dei ciechi che per vedere hanno bisogno dei suoi occhi. Ma non è così, come sbaglia in modo altrettanto eclatante, se non di più, lei che lo vuole come assessore, qualora venisse eletto come sindaco della città..
Ma torniamo seri. Le parentesi comiche lasciamole a Crozza, splendido nelle sue performances .
Ignazio Buttitta, cantore indiscusso di una Sicilia stanca di solitudine, ha scritto: “Un popolo è fottuto quando le parole non figliano parole e si divorano tra loro” e Vittorio Sgarbi deve essersi fatta l’idea che a Ragusa i suoi cittadini non hanno più parole, tesi che sembrerebbe avvalorata dal fatto che la sua proposta di affidare a un pastellista sciclitano, di cui qui non importa fare il nome,il compito di rovinare completamente il prospetto del palazzo INA in piazza S. Giovanni non abbia sollevato discussioni, proteste, avalli, ma silenzio, solo silenzio.
La proposta del giornalista Mario Papa, di mimetizzate la brutta facciata del Palazzo INA con l’installazione di specchi che riflettano l’immagine barocca della piazza, merita maggiore considerazione.
.
Ma tornando alle stravaganze di Sgarbi, ci troveremmo di fronte ad una specie di “silenzio assenso” inaccettabile anche se l’opera di riprodurre sulla facciata dell’immobile fosse di Picasso (ma di Picasso non è!), visto che quest’ultimo è un bene pubblico.
Ci vorrebbe un concorso di idee, un bando di gara da espletare, la presentazione dei bozzetti degli artisti invitati e una commissione di esperti che alla fine decida, oltre naturalmente il parere della Soprintendenza, che voce in capitolo in questi casi – e siamo nel cuore del centro storico di Ragusa Superiore! -ne ha da vendere e che sarebbe bene sentire chiara e forte.
Si chiede troppo, caro Ciccio Barone?
Credo di no. Amministrare – come Lei ben sa – non è un fatto privato: alcuni incarichi si possono dare ad personam, altri no, ne converrà. Lo impediscono, prima della legge, il buon senso e la grande storia di Ragusa, fatta di tanta bellezza artistica che capomastri, artigiani, scalpellini, semplici muratori hanno nel corso dei secoli lasciato.
Se siamo presenti nel Val di Noto con un numero considerevole di monumenti beni dell’Umanità assunti nel catalogo UNESCO lo dobbiamo a loro, al loro oscuro lavoro, portato avanti in silenzio, con passione, come è nel carattere dei ragusani, senza i clamori narcisistici e insolitamente encomiastici di Sgarbi.
Caro candidato Sindaco, se proprio vuole darsi da fare per migliorare l’aspetto urbano delle case, faccia un giro per il centro storico di Ragusa.
Noterà che molte facciate delle case sono rovinate da pitture plastiche dai colori stridenti, graffiati incompatibili con la muratura a pietra degli edifici, che ne espelle buona parte di tali inconcepibili rivestimenti.
Noterà che al posto delle inferriate in ferro battuto, ha preso il sopravvento uno spettrale e anodino alluminio anodizzato, che ritroviamo ormai anche nei portoni e nei finestroni delle case.
Se può e ha tempo, legga anche le lapidi marmoree che ricordano i nostri figli illustri (due sono proprio sotto il municipio, in corso Italia e via Cav. Distefano: noterà che il “qui” è accentato …); dia anche un’occhiata alla toponomastica: Palazzo Cosentini, ad esempio, è indicato come Palazzo Cosentino, ecc. ecc.
Mi fermo qui, e la lascio a ponderate riflessioni che credo siano necessarie, prima di avventurarsi nei deliri sgarbiani.
La provincia perde una bandiera blu. Si riconferma Marina di Ragusa.
La provincia perde una bandiera blu. Si riconferma Marina di Ragusa.
La Sicilia perde una Bandiera Blu. Se lo scorso anno infatti le località che avevano ottenuto il riconoscimento erano 5 quest'anno sono quattro. Pozzallo ha infatti perso il vessillo assegnato dalla Fee (la Fondazione per l'educazione ambientale). La cerimonia di consegna dell'ambito riconoscimento europeo si è svolta stamani a Roma, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. In Sicilia dunque, a parte Pozzallo, confermate le altre 4 località: Menfi, Ispica, Lipari e Marina di Ragusa. Ancora una volta, dunque Marina di Ragusa ottiene il riconoscimento della "Bandiera Blu". La Fee, a seguito dei controlli effettuati, è tornata ad assegnare la bandiera alla frazione marinara del capoluogo ibleo, che dunque continua a "brillare" per la qualità delle acque, per le spiagge dorate e per i servizi alla cittadinanza. "Tutti ricorderanno come fino a qualche anno fa c'erano addirittura degli scarichi fognari che finivano in spiaggia e dunque a mare - ricorda Nello Dipasquale ex sindaco e ora deputato regionale- Con vari progetti e con la riqualificazione del lungomare abbiamo lavorato per raggiungere positivi risultati che già più volte, in questi ultimi anni sotto la mia Amministrazione, sono stati praticamente certificati dalla Fee, organismo di importanza europea naturalmente super partes, che ha dunque assegnato la bandiera blu a Marina di Ragusa. Torna a farlo anche quest'anno segno che siamo riusciti a lavorare attuando una programmazione che continua ad esserci e che ci ha assicurato anche grande visibilità visto che per il 2013 sono diminuite le bandiere blu in Sicilia ma non è stato appunto il caso di Marina di Ragusa. Mentre uomini con pochi scrupoli, camuffati da pseudo ambientalisti, hanno cercato perfino di ostacolare il nostro lavoro, salvo adesso tornare a cercare di svolgere un ruolo politico perfino da candidati, a noi resta la soddisfazione e il riconoscimento per il lavoro svolto, un lavoro che, come ci confermano anche gli operatori turistici, ha portato ad un'attenzione maggiore per la nostra Marina di Ragusa. La speranza è che questo lavoro prosegua anche per il futuro. Noi saremo pronti a fare la nostra parte secondo la nostra competenza".
Modica: Megafono e Insieme per cambiare
Modica: Megafono e Insieme per cambiare
Insieme per cambiare e Megafono stringono il patto per conquistare Modica. Oggi in conferenza stampa è stata presentata questa allenza che appoggerà il candidato a sindaco Mommo Carpentieri. A parlarne oltre allo stesso candidato la coordinatrice provinciale del partito di Crocetta Concetta Fiore e l'on Dipasquale. Il deputato regionale nel commentare l'accordo ha evidenziato come fino all'ultimo si sia tentato di riportare anche a Modica l'accordo politico che guida la regione. Ci sono stati veti incrociati e alla fine la decisione è stata quella di andare ognuno per se in vista di un ballottaggio che servirà poi a chiarire le forze in campo. La Fiore ha ribadito la necessità di trovare coalizioni in grado di vincere le elezioni ed infine Mommo Carpentieri ringraziando anche Franco Migliore rappresentante di Insieme per continuare ha confermato l'intenzione di impegnarsi a fondo per la propria città. Sappiamo, ha detto Carpentieri, che Modica ha grandi difficoltà in campo economico e chi ha governato fino ad oggi ha creato più debiti di prima. Il nostro è un programma semplice, solo 10 punti, che mette in primo piano le vere esigenze dei modicani.