Un’inchiesta per scoprire le responsabilità! Il danno è enorme.
Se fossi il presidente Schifani, come ha fatto con certe patate bollenti come la mostra del cinema di Cannes o la pubblicità dell’assessore Messina, aprirei una indagine vera e spietata su quanto è accaduto. Non è possibile che un bisticcio tra due società come la Sac e la Ryanair alla fine metta in ginocchio un servizio tanto utile alla nostra zona e faccia fare delle pessime figure a tutta la Sicilia. Chi ha sbagliato deve pagare non solo per quanto riguardano la parte economica della vicenda che ricade sui cittadini e sulle strutture che vivono di turismo ma anche dal punto di vista del merito. Se si venisse a scoprire che lo sbaglio è stato fatto, volontariamente o no, dalla Sac bisogna chiedere, subito, le dimissioni dell’intero esecutivo della società. Se invece lo sgarbo lo ha fatto davvero la Ryanair bisognerebbe proibirle di atterrare a Catania. Questa ritorsione però farebbe più male a noi che a loro. Quello che è certo è che fino a ieri sera la Ryanair aveva solo dichiarato di voler cancellare i voli ma le prenotazioni dei biglietti emessi erano ancora regolarmente in piedi. Ma oggi tutto è cambiato infatti stanno arrivano a tutti i “poveri” passeggeri che avevano avuto la sventura di guardare a Comiso, le mail nelle quali si dice che per contrasti economici il volo è cancellato. Davvero un colpo basso per le già precarie condizioni dello scalo. Di chi chiunque sia la colpa pensare ad uno scalo come Comiso chiuso per tutta l’estate è davvero triste è qualcuno dovrà renderne conto alla gente. Chi vi scrive ha sempre detto che sarebbe andata a finire così e non per fare lo iettatore ma perchè senza impegni con nuove realtà si deve sottostare alla compagnia monopolista. Anche l’on Campo aveva ripetuto che solo una compagnia locale poteva scardinare il principio di monopolio e abbassare i prezzi. E invece, dice la Campo, in queste settimane abbiamo assistito a riunioni a porte chiuse, come quando lo stesso Schifani è arrivato a Comiso e ha incontrato solo gli esponenti della sua area per parlare di cargo. Noi restiamo convinti che prima di tutto si debba parlare di passeggeri”. Ora ci giunge una nota della Regione che dice di aver risolto il problema con queste parole dell’assessore Aricò: Riteniamo che lo scalo aereo ibleo sia un importante volano economico e sociale per l’intero comprensorio sud-orientale della Sicilia e per questo è già previsto che il dipartimento regionale Infrastrutture e Trasporti emetterà in tempi brevissimi un bando – già finanziato da un apposito capitolo del bilancio regionale – per assicurare all’aeroporto di Comiso la continuità territoriale. Così non saranno dispersi i tanti passi avanti fatti dall’aeroporto e dalle istituzioni locali fin dalla sua apertura e si potrà avere un vettore che risponda alle esigenze di trasporto dei residenti del comprensorio». Siamo certi che riusciremo a trovare un’altra compagnia che collegherà le principali città italiane con questa parte della Sicilia» Abbiamo seri dubbi che si possa agire in fretta perchè compagnie disponibili ce ne sono poche e potrebbero costare più della Ryanair.