Scherza coi fanti ma lascia stare i santi.
E’ un vecchio detto popolare che suggerisce alla gente, ma anche agli amministratori, di occuparsi di ogni campo della vita pubblica ma senza invadere invadere il campo religioso. La pena è la ” scomunica” ma in questo caso ci sembra un pò troppo. Vediamo di che si tratta. La ZTL, la zona a traffico limitato, dovrebbe entrare in vigore dal 10 giugno prossimo ma si alzano da più parti qualificate voci di protesta. I commercianti, gli esercenti in genere, che operano a Ibla pensano che il sistema possa penalizzare gli affari, già in crisi da tempo. Su un giornale, questa mattina, Ciccio Sultano, chef pluristellato, ha dichiarato che così non può andare avanti e chiede una rivisitazione dell’intero progetto con orari e varchi. Ma fino ad ora parliamo di fanti. Vediamo che succede con i santi. Sabato mattina, secondo voci ben confermate, il parroco di san Giorgio, in pratica il responsabile di tutte le chiese di Ibla, dopo la conferenza stampa di presentazione della festa del patrono, si è chiamato da parte il sindaco facendogli una bella ramanzina. Padre Floridia si è lamentato della difficoltà che avrebbero parrocchiani e credenti in genere a seguire le tante funzioni religiose previste nel centro storico. Non è possibile, avrebbe detto il prelato, che si debbano cambiare i luoghi dove solitamente si riuniscono i gruppi di preghiera a causa di divieti non condivisi. Dunque l’amministrazione sta subendo, sulla ZTL, attacchi da più fronti. Dai commercianti che temono di perdere clienti e dalla Chiesa che si occupa delle anime dei ragusani. Bisogna quindi decidere il da farsi. Tante volte la soluzione migliore è la più semplice. Come è accaduto con le strisce blu. Nessuno si è lamentato della loro assenza in quei mesi durante i quali il servizio non ha funzionato. Forse applicando meglio le regole dei posteggi per i residenti e visitatori, incrementando il servizio dei bus di linea con orari precisi si potrebbe fare a meno di tutta la tecnologia messa in campo per perseguire coloro che hanno la sola colpa di volersi fare un passeggiata a Ibla. Chissà come si comporterà ora il sindaco…