Negli ospedali in provincia il pronto soccorso non è pronto!
La situazione dei pronto soccorso in provincia è davvero preoccupante. mancano i medici e questo lo sappiamo ma ci sono a quanto pare delle differenze tra ospedali. Andrea Larosa di Vittoria ci segnale che il pronto soccorso del Guzzardi è il primo in provincia per numero di accessi annui, oltre 46mila, ed è al servizio di un territorio molto vasto e densamente popolato. Purtroppo, spiace constatare che i medici che prestano servizio siano soltanto 3 più un’altra unità che però non svolge servizio notturno con 15 infermieri disponibili. Negli altri nosocomi, come a Ragusa e Modica che fanno registrare 31mila accessi, vi sono rispettivamente 9 e 8 medici con 18 e 15 infermieri disponibili. Inoltre, nel vicino Pronto soccorso di Comiso con soli 8mila accessi vi sono 4 medici e 9 infermieri. Dal 1° luglio, inoltre, il Pronto Soccorso ipparino avrà soltanto 2 medici più un altro che non farà servizio notturno”. Secondo Larosa, e concordiamo con lui, si tratta di un organico assolutamente sottodimensionato per le esigenze della città e del territorio e non in grado di assicurare i servizi di assistenza sanitaria ai cittadini all’ingresso in ospedale. Vittoria o Modica non possono subire una simile mortificazione e le professionalità dei medici in servizio attualmente al Pronto soccorso non possono fare i conti con un surplus di lavoro come in questo modo. Fin qui il ragionamento fila perfettamente almeno per quanto riguarda i numeri veri e propri ma ci risulta che anche Ragusa soffre dello stesso problema. Basta contattare il dott. Noto che tra l’altro al congresso regionale della SIMEU è stato eletto presidente del nuovo Consiglio direttivo regionale e chiedergli come va al Giovanni Paolo. Lo sentirete gridare mettendo a nudo i punti cruciali del suo reparto, Insomma il Pronto Soccorso è un servizio essenziale per i cittadini e l’Asp ha il dovere di assicurare al meglio la cura e l’assistenza agli utenti. Nessuno può accettare una penalizzazione tra i nosocomi della provincia. Si tratta di esigenze reali e l’evidente disparità compromette in maniera grave la qualità di un presidio fondamentale per la salute dei vittoriesi. Ora a breve scadranno gli incarichi per i direttori generali delle Asp ( 31 maggio) e probabilmente nessuno avrà voglia i affrontare la questione anche se in verità se ne è parlato da tanto tempo e l’approssimarsi delle elezioni regionali non consente ne di attivarsi ma nenache forse di parlarne. Sollecitiamo l’Asp a intervenire in maniera celere. Sappiamo che i bandi sono stati fatti e che nessun medico ha risposto. Ma è necessaria una soluzione efficace ed efficiente. Non si può tirare avanti ancora per molto in questo modo.