Come volevasi dimostrare: si presentano due distretti fotocopia. Qualcuno è responsabile.

Con delibera 54 del 15 luglio 2019 a firma del Presidente della Camera di Commercio
del Sud-Est, Pietro Agen, il Gal Terra Barocca ha avuto l’incarico di organizzare la
predisposizione dell’istanza per il riconoscimento del costituendo Distretto del Cibo
del Sud –Est Sicilia Etna – Val di Noto e di redigere il progetto da inoltrare, una volta
ottenuto l’accreditamento, al MIPAAF. Tale progetto racchiude tutte le eccellenze
alimentari delle province di Catania, Siracusa e Ragusa. Secondo il sindaco Abbate  grazie al Distretto del Cibo si potrà racchiudere sotto un unico progetto tantissime eccellenze alimentari che fanno di questa parte della
Sicilia uno dei punti di riferimento dell’agroalimentare italiano. Dalla carne bovina
all’ortofrutta, dall’avicolo al cioccolato passando per l’olio e il lattiero caseario. Senza
dimenticare naturalmente i vini dell’Etna e del territorio ibleo famosi in tutto il
Mondo. All’interno del “paniere” tutte le più importanti certificazioni come IGP, DOC,
DOP e DOCG oltre alle produzioni biologiche e slow food. Quello che andremo a
rappresentare è un territorio che custodisce in se tante di quelle eccellenze da poter
spiccare il volo.  Questo il comunicatos tampa che ci invita alla presentazione di questo distretto ma come avevamo detto noi non ci facciamo mancare  nulla ed ecco subito il secondo distretto, fotocopia, che ci invita alla presentazione con questa nota:

L’imprenditoria privata avanza la sua proposta di Distretto del cibo : è questa la
scommessa che ha dato il via al progetto degli oltre 250 imprenditori siciliani uniti da
un obiettivo comune, dare valore al “Distretto del Cibo del Sud Est Siciliano”.
L’associazione, frutto di sei mesi di animazione e condivisione, comprende, saperi,
sapori, esperienze, itinerari rappresentativi della cultura Sud Orientale della Sicilia. Si
tratta dell’unica proposta sul territorio di esclusiva iniziativa privata e non pubblica,
quindi totalmente Bottom – up, nata dalla volontà e dallo spirito di iniziativa di
imprese operanti su un territorio ricco di risorse, vivace, laborioso, ma privo di
strumenti efficaci che forniscano risposte concrete ai fabbisogni reali del tessuto
imprenditoriale locale.
Il piano di sviluppo include le principali aziende delle province di Ragusa, Siracusa,
Catania, Caltanissetta, Enna, Agrigento, nonché ingloba ben 12 filiere espressioni di
eccellenze del settore orticolo, agrumicolo, della frutta fresca, delle piante Officinali,
Olivicolo e oleario, vitivinicolo, delle carni, del lattiero caseario, ittico e biologico. Il
fatturato complessivo è stimato per oltre 300.000.000 di euro, mentre il numero di
addetti tocca le 3500 unità. Il soggetto capofila è il Distretto orticolo del Sud Est
Sicilia (DOSES), già in fase di riconoscimento presso la Regione Siciliana. Il DOSES
già da 3 anni si occupa di valorizzare il brand “Sud Est Sicilia”, di coordinare eventi e
fiere, di promuovere incontri B2b, di sviluppare progetti innovativi ecc, dando
dimostrazione che l’imprenditoria non può attendere lungaggini burocratiche.

Ora  da sempre si sa che ognuno tira l’acqua al suo mulino ma come faremo a capire di che si tratta quando tutte e due i distretti, una volta ratificati, che annoverano, a loro dire, le migliori aziende del territorio, si muoveranno per adempiere ai loro compiti? A chi daremo credibilità? Insomma abbiamo qualche risorsa e la dividiamo in due o anche in tre senza che nessuno di questi riesca ad avere quello che serve in termini economici.

A questo punto  credo che un po’ di colpa l’abbia la Cam Com che non è riuscita a fare squadra dando vita a queste divisioni. Sono organismi autonomi e democratici ma se questa mega struttura diretta dal dott. Agen  fa scelte impopolari e crea qualche malumore bisognerà pensarci bene a cosa fare nel futuro!!!!!

di Direttore25 Lug 2019 08:07
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