Tanto rumore per nulla!

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Fortunatamente possiamo titolare così il nostro articolo su reteiblea. Dopo giorni di polemiche, proteste, incontri e lettere al presidente ci dicono che non c’è un reale pericolo e possiamo rimandare a data da destinarsi ogni altra iniziativa.  Infatti, a quanto pare, il capo della Protezione Civile in Sicilia ha dichiarato ufficialmente che, esaminate le carte, non sussistono i motivi di un’azione così veloce come quella che invece era stata prevista per queste 48 famiglie. In particolare, il capo della Protezione civile rileva che ‘l’ipotizzato rischio crollo degli alloggi popolari rimanda ad accertamenti tecnici risalenti nel tempo e non univocamente orientati allo sgombero degli edifici’ e che ‘appare, pertanto, necessario verificare l’attualità della paventata situazione di pericolo al momento dell’adozione del provvedimento sindacale atteso che la disposizione di cui all’art. 54 del decreto legislativo 267/2000 richiama espressamente la minaccia all’incolumità pubblica grave, capace, cioè, di arrecare un pregiudizio di notevole proporzione al bene giuridico della incolumità stessa’. Cocina infine invita Amministrazione e Prefettura a ‘valutare l’opportunità di provvedere al riesame della citata ordinanza e, dunque, che si proceda a rivedere i documenti posti a base della stessa e che ne hanno giustificato l’emanazione’.  Insomma vorremmo sapere anche noi se sto cemento è o non è depotenziato. Queste famiglie pozzallesi possono dormire tranquille.  L’on Campo che si è impegnata in questa  vicenda avendo a cuore la sorte di una cinquantina di nuclei familiari ha dichiarato: E’ chiaro che tutto questo ci tranquillizza da un lato  ma allo stesso tempo ci mette nelle condizioni di valutare con ancora più attenzione tutti gli incartamenti e i relativi carotaggi, restando a completa disposizione delle famiglie che, per ora, possono tirare un sospiro di sollievo”.

di Direttore29 Apr 2024 11:04
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