Scicli. “Enzo Giannone ha presentato la sua candidatura a sindaco alla stampa. Entusiasmo e interesse attorno al suo progetto politico. Quattro al momento le liste a supporto”

Ha pre­sen­ta­to la sua can­di­da­tu­ra a sin­da­co, Enzo Gi­an­no­ne, cin­quan­tu­no anni, com­piu­ti venerdì scor­so, pre­si­de dello sto­ri­co Is­ti­tu­to su­pe­rio­re “Q.Ca­tau­del­la” e reg­gen­te dell’Is­ti­tu­to com­pren­si­vo “Don Mi­la­ni”. Già as­ses­so­re al Co­mu­ne di Sci­cli, è stato per due volte con­siglie­re co­mu­na­le come indi­pen­den­te.
In una sala af­fol­la­ta, in un luogo sim­bo­lo come il Vec­chio Mu­li­no, as­sur­to a la­bo­ra­to­rio po­li­ti­co della città e sede di “Start Sci­cli”, Enzo Gi­an­no­ne ha il­lus­tra­to alla stam­pa, pre­sen­ti folte dele­ga­zio­ni dei grup­pi di sos­teg­no e che scen­de­ran­no, con pro­pri can­di­da­ti, nell’agone elet­to­ra­le (Start Sci­cli, Cit­ta­di­ni per Sci­cli, Sci­cli Bene Co­mu­ne e Enzo Gi­an­no­ne Sin­da­co), i mo­ti­vi che stan­no alla base della sua scel­ta.

Una de­ci­sio­ne non ec­ces­si­va­men­te sof­fer­ta.

“La mia sto­ria per­so­na­le, ha di­chia­ra­to Gi­an­no­ne, e l’im­pe­g­no a spen­der­si, insie­me a quan­ti hanno con­di­vi­so il pro­get­to po­li­ti­co per la città con l’ob­iet­ti­vo di un ri­lan­cio ci­vi­le, cul­tu­ra­le, eco­no­mi­co e so­cia­le, è stata de­ter­mi­nan­te per la scel­ta.

La di­fe­sa di una comunità vit­ti­ma dello sciogli­men­to del con­siglio co­mu­na­le per un’ac­cu­sa già ri­ve­la­ta­si non vera e quin­di in­gius­ta e in­fa­me come quel­la le­ga­ta a in­fil­tra­zio­ni ma­fio­se, me­ri­ta l’im­pe­g­no di quan­ti hanno a cuore la sto­ria e il presti­gio della città.

Ques­to ha ge­ne­ra­to un solco pro­fon­do e pre­giu­di­zia­le tra chi nell’in­dif­fe­ren­za ha ac­cet­ta­to, senza scom­por­si, la realtà tris­te dell’et­i­chet­ta ma­fio­sa e chi in­ve­ce, non solo l’ha ri­fiu­ta­ta ma si è bat­tu­to con­tro per di­fen­de­re identità, va­lo­ri, dignità col­let­ti­va e pa­tri­mo­ni ma­te­ria­li e im­ma­te­ria­li di ques­ta città”.

Enzo Gi­an­no­ne ha reso note le co­or­di­na­te del suo viag­gio po­li­ti­co ed elet­to­ra­le: un’am­mi­nis­tra­zio­ne che punta, come unica op­zio­ne, ad un per­cor­so lim­pi­do e traspa­ren­te con­si­de­ran­do pri­ma­ria la fase di as­col­to dal basso per le cose da fare, po­nen­do al cen­tro il cit­ta­di­no e, al di­rit­to ri­co­nos­ciu­to, alla sua par­te­ci­pa­zio­ne al go­ver­no della città.

Ris­co­pri­re in­som­ma la normalità del fare po­li­ti­ca con l’ap­por­to di gio­v­a­ni, ca­ri­chi di en­tu­s­ias­mo, colti e ap­pas­sio­na­ti, di per­so­ne dal vis­su­to am­mi­nis­tra­ti­vo so­li­do e cris­tal­li­no, di di­ri­gen­ti po­li­ti­ci por­ta­to­ri, come tutti, dei va­lo­ri della de­mo­cra­zia e di quel­la si­nis­tra non con­ta­mi­na­ta da mode o modernità.

Bi­so­gna, in buona sos­tan­za, ri­da­re dignità e vi­go­re a Sci­cli, dopo l’in­faus­ta sos­pen­sio­ne delle rap­pre­sen­tan­ze de­mo­cra­ti­che, ri­cos­truen­do la voglia di fare va­lo­ri­z­zan­do tutto quel­lo che, nel corso di ques­ti anni, ne hanno fatto città tu­ris­ti­ca di pri­mis­si­mo li­vel­lo in amb­ito na­zio­na­le, evi­den­zian­do in­tel­li­gen­ze cul­tu­ra­li e im­pren­di­to­ria­li di ot­ti­ma ca­ra­tu­ra e sos­tan­za.

Si in­ten­de ri­pren­de­re il filo di un dis­cor­so brus­ca­men­te in­ter­rot­to, ab­iu­ran­do le vec­chie e fal­li­te pra­ti­che fon­da­te sull’ac­cor­do di pol­tro­ne o pre­ben­de.

L’elet­to­ra­to sci­cli­ta­no è più in­tel­li­gen­te e ac­cor­to di quan­to si possa cre­de­re ed è certo che saprà espri­me­re con serenità il suo giu­di­zio nella sche­da elet­to­ra­le.

Con quali uo­mi­ni governerà Enzo Gi­an­no­ne? Il cri­te­rio sarà fon­da­to su quan­to di meg­lio, in ter­mi­ni di professionalità, espe­rien­za, pas­sio­ne po­li­ti­ca, sa­pran­no dare i grup­pi di ad­esio­ne al suo pro­get­to po­li­ti­co. Ma non basta.

Le miglio­ri professionalità della città sa­ran­no chia­ma­te a dare il loro va­li­do con­tri­bu­to alla causa, che non è di Enzo Gi­an­no­ne, ma delle comunità sci­cli­ta­na di­mos­tran­do il vero senso di ap­par­te­nen­za a ques­to ter­ri­to­rio in cui si è de­ci­so di vi­ve­re.

Lo ras­si­cu­ra quel mondo, dell’as­so­cia­zio­nis­mo, del vo­lon­ta­ria­to e delle comunità no pro­fit, che ha dato l’ad­esio­ne alla sua in­izia­ti­va po­li­ti­ca (ass. Primo Mag­gio, Col­ti­va­zio­ni Ur­ba­ne, ass. Pa­triar­ca Folklore e Tra­di­zio­ne, ass. SEM, LAV).

Enzo Gi­an­no­ne oltre al go­ver­no della città, re­a­li­z­za­to con patti chia­ri e traspa­ren­ti, vuole de­ter­mi­na­re tutte le con­di­zio­ni per­ché una nuova clas­se di­ri­gen­te possa emer­ge­re in città a ga­ran­ti­re un fu­tu­ro so­li­do alle is­ti­tu­zio­ni cit­ta­di­ne.

E oggi ci sono tutte le con­di­zio­ni per farlo.

Non sarà un’im­presa fa­ci­le ma ri­pren­deremo il dis­cor­so dove è stato in­ter­rot­to po­nen­do al­cu­ne priorità che sono oggi con­te­nu­te nella carta fon­d­amen­ta­le del pro­gram­ma po­li­ti­co della co­ali­zio­ne.

di Redazione24 Ott 2016 20:10
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