“Settimana del diabete” terzo appuntamento dell’Aiad al Centro diurno “San Giuseppe” di Chiaramonte Gulfi
Grande successo all’istituto comprensivo “G. Carducci”di Comiso l’incontro con gli studenti e il personale docente. L’apertura dei lavori a cura della prof.ssa Tiziana Carnazza che ha voluto ringraziare l’Associazione per la bellissima iniziativa che da diversi anni organizza, presso l’istituto scolastico, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete.
<<Siamo noi che ringraziamo la dirigente scolastica e la prof.ssa Raniolo che ogni anno ci dà l’opportunità di incontrare gli studenti per parlare di una patologia devastante quale il diabete>> così Gianna Miceli, ha dato l’avvio alla manifestazione. Un veloce passaggio sull’importanza della salvaguardia del bene prezioso: la salute, l’ho fatto padre Giorgio. Il dr. Raffaele Schembari, diabetologo dell’Asp, ha parlato, ad un’attentissima platea di ragazzi, del diabete, snocciolando dati davvero impressionanti sull’incidenza della patologia.
Dati aggiornati al 2013 che hanno reso chiaro quanto sia importante parlarne per prevenire una tendenza esponenziale di una patologia cronica che fa 1 morto ogni 10 secondi. Interessante anche il dato regionale che conferma come la Sicilia si attesta con una percentuale superiore a quella nazionale: 5,5%. Infatti sono circa 300.000 le persone affetta da questa patologia, in Sicilia, ed in Italia parliamo di circa tre milioni di persone.
Suonata la campanella della ricreazione gli studenti, quasi tutti, si sono sottoposti alla misurazione della glicemia, Giuseppe Occhipinti, infermiere volontariato, ha effettuato circa 100 screening.
<<Alcuni alimenti, come ad esempio la pasta, il pane, il riso, i dolci, si trasformano in zucchero durante la digestione, vengono assorbiti dall’intestino e trasportati dal sangue alle cellule del nostro organismo: i muscoli e del tessuto grasso ecc., che li utilizzano per la produzione di energia>> così il dr. Vito Perremuto, dirigente del Dipartimento Prevenzione, ha iniziato la sua relazione. Ed ancora: << Il diabete interviene quando l’organismo non è più capace di utilizzare regolarmente la quantità di zucchero presente nel sangue. Il diabete è tipico dell’età adulta (diabete di tipo 2), a differenza del diabete di tipo 1, che invece colpisce i soggetti giovani. Il diabete quindi dipende dall’inceppamento del meccanismo di relazione tra insulina e zucchero che si può verificare grosso modo per 2 motivi: l’organismo non produce una quantità sufficiente di insulina, o non produce affatto insulina; l’insulina in circolo è sufficiente, ma i muscoli, il tessuto grasso ecc. non sono in grado di utilizzarla nel modo giusto. Questo fenomeno si chiama “resistenza all’insulina” e si ritiene sia presente in 9 pazienti diabetici su 10.>>
Infine, il dr. Carmelo Pignatelli, psicologo dell’Asp, profondo conoscitore dello stress causato dalla consapevolezza di dover convivere con una patologia cronica per il resto della propri esistenza, ha trattato la patologia partendo proprio da questa angolazione.
<< Secondo una ricerca dell’Università “La Sapienza “di Roma, pubblicata nel 2009, il 70% degli italiani muore per malattie causate dallo stress. Lo stress è tra i fattori più rilevanti nella genesi delle patologie più diffuse nei paesi industrializzati. Tra queste le malattie cronico degenerative, che includono malattie cardiovascolari, tumori, bronco pneumopatie croniche e ostruttive, cirrosi epatica, malattie del metabolismo e malattie gastrointestinali. Ci sono moltissimi studi che dimostrano come l’insorgenza del diabete di tipo 2 sia legata, oltre che ad abitudini alimentari inappropriate e all’inattività fisica, anche alla gestione inefficace dello stress (in particolare quello psicologico).
La relazione, seguitissima si è conclusa con esercizio di respirazione a cui gli studenti si sono sottoposti con grande interesse e partecipazione.