Swarm. Musica e arti visive al Castello di Donnafugata
Chiude con successo la prima edizione di Swarm, festival internazionale di musica e arti visive. Nella suggestiva cornice del Castello di Donnafugata, l’evento ha coinvolto occhi, palato e orecchie degli ospiti. Per il palato, la prima parte della giornata è stata incentrata sull’offerta enogastronomica del territorio. Grazie alla partnership stretta con aziende leader nel settore, un aperitivo a chilometro zero di alta qualità ha accolto gli spettatori sulla balconata del castello al tramonto. Hanno interessato gli occhi le installazioni artistiche e le mostre fotografiche di artisti locali e il video mapping sulla facciata principale del Castello, curato dal collettivo Pixel Shapes durante i live set. Ed infine, la musica elettronica contemporanea ha coinvolto le orecchie degli ospiti. Si sono esibiti lo scatenato duo Ninos du Brasil, ovvero Nico Vascellari e Nicolò Fortuni, con la loro miscela di ritmi brasiliani e sfregiature post-punk e noise. In cartellone anche Kangding Ray (David Letellier), che ha presentato al pubblico siciliano la techno dancefloor del suo quarto e più recente lavoro, Solens Arc, pubblicato a febbario su Raster-Norton. Headliner del festival è stato Kode9 (Steve Goodman), figura chiave dell’elettronica inglese, e più in generale della musica popular degli ultimi dieci anni, produttore dub e dubstep e label mastermind di Hyeperdub Records; il suo è stato un dj set energico ed eclettico, uno zibaldone tra house, UK garage, hip hop, breaks, UK funky, dubstep e footwork. Ha chiuso la serata, alle 4 del mattino, il set orientato alle selezioni di Marco Unzip (direttore artistico del bolognese Robot Festival) e Robert Eno (già Partyzan Produzioni, assieme a Fabio Nirta).