L’antimafia di facciata e l’aeroporto di Ragusa.
Il sindaco Spataro alla fine ha ceduto alle pressioni del passato. Speravamo di aver superato l’idea di intitolare l’aeroporto ad una vittima, seppur illustre, della mafia ma l’anima Digiacomiana del neo sindaco comisano è tornata a galla e la struttura, sulla quale poggia la speranza di rinascita di un intero territorio che vuole cambiare anche lo stereotipo siciliano, rientra nella logica dell’antimafia di facciata. Sappiamo che su questa storia molti hanno fatto carriera ma il giovane Spataro non dovrebbe aver bisogno di questi giochetti. Il mese scorso alla richiesta precisa di una giornalista di cambiare la denominazione dello scalo rifacendosi di più all’area degli iblei le fu risposto che il nome nuovo sarebbe stato proprio un pieno riferimento alla nostra zona. Invece ecco il colpo di mano di Spataro, ed il tentativo di giustificare l’operazione che fu di Pippo Digiacomo, con un riferimento all’ignara figura di Pio LaTorre. Ma le reazioni non si sono fatte attendere. Prima l’on Assenza: “La decisione annunciata dalla giunta comunale di cambiare, ancora una volta, l’intitolazione dell’Aeroporto di Comiso, assume contorni stucchevoli”. Lo dice l’on. Giorgio Assenza che interviene sulla paradossale vicenda che riguarda lo scalo comisano.
“Sarebbe molto più opportuno focalizzare l’attenzione sulla delicatissima fase di start up dell’aeroporto, considerato anche che tra un anno si esauriranno i fondi messi a disposizione dal precedente governo regionale per i servizi di navigazione aerea. Occorrerebbe predisporre i piani turistici, i servizi di trasporto pubblico locale, vigilare sulla regolare destinazione dei fondi assegnati per la viabilità. Sarebbe, insomma, doveroso – continua il deputato di Forza Italia – assolvere ai compiti a cui la politica è chiamata, che nulla hanno a che fare con le passerelle e gli inutili clamori mediatici a spese dei cittadini. Bene farebbe, da parte sua, il presidente Crocetta, dall’alto del suo ruolo istituzionale, a dare un contributo fattivo, vista la sua latitanza in merito, anziché dare il plauso all’insensato annuncio. Detto ciò – conclude l’on. Assenza – sarebbe tempo di chiudere, una volta per tutte, questa irreale querelle dell’intitolazione e, nel caso, dare voce ai cittadini e non eseguire ordini di partito estranei agli interessi del territorio”
E non solo c’è chi, Pasquale Dicara, addirittura ha voluto scrivere al presidente Napolitano dicendo: sono un semplice cittadino ed ho avuto sempre il coraggio di ribellarmi alle ingiustizie, da qualsiasi parte esse arrivassero.
Ho avuto sempre rispetto nelle Istituzioni e mi piacerebbe che queste facessero lo stesso: mi riferisco all’intitolazione dell’aeroporto di Comiso, che, sin dalla nascita 1937-’39, è stato dedicato al Gen. Vincenzo Magliocco che combatté nella 1° guerra mondiale e nella guerra di Lekempti in Etiopia e venne ucciso in un agguato il 27 Giugno 1936 per difendere fino all’estremo sacrificio la bandiera della Patria e, per questo, fu insignito di varie medaglie in diverse occasioni, tra cui quella d’oro al valore militare. Tale intitolazione sta per essere rimossa, così come ha annunciato il centro studi “Pio La Torre” nella persona del suo presidente Vito Lo Monaco e ad egli comunicato a sua volta dall’On. Giuseppe Di Giacomo. Il 07 Giugno 2014, infatti, la struttura sarà re-intitolata al Segretario del PCI Pio La Torre (al quale va il mio rispetto) che, insieme al suo collaboratore Rosario Di Salvo, fu ucciso dalla mafia.
Sig. Presidente della Repubblica, vorrei continuare a porre la mia fiducia nelle Istituzioni ed è per questo motivo che mi rivolgo a Lei come alta carica dello Stato e per la sua indiscutibile saggezza. Lei sa perfettamente che quando le forze armate passano in rassegna, tenendo alta la nostra Bandiera, questa viene chinata, in segno di rispetto, solo davanti alla Sua persona e agli insigniti di medaglia d’oro al valore militare.
Mi chiedo a gran voce: é forse questo il rispetto che il PD ha per la medaglia d’oro attribuita a suo tempo al Generale Magliocco (magari non ne conoscono nemmeno il significato) e per la sentenza del T.A.R (di cui loro dicono essere rispettosi), che ha stabilito definitivamente, dando ragione all’ex Sindaco di Comiso Avv. Giuseppe Alfano (malgrado questi avesse proposto la cointestazione), l’intitolazione dell’aeroporto di Comiso a nome “Vincenzo Magliocco”?
Ogni altra iniziativa andrebbe solo contro ogni logica del rispetto e della democrazia di questa Nazione, anzi, sarebbe, a mio parere, una forzatura.
Qualora i rappresentanti del PD di Comiso volessero rimuovere l’intitolazione dell’aeroporto di Comiso, tanto varrebbe farsi restituire dai familiari del Gen. Vincenzo Magliocco la medaglia d’oro. Personalmente sono stato l’artefice di una raccolta firme (la mia da cittadino, a quanto pare, non ha avuto valore) inviata all’ex sindaco di Comiso, On. Giuseppe Di Giacomo, al Presidente del Consiglio comunale, ai capigruppo consiliari e a tutti gli organi di stampa, per contestare la cancellazione dell’intitolazione dell’aeroporto al Gen. Vincenzo Magliocco e la conseguente intitolazione al deputato regionale Pio La Torre(al quale a Comiso è già stata intitolata una via, una sede del PD e l’ex “Fontana della Pace” nella vicina città di Vittoria).
Le chiedo di volere intervenire affinché possa ritornare il buon senso in queste persone per evitare beghe politiche e la profanazione della memoria di colui che fu un eroe della Patria. Nulla a togliere al Deputato Pio La Torre.
Noi che scriviamo abbiamo sempre lottato per questa struttura aeroportuale nella certezza però che il nome doveva rifarsi di più al capoluogo proprio per una più facile individuazione da chi sta lontano. per questo abbiamo recentemente creato il sito www.aeroportodiragusa.com che può essere utile a chi intende utilizzare al meglio i servizi on line.
[…] diatriba sul nome dell’aeroporto di Comiso? A decidere siano i cittadini. E nella forma più democratica possibile”. Lo dice il consigliere […]