Bilancio con un taglio conservatore,
Tredici gli emendamenti presentati al bilancio di previsione presentato in aula ieri sera dall’amministrazione comunale dal gruppo consiliare del Pd, formato dal capogruppo Peppe Calabrese con i consiglieri Mario Chiavola e Luca Podimani, e dal gruppo di Territorio, con il consigliere Angelo Laporta. “Lo strumento finanziario di cui abbiamo preso atto – spiegano i quattro consiglieri – ha un taglio conservatore, non ci sono novità e, soprattutto, non scorgiamo segnali importanti sul piano sociale. Nessuna previsione per quanto riguarda la redazione di un piano casa, sull’aiuto alle famiglie, anzi tutto il contrario: c’è l’aumento per quanto concerne l’aspetto dell’espurgo dei pozzi neri e nessuna cifra in più contemplata a sostegno delle aree servite da autobotti. Ci aspettavamo un sostegno alle famiglie per quanto riguarda la questione sanitaria e la mancata possibilità, per ragioni economiche, di accedere alle cure. Manca, quindi, la pubblica illuminazione in alcune contrade così come manca l’acqua. Ecco, gli emendamenti che abbiamo presentato cercano di sopperire a queste carenze. Di ciò renderemo conto alla città dopo il confronto di domani mattina, in consiglio comunale, con l’amministrazione e la maggioranza per comprendere quali tra questi punti saranno presi in considerazione”. Il Pd e Territorio, inoltre, puntano l’attenzione sulla voce legata alla Tari. “Visto che i ragusani sono bravi a differenziare – è spiegato – ci attendevamo una riduzione di queste cifre con riferimento alla gestione del servizio. Invece, ancora una volta, si registra un aumento e la previsione contemplata passa da 19,2 a 19,6 milioni di euro. Una circostanza inspiegabile se si considerano le percentuali di raccolta comunicate. E, invece, ancora una volta, ci confrontiamo con una problematica che stenta a essere risolta e con la città che, sulla scorta delle segnalazioni che raccogliamo quotidianamente, risulta essere sporca. Tutta colpa di chi, in questi anni, non è riuscito a fare assolutamente nulla sul nuovo capitolato che avrebbe previsto dei risparmi per la collettività. Una circostanza, come è facilmente intuibile, insostenibile”.