I perché di Mauro sul caso Castello
Un intervento secco e deciso quello del consigliere Gaetano Mauro, in Consiglio comunale, in relazione alla abortita procedura per il Partenariato Speciale Pubblico Privato per il Castello di Donnafugata, che tra l’altro consiglia al sindaco di non trattenere le deleghe alla cultura e al turismo
“Non ho voluto soffermarmi sulla retorica del “noi lo avevamo detto”, né voglio parlare di un salto nel buio da parte del primo cittadino che ha voluto, a tutti i costi, anche contro le istituzioni, difendere le sue scelte. Tutti possiamo sbagliare, essere vittime di abbagli” sottolinea il consigliere Mauro, che però pone una questione di responsabilità ben precisa: “È certo che ci sia stato un grave errore, da parte del sindaco o del dirigente responsabile. Ora bisogna individuare *di chi sono le responsabilità, se amministrative o politiche, e prendere i conseguenti provvedimenti del caso*. Non è più possibile tollerare leggerezze, siano esse di natura politica o burocratica, il cui costo finale ricade inevitabilmente sulle tasche dei cittadini.”
Il consigliere si sofferma, specificatamente, “sugli aspetti emergenti dagli atti dirigenziali”.
“Sulla base di quali valutazioni è stato richiesto un aumento del canone, che già diversi consiglieri avevano giudicato irrisorio? – chiede Mauro e aggiunge: “Perché avete chiesto, a procedura avviata, elementi attestanti la capacità finanziaria del proponente?”
“Ciò vuol dire che è stato avviato un iter amministrativo della durata di un anno e mezzo, speso soldi per la commissione valutatrice, senza sapere se poi, in effetti, la proponente era davvero in grado di sostenere economicamente questo progetto: E voglio aggiungere che tutto, forse, è solo come un uovo di Colombo: nessuno aveva pensato a porre come condizione per il Partenariato adeguate fidejussioni per garantire gli investimenti annuali proposti, se il Castello introita, oggi, circa 600.000 euro annui, anche proiettando gli incassi successivi al piano di rilancio della struttura, come era pensabile un investimento di 1,5 milioni annui?”
La maggioranza ci irrideva quando giudicavamo il progetto assurdo, ora si può solo pensare che, modificate certe condizioni politiche, si voglia affossare la proposta, forse, per privilegiarne un’altra.
Conclude il consigliere Mauro: “Ritengo che la gestione della cosa pubblica non possa essere protagonista di simili leggerezze, mi sento di chiedere al primo cittadino di delegare ad altri i settori di cultura e di turismo che ritengo vitali per l’economia del territorio e non posso esimermi dal rilevare l’immobilismo della maggioranza, forse per evidente incompetenza, che ha saputo solo fornire un tacito consenso, come in tante altre occasioni, senza contribuire alla sana gestione amministrativa. Ma la priorità assoluta è accertare le responsabilità di questo dispendioso fallimento e agire di conseguenza, perché è il rispetto dei cittadini e delle loro risorse che è in gioco.”
di Redazione10 Dic 2025 23:12
Pubblicità

