Sostiene Pe..ppe Lizzio

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Mentre attendiamo fiduciosi la proroga al bando per il partenariato al Castello promessa durante l’incontro con il Prefetto ( guai se non arrivasse!)  oggi, primo settembre, ad estate ormai finita è lecito tirare le somme di questa stagione piena di luci ma con molte ombre.
Posso tranquillamente affermare che l’aministrazione comunale, e in particolar modo l’operato del Sindaco Cassì, non stiano attraversando un momento  positivo, anzi si potrebbe dire, senza timore di essere smentiti,  che ci si trova di fronte al punto  più basso da sei anni a questa parte.
I recenti accadimenti dall’ “oscuro” caso del partenariato pubblico privato del Castello di Donnafugata, alla vicenda di Iblea Acque, all’ increscioso spostamento di Ibla Buskers da Ibla al centro storico superiore, a una stagione turistica che è stata a dir poco deludente, ci portano a dire che il Sindaco Cassi sta dimostrando di non avere tutta quella capacità politica e amministrativa di cui si è sempre vantato  e non riesce a gestire le grandi problematiche riscontrate nella città di Ragusa.
Lamentando quindi la  mancanza di una visione e di un complessivo progetto culturale per la città, ci si accorge che il bilancio generale di tutti questi anni di amministraziuone è deludente e per certi versi fallimentare.
Non basta quindi portare a compensazione delle tante mancanze soltanto le varie opere pubbliche che l’amministrazione Cassi ha iniziato ma di cui, ad oggi, si aspetta il compimento.
Non si puo puntare solo ed esclusivamente sui lavori pubblici  vantandosi di essere una delle migliori stazioni appaltanti della regone Sicilia, perche i semplici cittadini non vivono di queste cose  che spesso  servono invece più agli assessori già pronti alle prossime velleità elettorali.
I cittadini vogliono le strade asfaltate, i servizi che funzionano, l’acqua corrente senza zone assetate,  una raccola dei rifiuti precisa e puntuale, il verde pubblico curato e implementato, le politiche attive per i giovani e per i tanti anziani presenti in città, le certezze nella sanità e nella sicurezza
E’ vero che  il Sindaco in tutti questi anni, è riuscito grazie a una sapiente ed efficace campagna comunicativa, ad ipnotizzare i Ragusani che hanno creduto al suo “non essere politico”, al suo falso “civismo” ma a sei anni di distanza dalla sua prima elezione, i veri nodi politici e ammnistrativi stanno venendo al pettine e i Ragusani stanno finalmente capendo la levatura politica del loro sindaco stravotato.
Inoltre il sindaco è permaloso, mal digerisce le critiche  motivate e circostanziate che gli vengono mosse dalla stampa non di Palazzo.
Ma questo arrabbiarsi ( eufemismo) del Sindaco a ogni critica dà proprio la misura della sua sofferenza a reggere un ruolo che si svolge, invece,  sempre sotto i riflettori.
Come ha scritto piu volte il direttore Mario Papa, il Sindaco Cassi è stato fortunato. Fortunato perché si è trovato nel mezzo di una stagione di finanziamenti pubblici , dal PNRR a quelli nazionali e regionali che gli ha permesso di finanziare una serie di infrastrutture semplicemente iniziate nella sua prima legislatura,
I nodi politici e amministrativi stanno venendo a galla. Cominciano ad emergere, chiaramente, i limiti di una gestione del turismo e della cultura le cui quattro deleghe il Sindaco, pervicacemente da due anni, ha avocato a se affidando poi ad una pletora di esperti,  ben pagati, alcuni compiti che hanno dato scasisssimi risultati.
I cittadini finalmente cominciano a interrogarsi sul perché determinati assessori della giunta Cassi sembrano giocare con la squadra avversaria. Si veda ad esempio l’assessore ai centri storici, che per forza vuole per portare avanti provvedimenti che, già a una prima  lettura, appaiono in palese conflitto di interessi come quello di instituire a un solo senso di circolazione il Corso Mazzini.
Se questo è il quadro complessivo attuale, l’arco temporale per il prossimo futuro non può che essere ancor piu a tinte fosche.
Il Sindaco  non è piu rieleggibile e gioco forza si dovrà pensare al suo futuro politico alla ricerca delle  “opportunità” utili per ottenere vantaggi “politici”  per i successivi passaggi elettorali a partire dalle elezioni provinciali.
Gli assesssori, almeno quelli piu in vista, saranno mossi dalla velleità di mettersi in mostra in previsione della prossima campagna elettorale.
Una volta sistemate tutte le esigenze con l’approvazione definitiva del Piano Ragolatore Generale, dovranno rispettare quanto promesso anche grazie al grande inciucio tra maggiorana e opposizione.
La città, invece, nel suo complesso, continuerà a soffrire e a lamentarsi senza che nessuno pensi all’ effettivo bene comune e alla risoluzione dei tanti problemi che la attanagliano
Non c’è da stare per niente allegri e fiduciosi del prossimo futuro.

di Peppe Lizzio01 Set 2024 17:09
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