L’osservatorio è illegittimo? E’ “Contra legem” ?

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I dati sulle presenze turistiche a Ragusa contenuti nel comunicato stampa che ha portato a conoscenza le risultanze dell’ultima riunione dell’Osservatorio Permanente sul Turismo vanno analizzati a fondo e letti con le dovute attenzioni . Operazione quest’ultima, quanto mai necessaria per andare oltre lo strumentale tentativo del Sindaco Cassi di nascondere la dura realtà dei numeri.
Prima, però, di scendere nel dettaglio dell’analisi dei dati, non si possono non reiterare, anche in questa sede, le critiche per come il Sindaco Cassi abbia modificato, in maniera chiaramente illegittima, l’Osservatorio permanente per la Tassa di Soggiorno, previsto dall’apposito regolamento comunale sulla tassa di soggiorno, nell’ Osservatorio permanente sul Turismo, organismo non previsto e disciplinato da nessuna norma comunale.
Come abbiamo scritto altre volte in questo illegittimo Osservatorio, non siedono importanti figure del settore turistico come ad esempio le Guide Turistiche o rappresenti della Agenzie di viaggio , consorzi turistici e pro loco.
Stupisce come un uomo di legge ,come il Sindaco possa modificare un organismo comunale in maniera unilaterale e palesemente “contra legem”.
Rientrando in argomento dati, il punto di partenza non può che essere quello di cui al comunicato.
a Ragusa, nei primi sei mesi del 2024, diminuiscono gli arrivi, calati del 3,3% che si assestano a circa 74.000, mentre aumentano del 1,3% le presenze, pari a circa 182.000.
Per il Sindaco questo dato sta a indicare che nella prima metà del 2024 abbiamo avuto un po’ meno turisti ma che sono rimasti un po’ più a lungo in città.
Sempre per il Sindaco Cassi se il secondo trimestre è stato caratterizzato da un lieve calo, il primo è stato di crescita, con Ragusa che ha superato anche mete siciliane attualmente più rinomate.
A questo punto pare opportuno andare oltre, quello che il Sindaco ci vuol far credere per  scoprire la dura e cruda realtà che si cela dietro quei dati. Amara realtà che ovviamente il Sindaco Cassi non può e non vuole dire perché certificherebbe il fallimento del suo operato anche come Assessore al turismo.
Sempre a detta del Sindaco, nel territorio comunale vi sono circa 14.000 posti letto. Chi si occupa , seriamente, di turismo sa come sia di fondamentale importanza un parametro bel preciso , il c.d. “tasso di occupazione dei posti letti” . Il tasso di occupazione dei posti letto è il rapporto tra presenze turistiche annue e il numero dei letti giornalieri moltiplicati per 365, mentre invece quello netto è il rapporto tra presenze turistiche e numero di letti giornalieri moltiplicati per i giorni di apertura.
Se il tasso di occupazione è alto le attività ricettive godono di un buon stato di salute se invece è basso la loro redditività presenta problemi.
Ora , se si prendono i dati forniti da Touristat sul numero di presenze complessivo del 2023 e del primo semestre 2024 rispettivamente 520.451 e circa 182.000 e si fa una semplice operazione matematica
Viene fuori un risultato deprimente. Nel 2023 il tasso di occupazione dei posti letti è stato del 10,2%, nel primo semestre del 2024 il tasso di occupazione è sceso al 7,1%.
Ovviamente è bene sottolineare come questa operazione porti a una semplicistica media matematica, e il risultato non indica la situazione di tutte le attività ricettive di Ragusa ma rappresenta un dato aggregato che fornisce importanti spunti dell’andamento complessivo del turismo ragusano.
Oltre il superiore dato, va anche analizzato anche quello “dell’indice della permanenza media” che è il rapporto tra il numero di presenze e il numero di arrivi in un determinato periodo di tempo ed esprime inoltre il numero medio di notti che i turisti trascorrono in una struttura ricettiva.
Ebbene se nel 2023 questo indice è stato del 2,85 al 30 aprile scorso è stato del 2,22.
Quanto sopra genera , inoltre, qualche legittimo dubbio sulla affermazione del Sindaco che i turisti si sono fermati di più in città. Ma andando oltre , se consideriamo che questi numeri comprendono le presenze a Marina di Ragusa dove ci si ferma più giorni per godersi il mare, né discende che l’indice di permanenza a Ragusa città e quindi anche Ibla realisticamente va poco oltre l’1% . Significa che a Ibla un turista pernotta una notte e va via.
Abbiamo visto , allora , come la realtà dei numeri del turismo a Ragusa sia ben diversa da quella che il Sindaco in testa, e i vari esperti , pagati profumatamente, al seguito ci vogliono far credere.
Molteplici sono stati gli interventi che si sono susseguiti dopo la pubblicazione dei dati da parte dell’Osservatorio, ma francamente appare incomprensibile tra tutti, quello del presidente del CCN Antica Ibla che in un articolo apparso sul quotidiano locale chiede al Sindaco “un cambio di passo”.  Ci sono voluti ben sei anni al CCN Antica Ibla per capire che la situazione presenta forti criticità? Evidentemente negli anni scorsi, il CCN Antica Ibla era forse troppo impegnato a sostenere l’amministrazione comunale, con cui ha condiviso scellerate scelte come quella della ZTL, o impegnato a reperire legittimamente, fondi comunali per le proprie attività istituzionali.

di Peppe Lizzio03 Ago 2024 22:08
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