Ora i manager.
Ben poche delle questioni che assillano la sanità regionale, e iblea in particolare, sono state non diciamo risolte ma spesso neanche affrontate. All’ospedale Giovani Paolo ci sono solo 6 medici ( e mezzo) per un organico previsto ben superiore, a Vittoria e peggio e così a Modica. Ma in questo marasma generale dobbiamo segnalare il cosiddetto ” assalto alla diligenza” vedendo organismi che non si sono mai occupati di sanità mettono in campo proposte e progetti studiati proprio per incamerare gli ingenti contributi a disposizione. Dunque la sanità siciliana si appresta a vivere un ulteriore momento di criticità e fibrillazione per la oramai imminente fase di nomina dei Direttori Sanitari e Amministrativi della Asp.
Chiusa, con non poche difficoltà e polemiche ,la travagliata fase della nomina dei Direttori generali che ha posto fine alla lunga stagione dei Commissari, la battaglia tra le forze politiche della maggioranza che sostiene Schifani, si sposta, appunto l, su queste importanti nomine che hanno anche la funzione di compensazione rispetto ai malumori derivanti dalla nomina dei Direttori generali.
Che la situazione sia ancora fluida e che non sia stato trovato un accordo complessivo, lo dimostra la direttiva assessoriale di quattro giorni fa che supera quella precedente , che concede più tempo ai DG per le nomine dei nnuovi direttori sanitari e amministrativi. Una disposizione assessoriale del 21 giugno 2024 , aveva stabilito che gli attuali incarichi in scadenza potevano essere mantenuti fino a massimo 15 giorni dopo la sottoscrizione dei contratti dei nuovi direttori generali. Ora, invece, è partita dagli uffici di piazza Ziino una nuova direttiva firmata dall’Assessore Giovanna Volo e dal dirigente generale della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino che autorizza i DG -ove non avessero già provveduto alle nuove nomine- “a mantenere gli attuali direttori sanitari e amministrativi in scadenza, fino alla definizione delle procedure di nomina, da perfezionare con la dovuta sollecitudine”.
L’obiettivo secondo quanto si legge nella disposizione assessoriale è “garantire la continuità gestionale dell’azione amministrativa e non creare vacatio nella composizione della direzione strategica aziendale”.
Come a dire, non abbiamo trovato ancora la quadratura del cerchio che permette di soddisfare tutti i desiderata dei partiti e allora andiamo avanti con lo stato di fatto attuale.
Questo valzer di nomine, ovviamente, comprende anche l’ASP Ragusana
Attualmente, le due figure apicali sono appannaggio del Dr . Raffaele Elia Direttore sanitario e del Dr.Salvatore Torrisi Direttore amministrativo.
Ambedue aspirerebbero a una riconferma , ma i problemi non mancano per entrambi. Per il Dr. Elia bisognerà capire che tipo di copertura politica sia riuscito a trovare anche in sponde fuori la Sicilia e in particolare Romane .
Copertura politica che sicuramente non può essere quella di Fratelli d’Italia a cui è già toccata la principale casella del Direttore generale nella persona del Dr. Drago notoriamente vicino al partito della premier Meloni .
Per quanto riguarda il Dr. Torrisi, dato in quota Mpa di Lombardo , non sembra che quest’ ultimo possa toccare palla nella spartizione delle poltrone in provincia.
Chi aspirerebbe, invece alla nomina di Direttore amministrativo sarebbe la Dott.ssa Maria Rosaria Sigona che gode, ad oggi, dei favori dei pronostici all’interno dell’ASP.
La Sigona è data da tutti come collegata , da tempo, all’On. Ignazio Abbate che recentemente in un suo post dedicato alla stabilizzazione di 79 unità da parte dell’ASP, ha definito l’ufficio delle Risorse Umane eccellentemente diretto dalla Dott.ssa Sigona.
Quest’ultima sconta però un pregresso fatto di incidenti di percorso di non poco conto e peso.
Sono note infatti , perche giunte agli onori delle cronache, alcune vicende che hanno coinvolto la Sigona.
La prima è quella scoppiata ai tempi del Covid con lo scoop televisivo che fece emergere come tra i beneficiari della prima somministrazione, avvenuta il 6 gennaio, c’erano il marito e la figlia della Sigona.
La seconda vicenda riguarda l’utkilizzo , in maniera per certi versi disinvolta, di una selezione di personale compiuta dall’Asp Palermo, con delibera n.1452 del 26 settembre 2022. Nell’elenco dei candidati vincitori di questa procedura concorsuale, la figlia della dirigente, Sigona, inizialmente assegnata ad altra sede, è stata poi contrattualizzata a Ragusa, con apposita delibera n.2719 del 15 dicembre 2022, a firma dell’allora Commissario pro-tempore Gaetano Sirna, grazie ad una serie di strane coincidenze che hanno fatto decadere alcuni candidati che la precedevano per la copertura del posto.
Attualmente la figlia della Sigona è ancora in forza all’ASP Ragusana .
Da voci di corridoio, emerge, inoltre , un clima attorno alla Sigona non proprio idilliaco che ha trovato riscontro anche in un recente post su Facebook che dipinge la Sigona a tinte fosche.
Tra i possibili pretendenti alla carica di Direttore amministrativo un possibile outsider potrebbe essere il Dr. Massimo Cicero , ma parlare di outsider si rischia di entrare in un campo degno di una buona agenzia di scommesse.
In questo non esaltante quadro complessivo , il quesito di fondo è come si riuscirà a coniugare il tanto auspicato profondo rinnovamento della sanità siciliana, con nomine a ruoli apicali di persone che non usino il settore pubblico per fini personali o familiari.
L’augurio è che la politica, su un tema che tocca cosi da vicino la vita del siciliani , quale la sanità sappia prendere sagge decisioni che portino a nuove nomine qualificate e soprattutto in tempi rapidi.