Mazzette come contributi per eventI formativi.
Come fulmine a ciel sereno è arrivata la notizia del coinvolgimento di alcuni primari molto noti nella Sicilia Orientale, come ad esempio il nostro Nino Nicosia. In merito è stato pubblicato un post di commento sulla pagina facebook di Mario Papa vedi link.
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Ecco la notizia presa dal Giornale di Sicilia.
Le indagini della Guardia di Finanza di Catania dell’operazione “Vasi comunicanti” hanno fatto emergere «un sistema volto alla sistematica commissione di numerosi atti corruttivi» con multinazionali farmaceutiche che «usano la prassi di pagare mazzette sono forma di contributi per la formazione scientifica, finanziando eventi formativi». Lo scrive il gip Giuseppina Montuori nell’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di nove indagati per presunti casi di corruzione nella sanità. La richiesta di emissione del provvedimento è stata firmata dal sostituto procuratore Fabio Regolo vistata dal procuratore facenti funzione Agata Santonocito, Secondo il giudice per le indagini preliminari le investigazioni e le intercettazioni delle Fiamme gialle avrebbero permesso alla Procura di «acquisire numerosi e significativi elementi indiziari» su tre multinazionali che «promettono e poi elargiscono ingenti somme di denaro fittiziamente convogliate in occasione dell’organizzazione di convegni e congressi di medicina finalizzati alla formazione, ma di fatto – osserva il Gip – allo scopo di ingraziarsi i primari operanti in gran parte delle strutture sanitarie della Sicilia Orientale». Tutto questo, prosegue il giudice per le indagini preliminari di Catania, «in cambio dell’impegno da parte dei medici di favorire il migliore offerente garantendogli l’uso effettivo di un numero maggiore di dispositivi medici citati nel corso dei loro interventi chirurgici»
Vi riportiamo la dichiarazione dell’Asp di Ragusa.
“Si apprende a mezzo stampa della complessa attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania, che ha portato all’emissione di una misura cautelare nei confronti del dott. Antonino Nicosia, attuale Direttore della U.O.C. di Cardiologia del P.O. “Giovanni Paolo II” di Ragusa. Confidando che il dott. Nicosia possa prontamente dimostrare la propria estraneità rispetto ai fatti contestati ed esprimendo, al contempo, piena fiducia nell’operato della magistratura, si comunica che questa Direzione assumerà tutte le decisioni consequenziali e necessarie per garantire la continuità assistenziale di un reparto d’eccellenza come quello della Cardiologia di questa Azienda”.
Lo scrive in una nota la Direzione strategica dell’ASP di Ragusa.