Esagerato ! Ma il problema c’è. Lo dicono Dipasquale e il Comitato art. 32

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Mario Giordano mi ricorda un paio di miei amici che sono abituati a sbraitare in modo stridulo per catturare l’attenzione degli ascoltatori. Come loro infatti,  parte parlando con un tono quasi normale poi la voce gli si strozza in gola e comincia a rivolgersi, urlando, via tv, alle persone intervistate che naturalmente non lo possono sentire. E’ un metodo che ad un certo punto, pur condividendo magari l’argomento, arriva a disturbare. Ma veniamo ai fatti. Ieri sera, mercoledì 5. come era già stato annunciato si è volta, nel suo programma settimanale, un’inchiesta sulla sanità italiana. Ce n’è stato per tutti con tanto di pianti in video ! Dal Veneto all’Emilia  alla Sicilia. In pratica Giordano ha scoperto l’acqua calda. Si è infatti accorto che in tutte le regioni ci sono liste di attesa lunghissime, che i manager “vuscano” 120 mila euro l’anno e forse di più, che la burocrazia blocca tutto per la mancanza di una firma, che la spesa nazionale è enorme e che ci vogliono portare alla sanità privata dove se paghi ti curano sennò “ciccia”.
Probabilmente il servizio andato in onda  ha fatto  preoccupare solo e unicamente quelli che fino ad oggi non sono mai andati in un ospedale, pochissimi per la verità, ma poi tutto entro la norma. Ciò non toglie però che abbiamo il sacrosanto diritto di lamentarci, protestare, gridare magari con dati alla mano. Chi vi scrive ha segnalato  l’inerzia della sanità iblea da almeno 2 anni e forse di più. In una decina di articoli ho denunciato la mancanza di medici, le strutture non funzionanti, il pronto soccorso stracolmo e cosi via. Non è quindi possibile accettare la nota di qualche politico ipparino che  ha fatto riferimento a ripicche territoriali provenienti dalle aeree modicane utilizzate per  screditare il commissario che invece è vittoriese e sostenuto da Fratelli d’Italia. E’ vero che, a quanto sembra, il bailamme mediatico lo ha fatto nascere un collega della contea ma non possiamo pensare che sia stato al servizio di qualcuno. Un giornalista non lo farebbe….. mai!!!  Però nella parte relativa alla nostra provincia, si è parlato solo di Modica, dove non funzionano
addirittura 2 tac,  contemporaneamente, e di Ragusa dove, in un centro d’eccellenza per la terapia oncologica, non sono ancora in funzione, seppur acquistati 6 mesi fa, due nuovi acceleratori. A Vittoria fortunatamente tutto va bene!   Ribadisco quanto ho scritto più volte: la sanità va rifondata ma senza buttare anche il bambino!
Registriamo in merito l’intervento dell’on Diapsquale:

“Ancora una volta la sanità siciliana e quella della provincia di Ragusa in particolare sono sotto i riflettori della cronaca nazionale per primati negativi oltre a fatti che già sapevamo come liste d’attesa interminabili e chiuse alle nuove prenotazioni, ma anche i pronto soccorso allo stremo e carenze di personale. Tutti problemi che segnaliamo da mesi e mesi, la cui responsabilità è in capo al Governo regionale, e che, ieri sera, sono emersi impietosamente durante una trasmissione a copertura nazionale”. Lo dichiara l’on. Nello Dipasquale, parlamentare del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana. “Nonostante tutte le interrogazioni, tutti gli interventi in aula, nonostante i nostri ripetuti inviti ad affrontare queste criticità – aggiunge il parlamentare ragusano – la destra, al governo della Sicilia da quasi sette anni, non è riuscita a dare una sola risposta concreta. La sanità dell’isola è ridotta a un lumicino. Inoltre, in questo quadro desolante, ci sono situazioni allarmanti che riguardano la governance delle Aziende Sanitarie. Quella di Ragusa, per esempio, dal 2017 ad oggi ha avuto quattro commissari straordinari. È facile comprendere come l’assenza di una governance stabile, che anzi subisce gli umori del Governo regionale mediamente una volta ogni anno e mezzo, non contribuisca a una sana pianificazione dei programmi sulla sanità da attuare in un territorio”.
“Tutto ciò – commenta ancora Dipasquale – avviene nel più totale silenzio dei deputati di maggioranza, più interessata ad apparire con proclami vani piuttosto che a dare risposte alla collettività. Sugli organi di stampa e sui social network è possibile apprezzare la loro soddisfazione per la messa in messa in funzione di un servizio senza che nessuno si prenda la briga di far notare che si tratta di prestazioni essenziali, la cui esistenza in un ospedale deve esser considerata normale e non fatto da celebrare”.
“In questo contesto dovrebbe stupire che i Siciliani continuino a votare i governi di questo colore politico – conclude il parlamentare dem – ma gli esponenti della destra sono abili imbonitori. Da parte nostra continueremo, senza sosta, a segnalare, denunciare, smascherare questo becero tentativo di far passare l’improvvisazione per buona politica”.

Concludiamo aggiungendo che anche il Comitato articolo 32  denuncia altre criticità, ben più gravi, ancora non sono state rese pubbliche. Il Comitato Civico Articolo 32 a breve comunicherà alla stampa ed alle Istituzioni atteggiamenti dal tono
intimidatorio e la inaccessibilità .ad alcune prestazioni sanitarie essenziali.l . Insomma abusi e disservizi in un contesto caratterizzato da condizioni di lavoro gravose per il personale, retribuzioni inadeguate e offese alla dignità degli utenti .
Da oltre sei mesi , dichiara il dr Gugliotta presidente del Comitato Civico Articolo 32, denunciamo le diseguaglianze tra coloro che possono ricorrere alla sanità privata e coloro chesono costretti a rinunciare alle cure. Ormai sono violati tutti i principi costituzionali che saranno ulteriormente travolti dalla cosiddetta autonomia differenziata .

di Direttore06 Giu 2024 17:06
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